La politica locale su internet - 08-10-02 - Giovanni Forgione

 

 

A distanza di un anno e più,

dalle mie impressioni sulla politica locale (a Telese Terme), qualcosa è cambiato. Vi sottopongo il mio intervento dell'anno scorso (fondo grigio) per permettervi di fare il giusto confronto con quello che penso oggi.

 

Il fatto che sia sempre io (o pochi altri) ad esprimermi sulla piazza virtuale di ViviTelese, non è certo un demerito per me. Vorrei tanto celarmi tra migliaia di interventi di altri telesini.

Purtroppo, finora, pochi mostrano la voglia, il coraggio, la capacità di esprimersi con "data e firma", creando cioè un documento che ufficializza le proprie posizioni.

 

Che strana la politica locale! - 15-08-01 - Giovanni  Forgione

 

Non ho mai fatto politica attiva per mancanza di passione; mio malgrado, il gioco informatico mi ha spinto, grazie anche al sito Vivi Telese, ad occuparmi di vivibilità ed amministrazione locale. Le mie impressioni sulla politica locale, al primo impatto, sono più che negative. 

 

Credevo che esistesse una discussione sociale nella quale le parti in causa portavano le proprie proposte; credevo che ogni incarico o ogni assessorato fosse gestito come un lavoro con la tecnica necessaria per portarlo a termine; credevo che i rappresentanti eletti dal popolo fossero promotori di istanze e richieste degli elettori; credevo che la motivazione principale nel candidarsi fosse una innata voglia di contribuire al bene sociale! 

Oggi dico a me stesso: Non hai capito proprio niente!!!

 

Sconforto a parte, penso che ogni rappresentante del popolo debba già presentare il proprio programma prima delle elezioni e, una volta eletto debba dar conto ai suoi mandatari delle cose realizzate periodicamente. Mi piacerebbe anche vedere la possibilità di “rimozione anticipata” per chi non riesce ad attuare le promesse, come succede per gli allenatori di calcio.

 

Un dato lampante che non posso più tacere (dopo il primo mese di Vivi Telese) è costituito dall’assenza intellettuale della politica locale su internet. Vivi Telese  è l’unica, per ora, piazza informatica dove ogni cittadino ha democraticamente libero accesso per esprimersi; ebbene, uno spazio disegnato su misura per la discussione sociale e politica è stato disertato dalle idee delle forze politiche locali. 

 

E’ come se, alla nascita di un palazzetto tecnologico per musicisti, un auditorium con strumenti musicali (a disposizione 24 ore gratis), non si veda manco l’ombra di un suonatore.

Mi chiedo, perché questi musicisti non esercitano la loro passione? E’ vero, non tutti hanno internet, ma stento a credere che tra i 1000 internauti telesini non ci sia un solo politico! 

 

Forse fino ad oggi la costituzione mentale di chi ha scelto di fare politica locale non è stata formata per affrontare la cittadinanza in una interazione sociale con discussioni aperte. Può darsi che si è mirato nel passato recente, (sarei felice di essere smentito)  alla conquista del “posto” in giunta più per raggiungere un potere fine a se stesso che per rendere servizi alla cittadinanza. 

 

Comunque sia, internet da oggi, impedisce questo atteggiamento. Un sindaco, un assessore, un qualsiasi componente della squadra municipale oggi non può dirsi efficiente se non conosce i mezzi di divulgazione telematica. Certo, anche senza internet, c’è ancora l’amico di partito alla provincia, alla regione, a Roma disposto ad elargire finanziamenti per una buona causa. La trasparenza negli atti amministrativi, che oggi pretende il cittadino internauta (più efficientemente informato) potrebbe mettere in discussione la buona causa presunta, a vantaggio di altre motivazioni per lo sviluppo della città. Inoltre anche la politica nazionale ha già avviato il processo di rinnovamento telematico. Le vecchie logiche clientelari dovranno fare i conti anche con il rinnovato spirito sociale degli italiani, molti dei quali già in grado di trovare su internet leggi e circolari che tutelano i loro diritti.

 

La politica locale dovrà, in tempi brevissimi, attrezzarsi per affrontare efficacemente le problematiche di gestione amministrativa. Sono indiscutibili i vantaggi offerti (alla politica) dalla rete telematica:

  • Si possono informare in tempo reale cittadini, aderenti del proprio credo politico ed avversari politici.

  • Si risparmiano i costi di gestione nel promuovere le azioni: fateci caso, Vivi Telese, ad esempio, nel primo mese di vita ha creato un grande flusso di informazioni, ha invitato i cittadini ad esprimere opinioni finora taciute, ha smosso le acque stagnanti della coscienza popolare; tutto ciò a COSTO ZERO, senza il minimo spreco di carburante, di spese di locazione per sale per riunioni, di sovvenzioni per carta stampata o manifesti divulgativi.

  • C'è una efficiente e rapida informazione per tutti

  • I tempi sono ridottissimi: con internet, i valori e le unità di misurazione del tempo si sono incredibilmente accorciati. Progetti, riunioni, approvazioni ed esecuzione che una volta richiedevano mesi ed anni, si possono attuare oggi in pochi giorni. 

 

L’ostruzionismo (ad un reale sviluppo della comunità telesina) del vecchio modo di fare politica è in agonia. I metodi del passato per assumere decisioni pubbliche erano lenti, segreti, per pochi, antidemocratici, non trasparenti, senza il consenso popolare.

Chi dovesse ancora prediligere questi metodi gestionali obsoleti non si rallegra certo dell’avvento dell’era informatica, né nel mondo né a Telese.

 

 

Oggi, (ottobre 2002) non ho idee molto diverse da quanto detto nel ferragosto 2001. Continuo a non essere appassionato di politica, quella "partitica", tanto è vero che se dovessi elencare i partiti più "importanti" in Italia, non ne sarei capace; qualcosa però è cambiato in 15 mesi:

  • La discussione sociale esiste ed è viva ma, solo nei gruppi di opposizione

  • La maggioranza parla solo per proclami e propaganda e non partecipa con i cittadini alla discussione "politica"

  • Qualche comitato di cittadini sta spuntando per difendere i propri diritti

  • Le istituzioni statali rispondono più celermente alle sollecitazioni di una parte della popolazione

  • C'è maggiore fermento nei luoghi di discussione (circoli e bar)

  • La popolazione di internet è aumentata, sebbene di poco

  • Esistono meno certezze per il potere inamovibile di una volta

In contrapposizione con il cambiamento appena descritto, rimane uguale:

  • l'atteggiamento del governo locale, arrogante e poco incline ad ascoltare i cittadini

  • l'assenza dei "politici parlatori" (erano tanti) che hanno ormai rinunciato anche ad esprimersi per strada

  • L'inesistenza di una associazione commercianti, dato strano, visto che sul commercio si basa l'economia telesina

  • la mancanza di programmi "scritti" per il futuro, in modo che i cittadini possano valutare le diverse proposte

  • il letargo dei politicanti che appaiono solo nei periodi elettorali

Queste "staticità" appena descritte non rappresentano un danno reale per la popolazione; se le rileggete, potete valutare che il vero danno è in gran parte a carico dei soggetti stessi, inadempienti o assenti, per la perdita di immagine, di credibilità e, in qualche caso, per l'effetto boomerang.