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Indice giornate UDEUR 2003
Ore 17,00
Dibattito: " Insieme è possibile riformare le Istituzioni?"
Modera: dott. Mauro MAZZA - direttore TG2
Partecipano: On. Pierferdinando CASINI -
Presidente della Camera dei Deputati
On. Luciano VIOLANTE - Capogruppo DS
Camera dei Deputati
On. Italo BOCCHINO - Vicepresidente gruppo
AN Camera dei Deputati
On. Sandro DE FRANCISCIS - Portavoce
nazionale UDEUR PPE
Ore 19,00
Dibattito: "Televisioni e carta stampata. Due pesi e due misure."
Modera: dott. Luigi VICINANZA -
caporedattore de " La Repubblica"
Partecipano: On. Maurizio GASPARRI -
Ministro delle Comunicazioni
dott. Flavio CATTANEO - Direttore generale
RAI
Dott. Fedele CONFALONIERI - Presidente
MEDIASET
Dott. Giuseppe PARRELLO - Amministratore
delegato LA7
Dott. Luca CORDERO di MONTEZEMOLO -
Presidente FIEG
On. Maurizio BERTUCCI - Coordinatore
nazionale UDEUR PPE - membro commissione parlamentare per l'indirizzo
generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Ore 21,00
Presentazione del libro dell'on. Mario FORTE "Il Papa e l'Europa"sarà
presente l'autore
notizia del 01/09/2003
18:59 TELEKOM SERBIA: GASPARRI, UN
CLAMOROSO CASO DI SPERPERO
Telese, 1 set. (Adnkronos) - ''La
domanda e' sempre quella, perche' sono stati pagati 900 miliardi per
cio' che e' stato rivenduto a 200''.
Lo ha detto il ministro delle
Comunicazioni, Maurizio Gasparri, rispondendo ad una domanda
sull'affare Telekom Serbia, a margine della tavola rotonda su
''Televisioni e carta stampata'' prevista per questa sera
nell'ambito della Festa dell'Udeur a Telese.
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notizia del 01/09/2003
19:19 CASINI: QUESTO SCONTRO
POLITICO STANCA ITALIANI
BIPOLARISMO NON SIA AFFIDATO A MARINI
E ARIOSTO
(Dall'inviato Sergio Amici)
Telese (Bn), 1 set. (Adnkronos) -
L'attuale clima di scontro politico ha stancato gli italiani e il
bipolarismo non puo' essere considerato ''uno scontro tra uomini
primitivi'' ne' essere affidato ''alle rivelazioni del signor Marini
e della signora Ariosto''.
Lo ha sottolineato il presidente della
Camera, Pier Ferdinando Casini, intervenendo a Telese ad un
dibattito nell'ambito della Festa dell'Udeur. (segue)
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Televideo 19.24
01/09 19:24
Casini:bipolarismo non va
ridicolizzato
"Ritengo che il bipolarismo non sia
uno scontro tra uomini primitivi e noi tutti non possiamo affidare
il bipolarismo alle dichiarazioni di un Marini o di una signora
Ariosto".
Lo ha detto il presidente della
Camera, Casini, intervenendo alla festa dell'Udeur a Telese.
Per Casini,"questo tipo di lotta
politica ha stancato gli italiani. Prima di mettere in discussione
il bipolarismo bisogna cercare di farlo funzionare. Il bipolarismo
è una cosa troppo seria e non può essere ridicolizzato", e bisogna
"tornare a un confronto sereno".
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notizia del 01/09/2003
19:24 TV: GASPARRI, DIGITALE E'
SFIDA DA VINCERE
Telese (Benevento), 1 set. (Adnkronos)
-
''La tv digitale terrestre e' una
grande sfida che spero il paese possa affrontare con passo spedito,
con una nuova legge che potra' vedere luce nelle prossime settimane
in Parlamento''.
Lo ha detto il ministro delle
Comunicazioni Maurizio Gasparri, giunto a Telese Terme dove in
serata partecipera' ad una tavola rotonda su televisione e carta
stampata nell'ambito della festa nazionale dell'Udeur.
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notizia del 01/09/2003
19:34 UDEUR: CASINI SUL BIPOLARISMO
Dibattito alla Festa dell'Udeur
(ANSA) - TELESE, 1 SET - 'Non possiamo
affidare il bipolarismo alle dichiarazioni di un Marini o di una
signora Ariosto', lo ha affermato il presidente della Camera Casini.
'Io ritengo - ha aggiunto Casini intervenendo ad un dibattito sulle
riforme alla festa dell'Udeur in corso a Telese- che il bipolarismo
non sia uno scontro tra uomini primitivi''
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notizia del 01/09/2003 Fonte ADN
KRONOS
20:28 TV: MONTEZEMOLO, DISPIACIUTO
PER LA LEGGE GASPARRI
Telese (Benevento), 1 set. (Adnkronos)
- ''Sono dispiaciuto per la legge Gasparri, che dovrebbe
rappresentare una possibilita' per il sistema per la convivenza di
grandi media, sia tv che carta stampata''. Lo ha detto il presidente
della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, nel corso della tavola
rotonda su tv e carta stampata che si sta tenendo a Telese Terme,
nell'ambito della festa dell'Udeur.
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notizia del 01/09/2003 ADNKRONOS
20:48 DDL GASPARRI: IL MINISTRO, SE
NON PASSA RAI PERDE 150 MLN EURO
GOVERNO SI RICONOSCE PIENAMENTE IN
TESTO USCITO DAL SENATO
Telese (Bn), 1 set. (Adnkronos) - ''Se
la legge non dovesse passare Retequattro dovrebbe trasmettere solo
dal satellite, ma anche la Rai dovrebbe tagliare la pubblicita' su
una rete. Il che determinerebbe una perdita di 150 milioni di euro
per la Rai''.
Lo ha detto il ministro della
Comunicazioni Maurizio Gasparri al termine del dibattito su
''Televisione e carta stampata'' svoltosi questa sera a Telese
nell'ambito della Festa nazionale dell'Udeur, riferendosi al ddl che
porta il suo nome.
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notizia del 01/09/2003 Fonte ADNKRONOS
21:17 DDL GASPARRI: IL MINISTRO,
LEGGE NON DANNEGGIA EMITTENTI LOCALI
Telese (Bn), 1 set. (Adnkronos) -
Il ministro delle Comunicazioni,
Maurizio Gasparri, ha risposto nel corso del suo intervento alla
tavola rotonda svoltasi a Telese, alle critiche del presidente della
Ferrari Montezemolo relative all'eventuale rischio che comporterebbe
la legge presentata dal ministro e che secondo Montezemolo
danneggerebbe le emittenti locali.
''Ribadisco la mia ammirazione verso
la Ferrari e Montezemolo -ha detto Gasparri- ma non e' assolutamente
vero che la legge danneggi le tv locali. La legge contiene l'art. 7
sull'emittenza locale, nato in Parlamento -ha detto Gasparri- un
provvedimento che consente alle piccole realta' di crescere, avere
piu' spazi pubblicitari e creare nuova imprenditoria''.
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notizia del 01/09/2003 Fonte ADNKRONOS
21:19 UDEUR: CASINI-MASTELLA
D'ACCORDO, STOP A QUESTO CLIMA POLITICO
PRESIDENTE CAMERA TORNA A CEPPALONI
DOPO NOVE ANNI
Telese (Benevento), 1 set. (Adnkronos)
- Hanno fondato insieme il Ccd nel 1994, hanno marciato insieme fino
al 1998: poi il divorzio e qualche polemica di troppo, ma alla fine
le comuni radici democratico-cristiane hanno fatto si che la loro
amicizia non venisse mai meno.
Cosi' Pier Ferdinando Casini e
Clemente Mastella si sono ritrovati oggi insieme a pranzo nella casa
del leader dell'Udeur, in quella Ceppaloni dove il presidente della
Camera non tornava dal 1994, quando partecipo' ad una festa
organizzata nel corso della campagna elettorale per le europee.
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notizia del 01/09/2003 Fonte ADNKRONOS
21:25 UDEUR: GASPARRI, MASTELLA? UN
ARTIGIANO DELLA POLITICA
SCAMBIO DI BATTUTE TRA IL MINISTRO E
IL LEADER DEL CAMPANILE
Telese (Bn), 1 set. (Adnkronos) -
''Mastella? E' un artigiano della
politica''. E' la battuta che il ministro delle Comunicazioni,
Maurizio Gasparri, ha rivolto al leader del Campanile Clemente
Mastella durante la tavola rotonda svoltasi nell'ambito della Festa
Nazione dell'Udeur.
''Di Clemente Mastella -ha detto
Gasparri- non condivido molte scelte, ma apprezzo la sua tenacia di
essere uno dei piu' convinti artigiani della politica. In questo
termine -ha aggiunto il ministro- vedo un apprezzamento positivo''.
Al termine del dibattito Mastella e' salito sul palco per salutare
Gasparri.
''Ti sei offeso?'', gli ha
scherzosamente chiesto Gasparri. ''Perche' mi hai chiamato
artigiano? Assolutamente no'', ha risposto Mastella. Lo scambio si
e' concluso tra le risate dei presenti presenti e con pacche sulle
spalle dei due protagonisti.
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Sulla stessa giornata
- Articoli del giorno dopo
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La repubblica
02-09-2003 Appello
del presidente della Camera:
"Il bipolarismo non sia
condizionato da Marini ed Ariosto" ma infuria la polemica
Casini richiama i due Poli
"Raccoglieremo solo cocci"
Rutelli: "Chi ha diffamato e
calunniato deve pagare"
Follini: "Fassino avversario
onesto, mai creduto che sia corrotto"
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ROMA - Il presidente della
Camera cerca di riportare lo scontro fra i poli in un alveo
istituzionale e avverte: "Il bipolarismo non sia condizionato da
Marini ed Ariosto, questo scontro politico ha stancato gli
italiani". Rinfoderate le spade, dice il presidente della
Camera, ma per tutta la giornata i fendenti sono volati da una
parte e dall'altra. Con Rutelli che avverte: "Chi ha diffamato
paghi" e Berlusconi deciso ad andare fino in fondo con la sua
querela a Piero Fassino, querela, specifica Niccolò Ghedini
avvocato del premier e deputato forzista alla quale si
aggiungerà una causa civile che conterrà una "richiesta di
risarcimento molto alta". Chi si iscrive d'ufficio a quello che
chiama il "partito dei toni bassi" è Marco Follini che
riconosce: "Fassino è un avversario onesto".
Casini, ospite di Mastella a
Telese usa la sua autorità istituzionale per chiedere
attenzione. "Occorre smetterla - ha detto il presidente della
Camera - con questo tipo di lotta politica, diversamente
rischieremo di raccogliere i cocci di un confronto che si è
cannibalizzato, che è sempre sopra i toni''.
''Questo tipo di lotta politica
- ha insistito Casini - ha stancato gli italiani. Prima di
mettere in discussione il bipolarismo bisogna cercare di farlo
funzionare. Il destino del bipolarismo non può essere affidato
di volta in volta alle dichiarazioni dell'Ariosto o del Marini
di turno. Il bipolarismo e' una cosa troppo seria e non può
essere ridicolizzato''.
Ma, intanto, i destinatari
dell'appello si sfidano a colpi di spadone. Francesco Rutelli,
alla festa della Margherita a Lerici, non ha usato mezze misure.
"Di Telekom Serbia ci importa assai poco - ha detto - ci importa
solo che calunniatori e diffamatori paghino per quello che hanno
fatto di male". "Chiedo naturalmente - ha aggiunto - che ci sia
il massimo di trasparenza nell'interesse dei cittadini. Nessuno
deve avere paura di dire tutto ciò che è avvenuto, ma allo
stesso tempo coloro che hanno diffamato dovranno risponderne,
perchè non si colpiscono persone per bene invano".
Un altro che si sente diffamato
è Berlusconi al quale quel "il burattinaio di Marini sta a
Palazzo Chigi" sparato a mezzo stampa da Fassino non è andato
giù. E così il premier dalla Sardegna lascia filtrare la voce
che sulla querela a Fassino è deciso ad "andare fino in fondo".
Mentre a Roma il suo legale Ghedini specifica che oltre alla
querela penale ci sarà pure una citazione civile: "La richiesta
di risarcimento di Silvio Berlusconi sarà molto elevata, i
civilisti stanno quantificando la cifra, perché le dichiarazioni
di Fassino hanno avuto una diffusione molto ampia".
Fassino, da parte sua,
ribadisce "non ci faremo intimidire" e definisce "paradossale"
la querela di Berlusconi mentre tutto intorno Luciano Violante
accusa: "Se Berlusconi non richiama gli estremisti è perché è
d'accordo con loro", e si prende dello "stalinista" dal forzista
Martusciello. Mentre il ministro Gasparri ironizza: "Se Violante
vuol dire che quando governano i Ds si buttano via i soldi dei
cittadini, ed è contento di questa corresponsabilità...".
Sulla linea del presidente
della Camera si trova invece Marco Follini. "Sono garantista
verso tutti - dice il segretario dell'Udc - e lo sono anche
verso Fassino. Certo che se Telekom Serbia fosse capitata a un
governo di centrodestra sarebbe stato impalato sulla pubblica
piazza". Quanto al segretario dei Ds Follini dice: "Fassino è un
avversario onesto, che contrasto con onestà. Non credo affatto e
non ho mai creduto sia un corrotto. Credo piuttosto che Telekom
Serbia sia stata un pessimo affare per tutto il paese".
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Casini si
schiera dalla parte di Mastella
PIERLUIGI MELILLO - Il Mattino
02-09-2003
Sembra un amarcord tra vecchi
amici. Sarebbe meglio dire tra ex democristiani. Una storia alle
spalle li unisce, il presente politico li divide, il futuro chissà.
Pierferdinando Casini e Clemente
Mastella Hanno fondato insieme il Ccd nel 1994, hanno marciato
insieme fino al 1998: poi il divorzio e qualche polemica di troppo,
ma alla fine le comuni radici democratico-cristiane hanno fatto si
che la loro amicizia non venisse mai meno.
«Voglio esprimere la mia stima e
considerazione per Clemente Mastella», dice dal palco delle terme di
Telese, il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. Mastella
sembra commosso. Ma non finisce qui. Casini ha intuito il momento
difficile che in questa estate di scandali veri o falsi «l’amico
Clemente» sta vivendo. «Voglio sottolineare - ha detto ancora Casini
- la grande serietà del suo lavoro politico. E sono stato davvero
contento di essere stato qui a Telese, dove ho potuto partecipare ad
un dibattito dai toni civili». E giù gli applausi del popolo dei
fedelissimi del leader di Ceppaloni, che in precedenza, presentando
il presidente della Camera aveva sollevato il problema degli
attacchi subiti attraverso le rivelazioni riguardanti la vicenda
Telekom Serbia. «La stima e la considerazione - ha detto ancora
Casini - non appartengono alla sfera dei sentimenti ma a quella
della ragione. Questa considerazione e questa stima nascono sia dal
lavoro svolto da Mastella nella sua qualità di vicepresidente della
Camera, ma anche dalla correttezza e dalla serietà istituzionale da
lui dimostrata sempre nella sua attività politica».
Era stato proprio Mastella a
riaprire la ferita delle accuse del faccendiere Marini sulla vicenda
Telekom Serbia. «Uno che chiese 200 mila lire in prestito a un mio
amico mi sembra difficile che poi mi possa aver dato 4 miliardi di
tangente e il mio amico testimonierà a Torino». ha dichiarato
Mastella, che dopo aver nuovamente respinto le accuse ha lamentato
la scorrettezza dell'attacco che ha coinvolto l'intera sua famiglia.
«È difficile - ha commentato il leader di Ceppaloni - combattere
contro una cosa che non c’è. È una cosa difficile anche per la mia
famiglia». Ma in serata sulla scena di Telese è piombato il ministro
delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri: «Mastella? È un artigiano
della politica», la battuta che il ministro ha rivolto al leader del
Campanile Clemente Mastella durante la tavola rotonda svoltasi
nell'ambito della Festa Nazione dell'Udeur. «Di Clemente Mastella -
ha detto Gasparri - non condivido molte scelte, ma apprezzo la sua
tenacia di essere uno dei più convinti artigiani della politica. In
questo termine - ha aggiunto il ministro - vedo un apprezzamento
positivo». Al termine del dibattito Mastella è salito sul palco per
salutare Gasparri. «Ti sei offeso?», gli ha scherzosamente chiesto
Gasparri. «Perchè mi hai chiamato artigiano? Assolutamente no», ha
risposto Mastella. Lo scambio si è concluso tra le risate dei
presenti. Oggi a Telese arrivano Fini e Fassino, in serata dibattito
sulla giustizia moderato dal presidente della commissione giustizia
dell’Udeur, Gianfranco Iacobelli.
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Casini: «No a questa lotta
politica»
Pubblicato il 02-09-2003 - Il Sannio
Quotidiano
Luciano Violante (Ds): «Confronto
difficile con questo clima»
Italo Bocchino (An): «La sinistra è
antiberlusconiana»
di Luigi Barone
Centrodestra e centrosinistra provano
a dialogare. Dopo lo scontro durissimo sul caso Telekom Serbia, alla
festa dell’Udeur di Telese Terme i due Poli riavviano il confronto
sulle riforme. A fare da ‘mediatore’, il presidente della Camera,
Pierferdinando Casini.
«Il dialogo è necessario, questo tipo
di lotta politica ha stancato gli italiani», ha subito esordito il
numero uno di Montecitorio. Per il quale, «prima di mettere in
discussione il bipolarismo bisogna cercare di farlo funzionare. Il
destino del bipolarismo non può essere affidato di volta in volta
alle dichiarazioni dell’Ariosto o del Marini di turno. Il
bipolarismo è una cosa troppo seria e non può essere ridicolizzato».
Casini nel corso del suo intervento ha anche rinnovato pubblicamente
i sentimenti di «stima e di amicizia» nei confronti di Clemente
Mastella.
«Se c’è una rivelazione emersa dal
pranzo che ho avuto oggi (ieri per chi legge ndr.) con Mastella è
proprio questa - ha affermato -: abbiamo convenuto che occorre
smetterla con questo tipo di lotta politica, diversamente
rischieremo di raccogliere i cocci di un confronto che si è
cannibalizzato, che è sempre sopra i toni».
Per il presidente della Camera,
quindi, «nell’interesse di tutti, bisogna ritornare ad un confronto
civile e sereno». Casini, poi, si è rivolto esplicitamente
all’opposizione: «Sfasciare il Paese non serve a nessuno, tantomeno
a chi ritiene di dover ritornare a governarlo». Ha elogiato, l’ex
numero uno del Ccd, il ruolo di Luciano Violante definito «uno dei
migliori presidenti della Camera». Successivamente, ha giudicato
«positivo l’incontro dei saggi della Casa delle Libertà.
Vuol dire che la maggioranza si è
chiarita le idee. E’ un fatto positivo. Anche l’opposizione dovrebbe
essere contenta del fatto che c’è una piattaforma su cui discutere,
su cui confrontarsi». Casini, infine, ha ribadito che su «questo
terreno occorre evitare ogni forma di ostruzionismo nell’interesse
di tutti. Non vorrei - ha concluso - che l’attuale maggioranza
ripetesse l’errore commesso, nella scorsa legislatura, dal
centrosinistra». Un appello al dialogo, quello di Casini, raccolto
dal vice presidente dei deputati di Alleanza nazionale, Italo
Bocchino.
«Siamo pronti al dialogo, ma la
sinistra deve fare l’opposizione e non svolgere soltanto il ruolo di
antiberlusconismo», ha affermato il seguace del defunto Tatarella.
«Non è così», gli ha replicato Luciano Violante, capogruppo della
Quercia a Montecitorio. «Anche noi siamo disponibili al dialogo
sulle riforme, ma con questo clima che si respira non è impresa
facile», ha continuato l’ex presidente della Camera. «Sul tema delle
riforme istituzionali - ha proseguito Violante - non c’è spazio per
commissioni bilaterali, patti e crostate.
C’è, invece, la possibilità di un
confronto nelle sedi parlamentari. Se verranno presentati dei
progetti ci confronteremo in parlamento». Appare pessimista, però,
l’esponente diessino. «Il problema delle riforme istituzionali - ha
proseguito - se davvero era ritenuto prioritario, doveva essere
affrontato all’inizio di questa legislatura. Oggi sembra difficile
poter fare grandi riforme».
Per Violante, dunque, «la sensazione è
che si voglia discutere di riforme per sfuggire ad altri problemi.
Noi ribadiamo che è necessario discutere di riforme istituzionali
dopo aver affrontato i problemi economici del Paese e delle
famiglie». Non è dello stesso avviso l’azzurro Fabrizio Cicchitto:
«Le riforme vanno fatte subito - ha sentenziato -, perché l’Italia
ha bisogno di un grande cambiamento».
Il portavoce dell’Udeur, Sandro De
Fanciscis ha chiesto, infine, «se il centrodestra ritiene ancora che
il parlamento sia il centro della vita politica italiana. Ho seri
dubbi su ciò...».
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