Le buste paga truccate - 03-10-02 - da Il Giornale

L'inviato Stefano Filippi

Nel municipio partenopeo gli stipendi si gonfiavano

con «compensi censimento» da 1.000 euro,

e «indennità nubifragio» da 500

Antonio De Luca, segretario del sindacato Ugl, osserva che la grande maggioranza dei dipendenti è fatta di persone oneste. Ma sono loro stesse a chiedere giustizia.

Le persone finora coinvolte sono 95, cioè tutti i dipendenti del servizio Gestione contabile e pensioni, a loro volta inquadrati nel dipartimento Risorse umane.

I loro nomi  compaiono nel fascicolo aperto sul tavolo del pubblico ministero Maria Antonietta Troncone, ma la posizione più delicata è quella dei vertici, la decina di dirigenti e funzionari in possesso della password che consente di compilare le buste paga.

Il responsabile Aldo Buono, che venerdì scorso era stato trasferito in un altro ufficio, ieri è stato sospeso. Gli altri forse sapevano (lo stabiliranno le indagini) ma sicuramente tacevano e incassavano, poiché non risulta alcuna restituzione di denaro alla tesoreria comunale.

Il sospetto al vaglio dei magistrati partenopei è che esistesse un accordo nell'ufficio. E soprattutto che ci siano coperture nei livelli dirigenziali superiori: è pensabile che il meccanismo procedesse indisturbato da anni senza qualche potente protezione?

Gli autori della truffa confidavano sulla mancanza di controlli. Chi si mette a spulciare mese per mese i circa 13.500 cedolini di Palazzo San Giacomo?

Così, senza la denuncia di An, la frode sarebbe tranquillamente continuata.

Ora l'esame delle buste paga mostra un campionario di creatività che forse non è solo partenopea.

Cominciamo dagli inquadramenti. Moltissimi dipendenti ricoprono funzioni superiori alla rispettiva categoria economica, anche se la legge impone un termine di tre mesi. C'era dunque chi incassava la paga base della categoria superiore più una ricca indennità di facente funzioni, più straordinari non dovuti. E coloro che nei mesi scorsi, tramite concorso, hanno ottenuto la doverosa promozione non hanno smesso di percepire laute integrazioni.

Lo stesso Aldo Buono, dirigente del servizio, era un funzionario di ottavo livello che il 6 dicembre 1996 (pur non avendo la laurea, requisito necessario) ricevette l'incarico dirigenziale per 90 giorni: la lettera del sindaco Antonio Bassolino esplicitava che -scaduto il termine - Buono sarebbe stato sostituito. Invece non accadde nulla. Nei cedolini si trovano una quantità di voci assegnate senza i correlativi atti formali.

Nel gennaio 2002 un impiegato ha incassato 1032,91 euro come «compenso censimento», altri 520 per un «progetto Euro» e 450 per un «progetto

Sonar»; il mese successivo ulteriori 500 euro per il censimento.

200 per il «programma Iso 9000» e 73, 72 per rimborsi vari; a marzo il censimento fruttava 280 euro e i rimborsi 104,66; in aprile tra le spettanze risultano 180 euro per una imprecisata produttività, 500 per il nubifragio 2001, 798 per gli straordinari 2001 e 297,96 euro per gli immancabili rimborsi vari.

A maggio la produttività valeva 450 euro e a giugno 841,80, cui si sono aggiunti 60 euro per la reperibilità del 2002.  In luglio la fetta più corposa: 3615,20 euro quale compenso per l'assistenza fiscale. Questa è una ricca voce che ricorre in quasi tutti gli statini e riguarda il compenso aggiuntivo per compilare il Modello unico dei colleghi. Era stata impegnata una somma complessiva di 72mila euro da ripartire tra gli impiegati, ma  ne sono stati liquidati 256 mila. E la copertura?

L’ipotesi è che si operassero variazioni di bilancio senza autorizzazione. Una curiosità: quasi tutti i dipendenti in questione sono a credito Irpef.

Ogni tanto compare uno “straordinario feriale per referendum” liquidato in più mensilità, oppure un “compenso per attività propedeutiche al censimento”, l0 “straordinario feriale per le elezioni", premi di risultato, acconti per il disagio, arretrati della progressione economica 1999, 2000 e 2001 e per le posizioni organizzative superiori.

Su un cedolino di luglio 2001 compaiono addirittura due rimborsi: «vari» per due milioni e mezzo di ex lire e “spese varie” per un milione; proporzione che si rovescia nel maggio 2002 quando i rimborsi vari rendono 112,40 euro e le spese varie 1000. Nel giugno 2000 cosa mai vista, il Comune di Napoli risarcì perfino re ferie non godute a un funzionario stakanovista che così intasco, un extra di 7.040.786 lire che si aggiunsero alla restituzione di 1.584.000 lire per l'acquisto di un hard disk: quel dipendente modello aveva anticipato i soldi del computer nuovo.

Poi c’è il capitolo dei sindacalisti. Tre dipendenti (uno Cgil, uno Cisl uno Uil) sono inclusi nel tabulato del servizio Gestione contabile pur essendo inquadrati in altri uffici. Tutti e tre risultano in distacco sindacale. Eppure le buste paga di giugno e luglio 2002 attestano che essi hanno riscosso forti somme a titolo di straordinario e di compenso per l'assistenza fiscale. Ma che straordinario potevano prestare se erano distaccati? E quanti Unici hanno compilato?

Da due mesi la musica è cambiata. Negli statini di agosto e settembre non c'è traccia di rimborsi o indennità. Anzi, compaiono alcune trattenute decise da Buono il quale aveva ammesso errori nella compilazione delle buste paga. Gente abituata a trovarsi accreditati ogni mese tra i 2000 e i 4000

euro è crollata a 850, 539, 450, 360 euro. E ora come faranno?

IL «CROLLO» DI AGOSTO

«Autoriduzione» Ecco il confronto fra gli stipendi «netti» in euro di quattro

dipendenti del Comune di Napoli coinvolti nello scandalo. Da agosto, dopo

la denuncia di An, gli stipendi sono drasticamente ridotti.

Aldo Buono, dirigente - Aprile: 4800; maggio: 4300; giugno: 7110; luglio: 4870; agosto: 1930; settembre: 1930

Mario Riccardi, funzionario - Aprile: 2010; maggio: 2200; giugno: 2180; luglio: 6040; agosto: 1730; settembre. 850

Mario Sautto, funzionario - Aprile: 2100; maggio: 2100; giugno: 1880; luglio: 16740; agosto: 930; settembre: 360

Gaetano Servodidio, impiegato - Aprile: 2100; maggio: 2050; giugno: 2780; luglio: