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Indice giornate UDEUR 2003
Ore 17,00
Dibattito: "Centro-sinistra e centrodestra. La sfida italiana."
Modera: dott. Enrico MENTANA - Direttore
TG5
Partecipano: On. Gianfranco FINI -
Vicepresidente del Consiglio dei ministri
On. Piero FASSINO - Segretario nazionale
DS
On. Marco FOLLINI - Presidente nazionale
UDC
On. Clemente MASTELLA - Segretario
nazionale UDEUR PPE
Ore 19,00
Dibattito: "Giustizia: Malattia e prognosi"
Modera: On. Armando VENETO - UDEUR PPE
Partecipano:
On. Michele VIETTI - Sottosegretario
Ministero della Giustizia
On. Gaetano PECORELLA - Presidente
Commissione Giustizia Camera dei deputati
On. Giuliano PISAPIA - R.C. Membro
Commissione Giustizia Camera dei deputati
dott. Carlo FUCCI - Segretario generale
Associazione Nazionale Magistrati
Prof. Ettore RANDAZZO - Pres.te Unione
Camere Penali
On. Pietro CAROTTI - Pres.te scuola
forense sabina
On. Cristina MATRANGA - Vicepresidente
nazionale UDEUR PPE
17:38 PPE: FOLLINI, NO A LISTA ALLE
EUROPEE FATTA SOLO UDEUR-UDC
O SI ALLEANO TUTTE LE FORZE DELL'EUROGRUPPO
O NON SI FA NULLA
Telese (Bn), 2 set. (Adnkronos)
- Il segretario dell'Udc Marco Follini risponde 'no grazie'
all'ipotesi emersa durante la festa dell'Udeur a Telese di una lista
tra il suo partito e quello di Clemente Mastella per le prossime
europee. Se alleanza deve esserci, essa deve comprendere tutti i
soggetti che fanno parte del Ppe. ''Prodi -spiega Follini- propone
di esportare l'Ulivo in Europa, io propongo di cercare di importare
il Ppe in Italia. E' una suggestione. Un'ipotesi che mi sembra un
po' remota. E' ovvio che o la si fa per intero, o la si fa tutti
insieme, oppure non ha senso farne una parte soltanto''. |
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17:33 TELEKOM SERBIA: FOLLINI, SONO
PIENAMENTE D' ACCORDO CON CASINI
NON CUCINIAMO TUTTI I GIORNI LA STESSA
ZUPPA
Telese (Bn), 2 set. (Adnkronos)
- Basta parlare di Telekom Serbia, evitiamo di affidare il futuro di
questo Paese alle rivelazioni di Igor Marini e di Stefania Ariosto.
Cosi' il segretario dell'Udc Marco Follini, che partecipa a Telese
ad un dibattito nell'ambito della festa dell'Udeur, interviene sulle
vicende legate all'affare Telekom Serbia.
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02 09 ore 19 e 01 - Televideo
RAI
Fassino: Bondi fa strategia pregiudizi
"La dichiarazione di Bondi dimostra
che c'è una strategia fondata sul pregiudizio". Lo ha detto il
segretario dei Ds Fassino, commentando le dichiarazioni del
portavoce di Forza Italia sulla vicenda Telekom Serbia. Fassino ha
aggiunto: "C'è una commissione d'inchiesta che ha appena cominciato
a lavorare e Bondi ha già deciso che ci sono dei colpevoli e che si
devono dimettere. Se questa non è una strategia pregiudiziale,
ditemi cos'è". Infine: il centrodestra mira ad "abbattere
l'opposizione". |
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02 09 ore 19 e 11 - Televideo RAI
Telekom,Follini:condivido parole
Casini
"Condivido parola per parola quello
che ha detto Casini: non possiamo affidare il futuro di questo Paese
né a Stefania Ariosto né a Igor Marini". Lo ha detto il segretario
dell'Udc, Follini, alla festa dell'Udeur a Telese. Sulle pensioni,
Follini ha ribadito di essere "favorevole alle riforme", ma senza
"fare sfracelli"."Bisogna conciliare i diritti acquisiti, che non
vanno colpiti, e i diritti delle nuove generazioni". Per il leader
Udc poi,quella di una lista unica con l'Udeur alle Europee è una
ipotesi "remota". |
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02 09 ore 20 e 16 - Televideo RAI
Pensioni, Fassino:disponibili a
dialogo
I Ds sono disponibili ad un
confronto sulla riforma pensionistica e "favorevoli" a quattro dei
punti di cui si discute.Intervenendo a Telese, alla Festa
dell'Udeur, il leader della Quercia, Fassino, dichiara di non
appartenere alla sinistra che dice sempre "non si tocca". In merito
alla proposta di una lista unica del centrosinistra alle elezioni
europee, Fassino si dice favorevole, se serve alla costruzione di un
partito riformista che può assumere i contorni di un "soggetto
federativo". |
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21:45 ANSA
FASSINO, TREMONTI IN DIFFICOLTA'
Nel 2003 crescita zero, e non saranno
ridotte le tasse
(ANSA) - TELESE TERME, 2 SET - Per il
segretario dei Ds, Fassino 'Tremonti avra' difficolta' a portare la
propria finanziaria gia' nel Consiglio dei Ministri'. Per Fassino
quest'anno in Italia ci sara' crescita zero. E Tremonti ai suoi
colleghi 'dovra' dire che non c'e' una lira per i progetti di
Lunardi, che si dovranno tagliare i trasferimenti agli Enti Locali'
e che non ci sono soldi per scuola e sanita'. 'E per di piu' - ha
aggiunto Fassino - non saranno ridotte le famose tasse'.
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21:58 UDEUR-UDC, SI ALLONTANA LISTA
UNICA
Per Follini e' 'remota', Mastella, noi
disponibili
(ANSA) - TELESE, 2 SET - I segretari
di Udc e Udeur, Follini e Mastella, hanno sottolineato la
difficolta' del progetto lista unica per le europee. Un'idea che per
Follini rimane comunque 'una suggestione', anche se continuera' 'a
coltivarla'. 'Noi siamo disponibili - ha incalzato Mastella - anche
se il problema e' Forza Italia'. Mastella ha invece ribadito la
propria indisponibilita' ad una lista unica dell'Ulivo o alla
prospettiva di un partito riformista. |
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Sulla stessa giornata
- Articoli del giorno dopo
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ALLA FESTA DELL’UDEUR
Il Mattino
PIETRO PERONE
Viso tirato come non mai, Piero Fassino arriva alla festa
dell'Udeur sperando di non dovere parlare di Telekom Serbia.
Dribbla le domande all'ingresso delle Terme e più volte il
segretario della Quercia fa capire al moderatore Enrico Mentana di
non preferire l'argomento.
E invece alla fine, complice
Mastella, si finisce per parlare dei presunti affari con il
dittatore Milosevic e finanche di Ciampi: «Inutile girarci
intorno, qui c'è un affondo verso il capo dello Stato. Lo stanno
tirando per la giacca», accusa il leader del Campanile che invita
il pubblico all'applauso di solidarietà nei confronti del
Presidente. Non si fa trovare impreparato Marco Follini,
segretario dell'Udc e il solo della Cdl presente al dibattito:
«Per fortuna lui è fuori dalla mischia politica», avverte.
Il giorno dopo l'appello di Pier Ferdinando Casini «a non affidare
le istituzioni alle dichiarazioni dei signori Marini e Ariosto»,
si sarebbe dovuto parlare della sfida italiana fra centro destra e
centro sinistra, un duello all'insegna del «bipolarismo mite»,
come invoca Fassino. E invece gli echi della polemica
giudiziario-politica continuano a lasciare poco, pochissimo spazio
al dialogo. Al portavoce di Forza Italia, che chiede le dimissioni
di tutti, il leader della Quercia manda a dire «che c'è una
strategia guidata sul pregiudizio». Per Fassino è più che
legittimo che la Procura della sua città, Torino, indaghi da due
anni; che una commissione parlamentare d'inchiesta faccia il
proprio lavoro, ma non è sopportabile «l'aggressione quotidiana»
di coloro che «non considerano gli altri avversari politici, ma
nemici».
Un clima che per il segretario Ds
resta da «Paese poco sereno», dove i veleni che scorrono
«costituiscono elementi crescenti di destabilizzazione». Non parla
di Berlusconi, l'ex mite Piero, ma l'ombra del Cavaliere aleggia
nelle sue parole, mentre Mastella dice di non credere al
«burattinaio di Palazzo Chigi» e propende più per l'ipotesi di
colonnelli fin troppo zelanti. Sullo sfondo, inoltre, la futura
corsa per il Quirinale, quella a cui l'attuale premier sarebbe più
che interessato: «Si voterà quindici giorni dopo le elezioni
politiche del 2006», ricorda Mastella. Non è questa la strada per
portare Berlusconi sul Colle? «I presidenti della Repubblica -
sottolinea - sono stati sempre eletti con una maggioranza più
ampia di quella di cui disponevano in partenza».
Attenti allora a non condizionare con un presente fin troppo
velenoso gli scenari futuri. Messaggio diretto alla Cdl,
«colpevole» per Fassino dell'«imbarbarimento attuale». Non
condivide affatto Follini che punta a dividere le responsabilità e
ricorda le colpe degli altri, fra girotondi e delegittimazioni
continue di Berlusconi. Meglio allora rifarsi alle parole di
Casini col quale il leader dell'Udc dice di sentirsi in perfetta
sintonia.
Più che inseguire un bipolarismo mite alla Fassino, per Follini è
ancora il momento di rincorrere «la maturità del sistema
istituzionale». Una politica, insomma, non può pensare alle
riforme ed essere costretta a discutere di soldi e presunte
tangenti, fra dichiarazioni di faccendieri e misteri che si
inspessiscono. Non mancano però accenni a quello che dovrebbe
essere un dibattito normale: il segretario Ds afferma di non avere
«posizioni pregiudiziali sulle pensioni», altrettanto sulle
modifiche istituzionali, «ma dipende - avverte - da cosa si vorrà
fare».
Infine gli imminenti appuntamenti
elettorali, fra partiti riformisti da partorire e liste uniche di
Centro da mettere in campo. Il leader Ds ribadisce di essere
d'accordo con Prodi circa l'esigenza di semplificare l'Ulivo, ma
più che un partito con Margherita e Sdi «potrebbe bastare una
federazione». Follini spegne nel frattempo le speranze di coloro
che immaginano un «fidanzamento» Udc-Udeur per le Europee: «La mia
proposta di unità - spiega - è estesa a tutti coloro che fanno
parte del Ppe, il tentativo di importare in Italia l'esperienza
messa in campo a Strasburgo». Scenari politici da costruire con
calma e i cui tempi potrebbero essere non brevi.
Anche ieri, intanto, la vicenda
Telekom Serbia ha occupato la scena, confermando nel frattempo il
rischio che l'Italia resti ostaggio dei signori Marini e Ariosto
come teme Casini.
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Mastella-Fassino, il
centrosinistra rilancia
PIERLUIGI MELILLO - Il Mattino
Ds-Udeur, incontro ravvicinato verso le prossime elezioni
regionali.
Alla festa di Telese arriva il leader della quercia, Piero Fassino,
che ha nella testa il caso Telekom Serbia. Come Mastella, del
resto. «Non so se si ha davvero voglia di uscire da queste
polemiche», nota il leader dell’Udeur. C’è il pubblico delle
grandi occasioni al parco delle terme, anche se manca il vice
premier, Gianfranco Fini.
Foltissime le truppe locali dei Ds, guidate dal segretario
provinciale del partito, Rossano Insogna, e dal presidente della
Provincia, Carmine Nardone. La delegazione beneventana della
quercia esprime solidarietà al leader che sta vivendo un momento,
sotto il profilo personale, molto difficile.
«Fassino ci è stato molto vicino nell’ultima campagna elettorale»,
conferma il presidente Nardone: fu proprio il segretario nazionale
del partito il primo a telefonarlo quando si materializzò la netta
affermazione elettorale nella corsa alla Rocca dei Rettori.
Ma ora si guarda alle regionali. Mastella non perde occasione per
ribadire la sua fedeltà al centrosinistra, ma - è scontato -
l’Udeur deve avere il giusto peso in una intesa elettorale. Non
incantano, per ora, le sirene del centro destra. Eppure l’ipotesi
di Mastella candidato alle regionali per la Cdl continua a far
discutere. E in Alleanza Nazionale si riesce persino a litigare.
Il consigliere regionale, Franco D’Ercole, non condivide «l’ira di
Viespoli contro presunte frange di An che avrebbero lanciato la
candidatura di Mastella a presidente della Regione per la Casa
delle libertà».
Anche «perché - chiarisce D’Ercole -
nessuno ha formulato una simile ipotesi. Noto con stupore che si
comincia a litigare, anche all’interno di An, intorno ad oggetti
privi di concretezza e attualità». Tuttavia, anche D’Ercole ha
auspicato uno schieramento elettorale che riesca ad andare «oltre
il Polo», progetto, però, da realizzare sui programmi.
A Telese, invece, Fassino e Mastella hanno discusso anche della
lista unica alle europee e sul progetto di rilancio del
centrosinistra: un passaggio «utile», secondo il segretario
nazionale dei Ds, se mira alla costruzione di un partito
riformista che però può assumere anche i contorni di un «soggetto
federativo» senza la necessità di «sciogliere i partiti» che lo
compongono.
Perplesso Mastella, che proprio ieri ha ricevuto il «no grazie»
del segretario dell'Udc MarcoFollini risponde all'ipotesi (emersa
durante la festa dell'Udeur a Telese) di una lista tra il suo
partito e quello di Clemente Mastella per le prossime europee. Se
alleanza deve esserci,essa deve comprendere tutti i soggetti che
fanno parte del Ppe. «Prodi -spiega Follini, affiancato dalla
parlamentare sannita dell’Udc, Erminia Mazzoni - propone di
esportare l'Ulivo in Europa, io propongo di cercare di importare
il Ppe in Italia. È una suggestione. Un'ipotesi che mi sembra un
pò remota. È ovvio che o la si fa per intero, o la si fa tutti
insieme, oppure non ha senso farne una parte soltanto».
Mastella, però, insiste: bisogna rafforzare l’area di centro. «Su
questo lavoriamo», conferma il leader di Ceppaloni, che sentenzia:
«Noi dell’Udeur iniziamo proprio a dare fastidio».
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I Poli dialogano litigando
Pubblicato il 03-09-2003 - Il
Sannio Quotidiano
Assente Fini. Il ‘caso’ Telekom Serbia
divide ancora Ulivo e Cdl
Mastella: «Dobbiamo archiviare la
stagione dei veleni»
di Luigi Barone
«Bisogna riaprire necessariamente il
dialogo tra i Poli». Questo l’obiettivo immediato di Clemente
Mastella. «Dobbiamo archiviare la stagione dei veleni», ha rincarato
il leader di Ceppaloni che, ieri pomeriggio, ha ‘ospitato’ alla
festa del Campanile il segretario della Quercia, Piero Fassino, ed
il presidente dell’Udc, Marco Follini. Unico assente, al dibattito
su ‘Centrosinistra e centrodestra.
La sfida italiana», moderato da Enrico
Mentana, il vice premier Gianfranco Fini. Il quale ha disertato la
kermesse dell’Udeur perché impegnato a Strasburgo con il presidente
del Parlamento europeo Pat Cox. «Il messaggio di ieri del presidente
della Camera, Pierferdinando Casini, evidentemente non è stato ben
recepito», ha continuato Clemente Mastella riferendosi all’accesa
polemica in corso sul ‘caso’ Telekom Serbia. Infatti, soltanto
qualche ora prima dell’avvio del dibattito di ieri a Telese, il
portavoce nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, ha chiesto che «i
responsabili di una simile operazione, magari anche solo
responsabili per omessa vigilanza, dovrebbero dimettersi tutti come
inadeguati ed indegni di occupare un incarico pubblico in nome e per
conto dei cittadini».
Dichiarazione, quella del forzista,
immediatamente bersagliata da Mastella. «Bondi fa riferimento a
qualche omissione - ha sentenziato dinanzi all’attenta platea delle
Terme -, il suo è un affondo al Capo dello Stato, fatto con malizia
incredibile e atteggiamento pretesco. Voglio qui esprimere
pubblicamente grande solidarietà politica e umana a Ciampi». Il
sindaco di Ceppaloni ha, poi, anche spiegato perché politicamente è
possibile avere la prova che non vi è stata corruzione: «Se certa
sinistra all’epoca avesse intascato tutti quei soldi, vi pare che il
dittatore Milosevic quando l’Italia concedeva le basi agli Usa per
bombardarlo non avrebbe reagito convocando immediatamente una
conferenza stampa?». Il segretario del Campanile ha addirittura
chiesto a Berlusconi, «per smentire che ci sia la sua mano», di
sollevare Bondi dalla carica che occupa all’interno del partito.
Anche Fassino ha stigmatizzato le
affermazioni del portavoce azzurro. «Le dichiarazioni di Bondi - ha
chiosato il leader della Quercia - dimostrano quanto meno che c’è
una strategia guidata sul pregiudizio. Su questa vicenda stanno
indagando le autorità competenti ma intanto oggi Bondi ha già deciso
che ci sono dei colpevoli che si devono dimettere. Ciò dimostra che
c’è una strategia pregiudiziale». Nemmeno il presidente dell’Udc,
Follini, pare abbia gradito più di tanto le esternazioni
dell’esponente di Forza Italia. «Sono più d’accordo con Casini che
con Bondi, non possiamo affidare il futuro di questo Paese alle
dichiarazioni di Stefania Ariosto ed Igor Marini», ha affermato.
Smentisce, successivamente, l’esponente centrista, l’eventuale
chiamata in causa, su Telekom Serbia, di Carlo Azeglio Ciampi. «
Io dico solo - ha continuato - che il
Capo dello Stato è fuori dalla mischia politica. Per fortuna è fuori
dalla mischia politica». Per il segretario diessino, Piero Fassino,
dunque, «per uscire dalla stagione dei veleni e riavviare il
dialogo, serve un bipolarismo mite, non una dittatura della
maggioranza. Un bipolarismo in grado di non far prevalere gli
interessi di parte, pur legittimi, su quelli generali.
E’ vero che bisogna abbassare i toni
ma questo non è possibile se non si fa una battaglia per
riconquistare, riaffermare i valori, i principi e le regole».
Seppure ha ammesso che «qualcuno nel centrodestra fomenta lo scontro
politico», per Marco Follini, che è stato anche contestato dal
pubblico, «una parte del centrosinistra ha concorso fortemente alla
radicalizzazione di tale lotta politica.
Ora - ha proseguito - dobbiamo voltare
pagina, tutti. Avviando il confronto proprio sulle riforme, ma senza
fare sfracelli». Immediata la risposta di Fassino: «Siamo
disponibili a discutere delle riforme a patto, però, che cessi
questo scontro». Mastella, dinanzi al ‘suo’ popolo, ha nuovamente
rilanciato l’idea del Grande Centro: «E’ un progetto che mi
affascina e al quale lavorerò». Ha anche precisato, il leader del
Campanile, che non condivide quello che «stanno facendo Prodi e
Fassino».
Tuttavia, il politico sannita si è
detto «pronto ad accogliere gli scontenti» del centrosinistra e del
centrodestra. Per ora, intanto, l’ipotesi della lista unica, alle
prossime europee, fra l’Udc e l’Udeur, sembra tramontata.
«Un’alleanza è possibile, a patto che
comprenda anche i partiti che si riconoscono nel Ppe, in particolare
i popolari», ha affermato Follini. Che, poi, ha meglio spiegato:
«Prodi propone di esportare l’Ulivo in Europa, io propongo di
cercare di importare il Ppe in Italia. E’ una suggestione,
un’ipotesi che sembra un po’ remota ma è ovvio che l’alleanza o la
si fa per intero e tutti insieme, oppure non ha senso farla con una
parte solamente».
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