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Indice giornate UDEUR 2003
Ore 09,00
Santa Messa
Ore 10,00
partenza I° Trofeo ciclistico amatoriale "Il Campanile"
Ore 12,00
Premiazione I° Trofeo ciclistico amatoriale "Il Campanile"
Ore 17,00
Dibattito: "Economia al bivio: declino o sviluppo?"
Presiede: On. Lorenzo MONTECUOLLO -
Capogruppo UDEUR PPE Commissione Finanze Camera dei Deputati
Modera: on. Prof. Paolo CIRINO POMICINO -
Editorialista
Partecipano: On. Giovanni ALEMANNO -
Ministro delle politiche agricole
On. Antonio MARZANO - Ministro per le
attività produttive
Dott. Luigi ANGELETTI - Segretario
generale UIL
On. Pier Luigi BERSANI - Responsabile
economia DS
On. Enrico LETTA - Responsabile economia
Margherita
Dott. Diego DELLA VALLE - Presidente
gruppo "Della Valle"
Sen. Egidio Enrico PEDRINI - Dirigente
organizzativo UDEUR PPE
Ore 19,00
Dibattito: "Le donne nello Sport"
Modera: dott.ssa Marina SBARDELLA -
giornalista sportiva LA7
Partecipano:
Loredana PESOLI - resp. Sport Commissione
Nazionale Pari opportunità
Carolina MORACE - commissaria tecnica
nazionale femminile calcio
Antonella BELLUTI - campionessa mondiale
ciclismo
Antonella PIERANTONI - campionessa
mondiale Judo
Yosefa IDEM - campionessa mondiale canoa
Barbara ODDONE - campionessa italiana
Tennis - categoria sordomuti
dott.ssa Sandra CIOFFI - responsabile
nazionale donne UDEUR
Sulla stessa giornata
- Articoli del giorno dopo
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Enrico Letta sfida Berlusconi
Il Sannio Quotidiano 01-09-2003
«Con te, se spezzi l’asse che esiste
tra la Lega ed il Ministro Tremonti»
Un’interessante novità dal palco di
Telese durante il convegno sui temi economici
(pb) Si parla di economia ma la novità
più interessante è tutta politica. «Se il governo si impegna a
spostare l’asse Tremonti - Lega che sta affossando il Sud, do la mia
disponibilità e quella di una parte dell’opposizione a fare da
sponda in parlamento alla maggioranza».
Parola di Enrico Letta, il più giovane
ministro dell’Industria della storia (governo Prodi), oggi esponente
di spicco dell’opposizione. Musica per le orecchie della platea più
meridionalista del panorama politico d’Italia, quella del Campanile.
Non a caso l’enfant prodige dell’Ulivo aggiunge «Clemente mi capirà
al volo» e il leader udeurrino annuisce. Un nuovo fronte politico
che parte da Telese?
Dopo l’abbraccio di Martinazzoli a
Mastella, foriero di un nuovo soggetto politico, il palco delle
Terme rischia di tramutarsi in un acceleratore di processi. Se
l’economia è al bivio, ‘declino o sviluppo’ l’alternativa proposta
dagli organizzatori, il governo si trova davanti a un nuovo snodo:
optare per un nord locomotiva dell’intero Paese o aprirsi alle
risorse del Mezzogiorno?
«Il pegno da pagare per una larga
intesa parlamentare - ha dichiarato il responsabile del dipartimento
Economia della Margherita - è la fine dell’asse mortale, per il Sud,
Bossi - Tremonti». Accetterà il governo? Tiepido Marzano, che ha
definito «fisiologico» l’attuale momento di crisi dell’economia
italiana.
«Ogni volta che c’è una crisi sento
dire ‘Ma dove andremo a finire?’, poi le cose finiscono sempre per
andare a posto da sole», così il ministro alle Attività Produttive
che ha accennato anche alla questione centrali: «Tutti vogliono
servirsi di energia, nessuno accetta che si costruiscano centrali
sul territorio. Abbiamo qualche esempio anche qui vicino». Altra
presenza governativa, quella del numero uno alle Risorse agricole,
il finiano Gianni Alemanno accompagnato dal consigliere regionale
Salvatore Ronghi.
«L’errore del centrodestra è stato
aver temporeggiato sulle scelte importanti, imitando i fallimentari
governi dell’Ulivo. Occorre reagire», ha chiosato, aggiungendo «sono
critiche costruttive per il bene della coalizione» per evitare gli
strali minacciati da Berlusconi verso i ‘discoli’.
Il mondo sindacale era rappresentato
ieri dal leader Uil Luigi Angeletti, autore di una vibrata filippica
contro gli sprechi del passato e favorevole ad una politica di
investimenti quale unica strada per combattere la concorrenza del
‘far East’, Cina in testa; a tenere alta la bandiera degli
imprenditori, Diego della Valle, autore di un intervento non
corporativistico, a tratti addirittura severo nei confronti «degli
imprenditori che si affidano agli aiuti statali».
All’incontro, moderato da Paolo Cirino
Pomicino, hanno partecipato gli onorevoli udeurrini Enrico Pedrini e
Lorenzo Montecuollo, quest’ultimo accolto da Mastella sotto il
Campanile nonostante, nel 2001, l’allora centrista sconfisse nel
collegio maggioritario ‘Capua’ proprio la moglie del politico
ceppalonese.
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Il Mattino 01-09-2003
PIETRO PERONE
Prima si è tirato fuori dalla Margherita, poi dalla lista unica
dell'Ulivo e adesso sfida Romano Prodi. È un Mastella su di giri
quello che compare alla festa del suo partito e annuncia: «Se il
presidente della Commissione Ue non riuscirà a dare vita al
listone che ha immaginato insieme con D'Alema, si porrà un
problema di leadership del centro sinistra alle Politiche del
2006».
Prodi paragonato a Godot: «Non
capisco perché se non riesce a fare oggi quello che vorrebbe, il
centro sinistra dovrebbe ugualmente attenderlo in futuro», taglia
corto il leader dell'Udeur che intanto intravede per il suo
partito ampi spazi politici qualora dovesse nascere per davvero
quella forza riformista immaginata dall'ex premier.
Mastella si frega invece le mani: «Spetterebbe a noi - dice -
rivolgersi ai cattolici democratici e a tutti quanti hanno
incrociato i nostri destini. Non abbiamo alcuna intenzione di dare
vita a un esercito di reduci, ma siamo convinti che le idee del
riformismo popolare hanno ancora un grande futuro». E così il
Campanile tenta di esporre il cartello «lavori in corso» per
mettere insieme quanti hanno militato nella Dc e in questi anni
non sono andati con Berlusconi, tantomeno vogliono adesso
confondere la propria storia con un partito prodiano i cui
contorni restano indefiniti. Non manca inoltre qualche obiettivo
immediato, come una possibile lista insieme con l'Udc alle Europee
nel solco del Ppe.
La tentazione è forte, il dialogo
pare avviato, non mancano problemi, visto che del ragruppamento
popolare a Strasburgo è parte integrante Forza Italia. Strada in
salita, ma hanno ugualmente provveduto l'altra sera a segnare un
viottolo Bruno Tabacci e Pino Pisicchio, «complice» Mino
Martinazzoli che ha annunciato di essere pronto a scendere in
campo qualora si desse vita a una formazione riformista europea di
stampo popolare come ai tempi di De Gasperi.
Ipotesi che entusiasma Mastella, mentre anch'egli non dà per
scontato il «fidanzamento» immediato con gli amici dell’Udc.
Domani però a Telese è atteso Marco Follini, mentre oggi sarà il
giorno del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini (è
annunciato anche il ministro delle Comunicazioni Gasparri). Una
presenza quasi scontata, visto le precedenti presenze alla festa
del Campanile. Questa volta, però, c'è anche l'invito a pranzo
nella villa di Ceppaloni, ma non si sa Casini riuscirà ad
anticipare il viaggio. Lady Mastella, intanto, già pensa a un menù
a base di pesce e crostacei, come ai tempi di quando i giovani
leoni della ex Dc viaggiavano in coppia. «Sono dieci anni che
Casini non viene a casa nostra», dice la signora Sandra, anche se
i rapporti con Clemente, suo vice alla Camera, da molto tempo sono
tornati ottimi.
Mastella così non pone limiti a possibili intese e l'altra sera,
preso dall'entusiasmo per le parole di Martinazzoli, aveva
finanche annunciato di essere pronto a cambiare il nome del
partito pur di favorire nuovi arrivi. Ora invece un po’ frena,
«perché non siamo - dice - una chiesa d'asilo del Medioevo e diamo
ospitalità a tutti quelli che vogliono». Chi arriva «dovrà avere -
avverte - le nostre stesse idee», che poi sono quelle di sempre:
rifare la Dc, pur sotto «falso» nome, nel tentativo di non dovere
rinnegare la propria storia politica, quella che ancora una volta
non sembra incrociarsi con Prodi.
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