BN: occupati i capannoni in zona Parco - 09-08-02 - Gabriele Corona

 

 

From: "Gabriele Corona" <gabrielecorona@inwind.it>
Occupato il cantiere dei capannoni in zona Parco


 

ALTRO COMUNE DI BENEVENTO

Prot. 7133 del 4/09/2002

 

Premesso

-che la Concessione Edilizia n.7133 del 8/02/2002 è illegittima perché la legge urbanistica non consente la realizzazione di tre capannoni industriali in zona agricola destinata a parchi;

 

Accertato

-che la suddetta Concessione è comunque da considerarsi decaduta perché la società “Reti e Sviluppo” di Battipaglia non è più proprietaria del terreno avendolo venduto a Maurizio Zamparini che intende realizzare nella zona uno dei suoi IPERMERCATI spazzatura;

 

Ritenuto

-che l’intervento edilizio si configura come lottizzazione abusiva e che fin dalla richiesta della Concessione si configurava come ampliamento in zona agricola di un intervento speculativo affaristico-edilizio-commerciale che non porta alcun beneficio alla città se non ad alcuni noti personaggi;

 

Annullato

-il decreto ambientale in quanto i Capannoni ricadono nella fascia di rispetto dal fiume di 150 metri con il rischio concreto di gravi danni e perdite di vite umane in caso di alluvioni;

 

Confermato

-che l’ansa del fiume Calore di via Valfortore è destinata alla realizzazione del Parco delle energie alternative” come indicato nella Bozza del nuovo Piano Regolatore presentato in pompa magna alla città;

 

O R D I N A

Il blocco immediato dei lavori, lo smantellamento dei Capannoni realizzati e il ripristino del sito.

 

Conferisce

nota di merito ai dipendenti comunali che hanno scoperto l’imbroglio.

 

Denuncia alla Autorità Giudiziaria

tutti coloro i quali hanno partecipato all’affare in danno dell’interesse pubblico.

 

 

Altro Comune-Disobbedienti

___________________________________________________________________ un luogo imprecisato. Italia - Pianeta Terra- 2° anno della Guerra globale permanente

 

 

 

 

 

No all’ipermercato

Giù le mani dalla città : speculatori, imbroglioni, pagliacci

Esistono leggi ingiuste alle quali disobbedire, ma esistono anche leggi giuste che vanno fatte rispettare ad amministratori truffaldini e speculatori senza scrupoli.

Questa notte abbiamo messo i sigilli al cantiere dei “tre capannoni”, notificando una ordinanza di interruzione lavori simbolica in attesa di quella vera che avrebbe già dovuto mandare il Comune, abbiamo disobbedito per far rispettare una legge e un diritto, una legge che gli stessi amministratori comunali si sono dati prima di eluderla e il diritto dei cittadini di Benevento di vivere in una città dove il territorio e l’ambiente siano rispettati e diventino finalmente occasione di lavoro e di benessere.

In pompa magna, poco tempo fa, l’amministrazione comunale ha presentato il nuovo piano regolatore in cui la zona dell’ansa del fiume dietro via Valfortore veniva indicata come “zona parco per le energie”, sul volume, che qualunque cittadino può richiedere, ci sono anche alcuni schizzi di quello che sulla carta dovrebbe essere il parco. Sembrerebbe un’iniziativa meritoria, ma come al solito è fumo negli occhi, infatti contemporaneamente attraverso una serie di magagne, imbrogli, piaceri e speculazioni varie, in una parte della suddetta zona stanno sorgendo ben tre capannoni industriali? (dopo spiegheremo il perché) e un centro commerciale della Emmezeta (del pluri inquisito e pluricontestato ex presidente del Venezia calcio, Zamparini). Si dirà che per lo sviluppo, per il lavoro un sacrificio ambientale si può fare, che gli ambientalisti hanno rotto con le loro inutili proteste; il problema però qui è un po’ più complesso.

Infatti le costruzioni sono situate in zona alluvionale, con tutti i rischi che questo comporta e poi perchè le nuove e decantate attività produttive non ci saranno, in quanto nei tre capannoni si trasferiranno tre attività commerciali già esistenti a qualche centinaio di metri di distanza, che dovranno lasciare il posto al megaparcheggio del centro commerciale senza il quale il centro non potrebbe essere costruito per legge. Qui nasce tutta la magagna: per costruire un centro commerciale si prendono tre attività commerciali, si trasformano in finte attività produttive per avere il permesso di aggirare i vincoli ambientali, si aggredisce con il cemento una zona destinata a parco fluviale e si copre tutto con la scusa dello sviluppo.

Non ci stiamo, questo sviluppo lo abbiamo già visto, è quello degli anni ottanta, quello delle tangenti e delle speculazioni edilizie, delle promesse mai mantenute e degli accordi politici trasversali ( vero cari DS ? ), del malaffare e delle fughe all’estero, della distruzione del territorio, della sua storia e specificità.

Come possono dire che rivalorizzeranno il centro storico con il commercio e i servizi, quando poi avallano il decentramento del consumo invitando i commercianti a trasferirsi in periferia, strozzando così il commercio di qualità a favore della grande distribuzione, svilendo la funzione dei piccoli commercianti e del piccolo consumo a favore dell’imprenditoria massificata alla Zamparini. Questa amministrazione continua a mentire e a fare gravi errori e con l’aiuto di un opposizione incapace e collusa, dalla quale si levano solo voci solitarie di dissenso, sta distruggendo questa città, la sua storia, il suo territorio, la sua economia, la sua dignità come stanno facendo all’Italia i loro padrini a Roma.

Noi continueremo ad alzare la voce, a sabotare i loro nefandi progetti, a credere che un altro mondo è possibile e quindi anche un’altra Benevento.

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