Presunte irregolarità edilizio-urbanistiche - 08-08-02 - da Il Sannio Quotidiano |
Da Il Sannio Quotidiano del 7 agosto 2002
Complesso "Orfitelli", Aceto si appella al Comitato Tecnico
La situazione edilizio-urbanistico non trova pace a Telese Terme. Sulla questione interviene con una nota il Partito della Rifondazione Comunista.
Una segnalazione che giunge attraverso un documento firmato dal segretario provinciale del PRC Gianluca Aceto ed inviato all'attenzione del Responsabile Dirigente Area Tecnica del Comune di Telese Terme, Anna Amalia Villaccio e, per conoscenza al sindaco ed al segretario comunale.
Nel "mirino" del gruppo locale di Rifondazione è finito nuovamente l'erigendo complesso "Orfitelli" (concessione edilizia n.56 del 6 agosto 1999). Un intervento già oggetto di segnalazione da parte del gruppo locale del PRC. A seguito di questa segnalazione si registrò l'intervento della Magistratura che ha prodotto accertamenti ed indagini sull'opera erigenda. Indagini che si sono poi concluse con l'archiviazione del caso.
Adesso , però, il segretario provinciale di Rifondazione riferisce che il CTU (Comitato Tecnico Ufficiale) nominato dal GIP, ha espresso un parere totalmente in linea con quanto denunciato dal gruppo di Rifondazione. Ed è in virtù di questa relazione - dichiara Aceto - che noi chiediamo la riapertura delle indagini.
"Nella qualità di segretario provinciale del Partito di Rifondazione Comunista, ancorché cittadino di Telese Terme - si legge nella nota - mi onoro di rappresentare alla Sua cortese attenzione alcuni aspetti significativi affioranti dall'attività edificatoria afferente l'oggetto che, determinatamente sembrano convergere nella materializzazione di illeciti edilizio-urbanistici".
Ed ecco gli aspetti messi in luce dal segretario Aceto che in premessa ricorda di "non essere un addetto ai lavori, per cui non vanta alcuna padronanza in materia di pianificazione territoriale, scusandosi per le imprecisioni espressive...".
"Tuttavia, leggo dal testo della legge 765/67 e della L.R. 14/82 che l'indice massimo assentibile sul lotto de quo è di metri cubi 3,00/metro quadro. In effetti, da un calcolo empirico, molto vicino alla verità scientifica, il suddetto indice - sottolinea Aceto- sarebbe lievitato di circa 3 volte (senza tener conto dei volumi già esistenti sul lotto).
In base a quale deroga giuridicamente validante - chiede il segretario del PRC - è stato assentito l'insediamento? E perché, poi, non sarebbero stati computati i volumi già esistenti? L'esclusione non è congruente con l'ipotesi di lottizzazione abusiva? E, perché infine, risulterebbe violata la legge 122/89?
Nutro seri dubbi - dichiara ancora Aceto- che il procedimento amministrativo inerente l'istruttoria formale, propedeutica al rilascio della Concessione, sia stato caratterizzato da un rituale attento all'osservanza del rigore della Legge (Statale e Regionale) che, da profano ritengo essere prevalente su qualsiasi diversa disposizione locale (PRG) di pianificazione territoriale.
Per questi motivi, La prego di voler cortesemente attivare le procedure del Suo Ufficio per l'accertamento della conformità dell'insediamento alle Leggi citate e provvedere conseguentemente per il principio dell'autotutela, oppure, in caso contrario, attestare la regolarità giuridica delle opere in atto".
Con la stessa nota, poi, si invita ad "estendere la verifica della regolarità" di altri standards ed aspetti urbanistici: area di parcheggio, declassificazione delle strade, salvaguardia del livello di areazione, illuminazione, salubrità nel contesto zonale, ecc.
"Confido - riporta in conclusione la nota - di essere notiziato su tutto l'instaurato iter, di cui La ritengo per ora, responsabile del procedimento, secondo la legge 241/90"
|