Sabato 30 agosto 2003  - Rassegna stampa

 >>> Indice giornate UDEUR 2003

 

Ore 17,00 Dibattito: "Proporzionalisti di tutto il mondo uniamoci !"

Modera: dott. Paolo GAMBESCIA - direttore de "Il Messaggero"

Partecipano: On. Publio FIORI - Vicepresidente Camera dei Deputati

On. Bruno TABACCI - UDC Presidente commissione attività produttive Camera dei Deputati

On. Sandro BONDI - Portavoce nazionale Forza Italia

On. Ugo INTINI - Capogruppo SDI Camera dei Deputati

On. Franco MARINI - Responsabile nazionale Organizzazione Margherita

On. Pino PISICCHIO - Capogruppo UDEUR PPE Camera dei Deputati

 

Ore 19,00

Paolo GAMBESCIA(direttore de "Il messaggero") e Massimo MILONE (Caporedattore TG Campania)

intervistano l'on. Mino MARTINAZZOLI

 

 

 

Sulla stessa giornata - Articoli del giorno dopo

 

 

Il Mattino

LA FESTA DEL CAMPANILE

PIETRO PERONE

Vanno in avanscoperta le staffette Tabacci e Pisicchio, il primo per conto dell’Udc; l’altro in nome di Mastella. Lista unica alle Europee nel segno del Ppe? Il dialogo è fitto, ma c’è un terzo incomodo: Forza Italia. Il Campanile teme intanto di essere accusato di «alto tradimento» dall’Ulivo; non manca chi fra gli alleati democristiani di Berlusconi un po’ spera di tirare dentro il Cavaliere. Inoltre l’incognita del sistema elettorale: si voterà col proporzionale, ma come? Bruno Tabacci è contro eventuali liste bloccate, sponsor a oltranza della vecchia e amata preferenza. Condivide Pisicchio che dal palco delle Terme di Telese invita però i «cugini» dell’Udc a lavorare insieme e spiega: «Mi intriga molto stringere un accordo con coloro che il premier definisce i discoli della Casa della libertà».

Mastella, intanto, vorrebbe non pronunciarsi, ma poi in serata, al cospetto di Mino Martinazzoli, si sbilancia. Provvede infatti l’ex e ultimo segretario della Dc a lanciare la sfida: «Sono pronto - dice fra gli applausi - a lavorare per costruire qualcosa che non vada nel segno dell’attuale Ppe, ma del vecchio Partito popolare europeo». Fuori Berlusconi e Aznar, ritorniamo insieme come ci eravamo lasciati? Sprazzi di un dialogo alle battute iniziali, mentre Mastella dice di essere anche pronto a cambiare il nome al suo partito «se servisse». Martedì è atteso, intanto, Marco Follini, mentre il giorno prima sarà la volta di Pier Ferdinando Casini, ospite d’onore invitato non solo al meeting dell’Udeur, ma anche nella villa di Ceppaloni.

Corteggiamenti reciproci in vista di un appuntamento, quello delle Europee, che «non influirà con gli scenari politici italiani», si schermisce Tabacci. «Naturali avances» li definisce invece Mino Martinazzoli, arrivato a Telese credendo poco a un accordo elettorale, per poi farsi prendere la mano da una passione politica mai sopita. Nel pomeriggio, infatti, diceva di non credere «che Tabacci abbia molta libertà d’azione perché vigilato speciale di Berlusconi». È bastata invece qualche ora affinché il solitario Mino invitasse i due partiti a verificare comunque «la possibilità di ritrovarsi insieme».

Martinazzoli candidato, inoltre, nel collegio del Nord a capo di una lista unica? Non manca chi ci pensa, mentre ieri sera è venuto meno un terzo interlocutore, il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi. Trattenuto «improvvisamente altrove» è rimasto lontano dai possibili fidanzamenti sanniti, ma per telefono fa sapere che l’intesa è positiva se va nel segno dell’attuale Ppe, «mentre se punta all’unificazione delle forze di Centro - dice - si rivelerebbe un’ipotesi sciagurata».

Centralità di Forza Italia da non mettere in discussione; l’ira prevedibile di Bossi che continua a vedere Mastella col fumo negli occhi: resta in salita la strada di un matrimonio Uduer e Udc, ma la voglia di ritrovarsi non manca. Molto dipenderà inoltre da cosa accadrà nei prossimi mesi, anche se entro la fine della festa, dopo avere parlato con Follini e Casini, Mastella dovrebbe cominciare a dire qualcosa in più.