Sotto il profilo
squisitamente culinario, invece, la manifestazione ripercorrerà le
tappe principali del tour enogastronomico avviato cinque edizioni fa
La macchina organizzativa è già partita: la manifestazione che punta
alla riscoperta delle tradizioni culinarie del Sannio è alle porte.
La squadra degli organizzatori ha preannunciato alcune chicche
dell’edizione di quest’anno, tracciato un primo menù con diverse
pietanze nuove accanto a quelle più gettonate nelle scorse edizioni,
selezionato la qualità dei prodotti (molti dei quali fatti in casa)
che verranno utilizzati per la preparazione dei piatti.
Una delle novità inattese è l’impegno degli organizzatori per
offrire un piccolo aiuto agli imprenditori, ai commercianti e agli
artigiani del Sannio. A tutti (ma anche a quelli delle altre
province della regione) viene offerta la possibilità di
pubblicizzare la propria attività all’interno dell’area “Antichi
Sapori” in maniera totalmente gratuita.
“Contiamo migliaia di presenze da tutta la regione – spiega Umberto
Cazzulo, uno degli organizzatori – ci è sembrato giusto offrire a
chiunque avesse una attività ,la possibilità di farsi conoscere,
attraverso striscioni, manifesti o quant’altro da apporre nell’area
della manifestazione e senza alcuna spesa. A noi non costa nulla, di
spazio ce n’è a volontà, in questo modo diamo il nostro piccolo
contributo alla crescita di questa provincia”.
Sotto il profilo squisitamente culinario, invece, la manifestazione
ripercorrerà anche quest’anno le tappe principali del tour
enogastronomico avviato cinque edizioni fa, con una ampia offerta di
primi piatti, secondi e antipasti. La faranno da padrona i funghi
(porcini, virni e gallinacci) provenienti dal Taburno e dal Matese,
la pasta fatta in casa, gli insaccati e le grigliate.
Per la serata inaugurale due primi piatti appartenenti alla più
antica tradizione sannita, sapientemente riproposti da due cuoche
d’eccezione: I cecatielli di donna Marianna e Pasta e patate al
forno di donna Carmela.
“Siamo riusciti a non cadere nella banalità delle sagre – precisa
Cazzulo – perché Antichi Sapori è lo studio attento dei gusti e
delle tradizioni di una civiltà. La riscoperta di valori come quello
dello stare insieme intorno ad una tavola imbandita dove spesso alla
povertà delle pietanze fa da contrappunto la ricchezza dei sapori.
Il trionfo del gusto noi lo celebriamo solo dopo avere effettuato
delle ricerche nei testi di cucina antichi o direttamente nei
quaderni di ricette delle nostre nonne. A volte nella nostra stessa
memoria. È proprio un percorso nella memoria che noi tracciamo e lo
facciamo attraverso il gusto, il sapore, i profumi, i colori di
quelle pietanze che hanno accompagnato l’infanzia di alcune
generazioni”.
Antichi Sapori nasce quasi per gioco da un’idea di quattro amici.
Umberto Cazzulo, Pietro Fasano (‘o russo), Armando Sanzari e l’altro
Pietro Fasano. La sfida: cucinare piatti quasi completamente
scomparsi dal menù domestico giornaliero. I primi esperimenti sono
ristretti al gruppo di parenti e amici e poi sempre più allargati.
Dal desiderio di far conoscere a tutti i risultati di questa
originalissima ricerca nasce, cinque anni fa, “Antichi Sapori del
Sannio”.
Quest’anno, accanto alle più famose grigliate di salsicce e abbuoti,
tagliatelle ai funghi porcini e virni, paste fatte a mano e verdure
come broccoli e cardilli, ci sono piatti come: spaghetti con
fagiolini a metro, tagliatelle e garganelle al ragù della nonna,
pasta e fave, cicatielli con asparagi e carciofi, cotiche di maiale
con pomodorini, spezzatino della nonna e così via.
Le informazioni per pubblicizzare gratuitamente la propria attività
all’interno della manifestazione possono essere richieste ai numeri:
340 7048774 – 339 4465120. |