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Indice giornate UDEUR 2003
Ore 17,00
Dibattito: "Incontro - Scontro. Come si governa il Paese."
Modera: Dott. Mario ORFEO - direttore de
"Il Mattino"
Partecipano: Sen. Domenico FISICHELLA -
Vicepresidente Senato della Repubblica
On. Francesco RUTELLI - Presidente
nazionale "La Margherita"
Sen. Gavino ANGIUS - Capogruppo DS Senato
della Repubblica
Sen. Renato Giuseppe SCHIFANI - Capogruppo
Forza Italia Senato della Repubblica
Sen. Marida DENTAMARO - Presidente
nazionale UDEUR
Ore 19,00
Dibattito: "…il bambino ha diritto ad una famiglia." (Art. 3 della
Convenzione
di New York del 1989 sui diritti del
fanciullo Adozione ed affido condiviso.)
Presiede : On. Carla MAZZUCA - Direttore
de "IL CAMPANILE"
Partecipano:
On. Luigi VITALI - Capogruppo FI
Commissione Giustizia Camera dei Deputatati
On. Alberta DE SIMONE - DS
On. Erminia MAZZONI - UDC
Prof. Marino MAGLIETTA - docente
universitario
Dott.ssa Melita CAVALLO - Presidente
Commisione Adozioni Internazionali
Dott. Aurelio VERGER, emerito presidente
onorario aggiunto della Corte di Cassazione
Dott.ssa Maria Grazia CABITZA - Giudice
tribunale civile sezione famiglia
Anche quest'anno nella
cittadina si è svolta la Festa Nazionale dell'Udeur
Riflettori puntati su Telese: va
in scena la politica
Il leader dell'Udeur diviso fra il
ruolo di perfetto padrone di casa e di protagonista. Fra gli
invitati, il leader della Margherita Francesco Rutelli. E per
fotografarlo arrivano dall'Australia
Anche quest'anno, Telese Terme ha
aperto le porte a Clemente Mastella e ai suoi ospiti della festa
nazionale dell'Udeur. Un ruolo, quello di anfitrione, per il quale
il leader del Campanile va mostrando un talento e un'abilità
insospettati. Sì, perché quasi come a uno chef che va via via
perfezionando i propri manicaretti, a Mastella la Festa dell'Udeur
riesce meglio di anno in anno. Bastava guardarsi intorno, in questi
giorni, per averne conferma: rispetto alla scorsa edizione, più
ricco e altisonante è stato il menu di politici, più rumorosa e
gremita la sala stampa, più alte e carine le hostess.
Una manifestazione riuscita,
riuscitissima, dunque, che si è giovata anche di un cielo quasi
sempre limpido e azzurro. Così è stato il giorno in cui è venuto
Francesco Rutelli. Un pomeriggio da raccontare. E' venerdì 29. La
prima scena che si presenta è la torrida sala stampa in cui Mastella
si difende dalle accuse di un certo signor Marini; la seconda è
l’interno di un Ducato 1.4 blu stazione mobile dei carabinieri in
cui spiccano il volto e la camicia bianca di Mastella. A quanto
pare, è lì per denunciare l'ormai celebre Igor. Sbrigate queste
spiacevoli faccende, il Papa del Campanile va ad accogliere gli
ospiti. In sottofondo, implacabili, gli altoparlanti diffondono
"Cerco un centro di gravita permanente", una chiara allusione al
progetto del leader ceppalonese.
La giornata prevede un
"incontro-scontro" dal titolo impegnativo: "Come si governa il
Paese?". Il primo dei protagonisti ad arrivare, con il suo aplomb
britannico è il professor Domenico Fisichella. Mastella, con fare
solenne, lo accompagna in quello che qualcuno del suo entourage
chiamava pomposamente il "salottino di ricevimento": ovvero, un
piccolo gazebo realizzato alle spalle del bar delle Terme. Poi
arriva il diessino Cavino Angius. Ad attenderlo, visibilmente
emozionato, il segretario provinciale della Quercia di Benevento,
Rossano Insogna, venuto, ci spiega sorridendo, perché altrimenti
Angius “ sente solo”. Intanto cresce l’attesa per Rutelli. Non
appena mette piede nelle Terme, viene preso d'assalto da un nugolo
di giornalisti nostrani. Lo osserviamo: resta il politico più
affascinante del Belpaese i lineamenti da attore cinematografico
degli anni '30,l'occhio ceruleo ci sono sempre , ma lo troviamo più
grigio di quanto ce lo ricordassimo l'ultima volta che venne a
Benevento, l'anno scorso.
Non è solo una questione di
capelli, che invero tendono al niveo, è un'impressione generale. A
dargli man forte nella calca dei reporter c'è Mario Pepe, uno dei
pezzi grossi della Margherita dalle nostre parti. Con Rutelli il
politico sannita mostra una certa familiarità. Sembra quasi condurlo
per mano nella selva di microfoni: prima lo invita a parlare col
giornalista X, poi col direttore Y. Più che un compagno di partito
di Rutelli, ne sembra quasi il manager. Francesco sta al gioco: qui
"Mario comanda", dice mansueto. All'improvviso, nella calca si fa
largo trafelato un signore di mezza età: si mette di faccia a
Rutelli e "sono un australiano gli spiega senza fiato-, posso farle
una foto?".
Rutelli non si scompone e, come se
niente fosse, sfodera il suo miglior sorriso da giovanotto de 'sta
Roma bella. D'altra parte, Rutelli è sempre Rutelli. Perché poi un
australiano si scapicolli alla festa dell'Udeur per immortalarlo,
non chiedetelo a noi: sono miracoli della politica, o di Mastella
(che poi è la stessa cosa). Ultimo, arriva Schifani che dal vivo è
proprio come sembra in tv, ghigno e riporto compresi. Durante il
dibattito, se la prendono con lui: sia Rutelli e Angius,sia il
pubblico, solitamente comprensivo, di Telese.
Con Fisichella, invece, sono tutti
degli zuccherini: forse per la faccia da buono, forse per i modi
estremamente urbani, forse perché con un cideiellino che per tutta
la durata del confronto prova a dissociarsi dal furore ultra-
federalista di Bossi è le non fraternizzare. Il dibattito fila via
liscio troppo: si conclude ritardo di quasi un'ora facendo slittare
la conferenza successiva, dedicata problemi dell'infanzia. Un
incontro a cui partecipa anche la parlamentare uddiccina Erminia
Mazzoni. La accompagna una piccola delegazione di centristi: fra gli
altri, Gianfranco Ucci, Raffaele Barricella, Corrado De Lorenzo.
Peccato che vista l'ora tarda, ad
ascoltare la bella deputata e gli altri oratori, siano rimasti in
pochi. Il sole già tramontato da un pezzo ed anche i rumori si sono
attenuati: ora si riesce quasi a distinguere il gorgoglio delle
fonti termali. Qualcuno dei politici si ferma al bar. Angius vicino
al bancone che,reduce da una giornata calda, faticosa, sorseggia una
bibita. Offe Insogna
Francesco Cocco - Il Quaderno.it
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Il Mattino
I
DIBATTITI IN PROGRAMMA PER OGGI
Rutelli e Schifani, confronto sul governo
VITTORIO VALLONE
Due i dibattiti in programma oggi,seconda giornata della Festa
nazionale dell'Udeur che si sta svolgendo a Telese Terme. Alle ore
17.00, Mario Orfeo, direttore de «Il Mattino», modererà il convegno
sul tema: «Come si governa il Paese». Sono previsti gli interventi
del vicepresidente del Senato, Domenico Fisichella, del presidente
nazionale della Margherita, Francesco Rutelli; del capogruppo Ds al
Senato, Gavino Angius, del capogruppo di Forza Italia al Senato,
Renato Giuseppe Schifani e del presidente nazionale dell'Udeur,
Marida Dentamaro. Alle ore 19.00, il palco allestito nel Parco delle
Terme ospiterà il dibattito: «...Il bambino ha diritto ad una
famiglia» ( art. 3 della convenzione di New York del 1989 sui
diritti del fanciullo, adozione ed affido condiviso). A presiedere
il secondo convegno sarà il direttore del «Il Campanile», il
quotidiano dell'Udeur, Carla Mazzuca. Partecipano : il capogruppo di
Forza Italia nella Commissione Giustizia della Camera, Luigi Vitali,
Alberta De Simone dei Ds; Erminia Mazzoni dell'UDC; il Docente
universitario Marino Maglietta, il presidente della commissione
adozioni internazionali, Melita Cavallo, Aurelio Verger, presidente
onorario della Corte di Cassazione, il giudice Maria Grazia Cabitza.
In occasione della manifestazione politica, che si svolgerà fino
al 4 settembre, il Comune di Telese Terme ha istituito il divieto di
transito e sosta veicolare, escluso i mezzi di polizia, di soccorso,
dei residenti e dei veicoli uniti apposito contrassegno, sul tronco
stradale di viale Europa che va dall'intersezione stradale di via
Caio Ponzio telesino fino all'intersezione con via Cristoforo
Colombo, nonchè sul tratto di Viale Minieri in entrambi i sensi di
marcia che va dall'intersezione di via Tanzillo a Piazza Minieri. I
divieti s'intendono dalle ore 15.30 e fino a quando non saranno
assicurate le giuste condizioni di sicurezza per la kermesse
politica. Notevole anche lo spiegamento di forze dell'ordine che
vigileranno il Parco delle Terme e il resto della cittadina termale.
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Sulla stessa giornata
- Articoli del giorno dopo
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Il Mattino
LA FESTA DI TELESE
PIERLUIGI MELILLO
Telese si conferma capitale della
politica nazionale nel dibattito di fine estate. Arriva il leader
della Margherita, Francesco Rutelli, pedinato dai vertici locali (ci
sono Mario Pepe e Cosimo Lepore), e si discute di centrosinistra e
partito unico. Rutelli si schiera in difesa di Mastella: «Il
centrosinistra deve avere rispetto della libertà di scelta di
Clemente», osserva l’ex sindaco di Roma. E Mastella ha già deciso,
bocciando il partito riformista che - a suo dire - «non supererebbe
il 35 per cento». Il leader di Ceppaloni ha ribadito la sua
contrarietà al partito unico: «Per arrivare al 50,01 per cento - ha
aggiunto - c’è bisogno di tutti gli altri». E ancora: «Il problema è
mettere assieme cose che sono tra loro combinate, in termini di
alleanze e parentela politica con una identità e un compromesso,
perchè tra me e Rifondazione ci sono un pò di anni luce di distanza
politica».
Ma nella seconda giornata della
festa dell’Udeur, Mastella ha scritto un altro capitolo nella
vicenda Telekom Serbia. Dopo la valigia a sorpresa, ecco la denuncia
contro Igor Marini presentata alla postazione mobile dei carabinieri
di Telese, situata nel parco delle terme. Il vice presidente della
Camera ha chiesto al Capo dello Stato ed al ministro degli Interni
di essere tutelato anche per la sua incolumità fisica. «Chiedo al
capo dello Stato di fare qualcosa -sottolinea Mastella - perchè sono
una carica istituzionale, il vicepresidente della Camera». Ma il
segretario dell'Udeur ritiene necessario anche un intervento del
Viminale: «C’è un interesse ad eliminare un partito? Sono
preoccupato facciamo paura sul piano politico e questo accade dopo
elezioni in cui abbiamo ottenuto un risultato discreto, figuriamoci
se avevamo ottenuto un ottimo risultato».
Quanto all’incontro che il
faccendiere dice di aver avuto con l’esponente politico, Mastella
ripete che avvenne quando «la ex compagna di Marini fu ospite, con
tanti altri, della festa che mia moglie organizza ogni anno, prima a
Ceppaloni e ora a Benevento, ”Quattro notti e più di luna piena”».
Ma il leader cita anche «strani furti ricorrenti avvenuti a casa
mia: dicono che sono zingarelli, però mettono a soqquadro tutto e
pigliano qualcosina». Insomma cose che, secondo il leader
dell'Udeur, fanno pensare «a servizi deviati».
Di qui la richiesta di un
intervento del capo dello Stato e del ministro dell'Interno, perchè
il sospetto è che «ci sia interesse ad eliminare il mio partito».Ma
Mastella è pronto a difendersi «con le unghie e con i denti, perchè
-dice- sono una persona per bene e questa storia va chiarita subito,
prima delle elezioni». Di qui la decisione di presentare una
denuncia-querela consegnata alla stazione dei carabinieri di Telese.
Ma anche l'Udeur ha deciso di presentare una querela, perchè le
notizie di questi giorni «rischiano di penalizzare l’attività e il
buon nome del partito».
Intanto, Rutelli e Schifani si sono
confrontati sulle riforme in un dibattito moderato dal direttore de
«Il Mattino» Mario Orfeo. «Vedremo se ci sarà realmente una proposta
della CdL. Se sarà una proposta utile, ci confronteremo», ha detto
Rutelli. Replica di Schifani: «La Cdl si augura che l’opposizione
esprima la sua maturità nel confronto sulle riforme, dopo il via
libera della maggioranza alle proposte dei saggi». |
Il Sannio Quotidiano
«Chiedo di essere tutelato anche
fisicamente perché c’è qualcuno che è contro di me»
di Luigi Barone
Chiede garanzie e tutela, Clemente
Mastella. «Sono una persona perbene, devo difendere la mia dignità»,
ha affermato il leader del Campanile. Che, ieri pomeriggio, alla
luce delle nuove dichiarazioni di Igor Marini sulla presunta
tangente di Telekom Serbia, ha tenuto una conferenza stampa nel
parco delle Terme di Telese. «Debbo tutelare me ed il mio partito -
ha proseguito -, perché questa storia potrebbe penalizzare
politicamente, e non poco, proprio l’Udeur».
E per difendersi, il segretario
nazionale del Campanile, una volta concluso l’incontro con la
stampa, si è recato presso la stazione mobile dei carabinieri,
presente all’interno del Parco, per sporgere querela contro Marini.
A raccogliere la denuncia, il comandante della stazione carabinieri
di Telese Terme, il maresciallo Gigliotti.
«Anche l’Udeur, però, presenterà una
querela contro questo farabutto», ha anticipato Mastella. E’ un
fiume in piena, il politico di Ceppaloni: «Mi stanno chiamando anche
dall’estero per chiedere conto di questa vicenda. E badate bene,
quando arriva la notizia al di fuori dei confini nazionali, la
stessa viene carpita in un certo modo. All’estero non sanno chi è
Marini, al contrario sanno chi è Mastella. E dal momento che alle
prossime europee voteranno anche gli italiani all’estero, le falsità
e le bugie di questo farabutto potrebbero penalizzare me ed il mio
partito». Per cui, Mastella ha chiesto alla commissione d’inchiesta
su Telekom Serbia «di essere ascoltato al più presto».
E’ andato oltre, però, il segretario
nazionale dell’Udeur. E’ arrivato a reclamare addirittura
l’intervento del Presidente della Repubblica. «Chiedo al Capo dello
Stato - ha affermato - che faccia qualcosa perché io occupo una
carica istituzionale, quella di vicepresidente della Camera». Si
appella anche al ministro dell’Interno, il leader del Campanile. «Ho
bisogno di essere tutelato dal punto di vista fisico, perché da
qualche tempo a questa parte strani furti avvengono a casa mia.
Dicono che sono zingarelli..., pigliano qualcosa, non tutto come
farebbe un ladro, e i furti sono ricorrenti».
Appare preoccupato Mastella, non tanto
dalle accuse «false di un farabutto all’ennesima potenza», ma
soprattutto perché «c’è qualcuno che, forse perché gli faccio paura
politicamente, cerca di colpirmi con la maldicenza». Il segretario
dell’Udeur ha chiamato in causa anche il procuratore di Torino. «Ho
bisogno di essere tutelato - ha ribadito -, lo dico anche al dottore
Maddalena al quale ho chiesto di essere ascoltato». Comunque, per
Mastella, «è assurdo che si possano usare questi temi per la lotta
politica. Così non si va da nessuna parte...».
Non comprende, il leader del
Campanile, perché tanto «accanimento contro di me che pare sia
diventato il maggiore capro espiatorio della vicenda Telekom
Serbia». Ha ripetuto più volte, successivamente, il segretario
dell’Udeur, che «nel periodo di cui parla Marini ero
all’opposizione, non al governo. Per cui non capisco...». Ha
risposto, inoltre, anche al senatore Calderoli (della Lega), il
quale nei giorni scorsi aveva suggerito di fare i dovuti
accertamenti sui conti personali e dei partiti dei coinvolti.
«I miei conti personali sono a
disposizione - ha spiegato -. Per quanto riguarda quelli del
partito, nel ‘97 ero nel Ccd. Beh, non so se Calderoni faccia la
guerra a Follini, a Casini... Sarebbe, dunque, una guerra
mascherata». A proposito degli «amici del Ccd» Mastella ha detto:
«Con loro ho condiviso una bella storia che non rinnego».
Il parlamentare ha confutato, poi,
ogni addebito mossogli da Marini: «Per quanto riguarda un mio
rapporto con tale Padre Zorza, ho chiamato stamani (ieri per chi
legge ndr.) in Vaticano e mi hanno detto che non esiste nessun
prelato con questo nome. Poi, sono stato accusato di essere socio
della linea traghetti Brindisi - Valona. Sinceramente, sarei proprio
un cretino se avessi scelto la linea più disastrata che esiste».
Quindi, ha rivolto un «invito a
maggioranza ed opposizione affinché si abbassino i toni. Questa non
è più democrazia, è conflitto permanente». Ci tiene, Mastella, a
dimostrare all’opinione pubblica la sua estraneità alla vicenda
Telekom Serbia: «Se ci fosse qualcosa di vero mi dimetterei subito
da parlamentare. La vicenda -ha concluso - deve essere subito
chiusa, sarebbe un grave atto continuarla tenerla aperta».
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Il Mattino
DONNE A CONFRONTO
GIUSY MALGIERY
Una festa di questo tipo dimostra che
c’è attenzione verso il partito dell’Udeur”. Lo ha dichiarato l’on.
Erminia Mazzoni a margine del convegno sul tema «…il bambino ha
diritto ad una famiglia». L’esponente dell’Udc ha avuto parole di
apprezzamento per il Campanile e se in apertura della kermesse
telesina Mastella aveva detto «Non solo ci siamo ancora, ma siamo
cresciuti», ora la parlamentare sannita, riferendosi all’Udeur,
parla di «un movimento di idee positivo».
«Un appuntamento nazionale di questa
portata – ha sottolineato infatti riferendosi alla Festa di Telese -
che si rinnova ogni anno in questa provincia è una scelta
importante. E che l’Udeur continui il suo percorso creando dei
giusti distinguo per mantenere la propria identità è un dato che,
visto dall’esterno, sicuramente segnala l’esistenza di un movimento
di idee positivo che fa bene il segretario nazionale Udeur a
sostenere».
E sul tema specifico dell’incontro,
Mazzoni si è soffermata a lungo sulla proposta di legge
sull’affidamento condiviso. «Il lavoro di questi due anni – ha
evidenziato Mazzoni- ha portato, alla fine, alla stesura di un testo
che è evidentemente figlio di troppi compromessi. Quindi, a mio
avviso, va modificato ed è per questo che ho presentato alcuni
emendamenti». Mazzoni illustra la sua proposta che è quella di
«dettagliare l’istituto dell’affidamento condiviso in modo da fargli
superare le obiezioni giurisprudenziali che in questi anni ne hanno
impedito l’attuazione».
L’affermazione del principio della
bigenitorialità e la scelta dell’affidamento condiviso, secondo
l’esponente dell’Udc, vanno inserite come primo passo del magistrato
che deve conoscere di una separazione, ribaltando così l’ attuale
assetto. «Il testo prodotto finora alla Camera –conclude Mazzoni-
non prevede questo ribaltamento ma aggiunge l’affidamento condiviso
come seconda scelta utilizzabile solo in caso di consenso di
entrambi i genitori.
Questa per me non è una riforma,
perché non modifica l’attuale sistema». Il convegno, il quarto in
ordine di tempo da quando è iniziata la Festa Udeur, è stato
presieduto dall’on. Carla Mazzuca, direttore de “Il Campanile” e ha
visto la partecipazione di esponenti soprattutto femminili del mondo
politico, giudiziario ed universitario.
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