ROMA
ATO.Puglia@excite.it
ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI ONLUS Regione Puglia
con il Patrocinio e Collaborazione CITTA'
DI LATERZA
centro storico di laterza
Si è svolto a Laterza il 15 dicembre 2002
il 6° Raduno Regionale ATO
si chiudono i battenti sul 6° raduno regionale dell'ATO ( associazione Trapiantati Organi onlus regione Puglia) che quest'anno si è tenuto a Laterza con una organizzazione che ha permesso di avere nella giornata, momenti religiosi e culturali (Messa, convegno sui trapianti di organi con la partecipazione, di illustri ospiti della trapiantologia tra cui il direttore sanitario dell'ASL Ta1 dr. Francesco Carrozzini, il prof. Bruno Nardo del Centro trapianto di Bologna, e poi ancora il dr. Michele Lonoce, Raffaele Tucci (Coordinatori locali) e la Dr.ssa Maria Rendina del centro di gastroenterologia di Bari), e poi momenti di intrattenimenti sociali presso la sala ricevimenti Raphael.
La sede Lateriana si è potuto concretizzare grazie all'interessamento del primo cittadino Dr. Giuseppe Cristella, e dell'assessore ai Servizi Sociali Dr. Francesco Cristella i quali negli anni passati avevano già dimostrato attenzione verso le iniziative dell'ATO.
Il significato e il programma che i trapiantati di organi , chi è in attesa e i loro famigliari hanno vissuto è stato condiviso da molti Sindaci e assessori di molti comuni, come anche dai presidenti delle cinque provincie pugliesi ora non possiamo che aspettare e costatare chi sarà sensibile a questi problemi e nello stesso continuerà ad affiancarci anche in futuro
Un evento per noi dell’ATO ritenuto di massima importanza, perché in occasione delle feste natalizie, si è cercato di costruire una relazione con altre persone ma nello stesso tempo creare strumenti per conoscersi e conoscere "i compagni di viaggio" i quali spesso abbandonati nel dolore , nella solitudine o nella sofferenza perché considerati anormali, poveri malati.
Il raduno di fine anno dell'ATO, va ad unirsi a tante altre iniziative che essa svolge sul territorio, per portare tutti ad una riflessione "proporsi con impegno per armonizzare e migliorare i rapporti con i singoli, nella famiglia, e nella società, contribuendo alla costruzione di una società più vera e più giusta dove possa affermarsi la civiltà dell’amore e solidarietà.
In poche parole L'ATO un piccolo esercito silenzioso di cui tutti ormai in Puglia apprezzano, la sua delicatezza, la dedizione, ma soprattutto la decisione si spezzare la spirale di egoismo che è in ognuno di noi.
Il presidente regionale ATO
Giovanni Santoro
PROGRAMMA SVOLTO |
Si Ringraziano per la collaborazione e il
patrocinio morale:
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La Regione Puglia, la provincia di Bari, Foggia, Taranto, Brindisi, Lecce; le città di Taranto, Massafra, Gioia Del Colle, Mottola, Pulsano, Ginosa, San giorgio Ionico; i Coordinamenti Regionali e Locali delle
"Attività di Prelievo e Trapianto di
Organi"; l'ASL TA/1; Azienda Osp. SS. Annunziata;
L'ASL BA/3; l'Ordine dei Medici della provincia di Taranto; e le associazioni
chehanno aderitoaderiranno
Il Sindaco Del Comune di Laterza Dr. Giuseppe Cristella porta il Saluto al 6° Raduto ATO
In occasione si ringraziano le Istituzioni
tutte, associazioni, aggregazioni, organizzazioni,
società e comitati che contribuiscono e affiancano
L'ATO nelle molteplici manifestazioni annuali.
ANTF (BO) - AITF (Torino) - VITA (PI) - ANED (Puglia)
AITO (BA) - ATRAT (TA) - ACTI (BA) - AIRC (Massafra)
AIDO (Prov. di Taranto e di Gioia del Colle) ) - UTEP (Laterza)
ANSPI (Massafra/Laterza) - LA LUCE (Laterza) - IPASVI
FRATRES (Terra Jonica e di Gioia del Colle)
PRESENZA LUCANA (Taranto) - FPDS/FIDAS (Laterza)
Circolo Filatelico. Numismatico. "A. ROSPO" (Massafra)
C.R.I. (Taranto/Massafra/Gioia Del Colle)
ASS. NAZ. MARINAI D'ITALIA (Massafra)
ASS. NAZ. CARABINIERI (Massafra)
FEDERCASALINGHE (Massafra/Palagiano)
A.S. AMATORI PODISTICA (Massafra)
CARITAS - MASCI - SCOUT (Diocesi di Castellaneta)
LA FINESTRA (Massafra) - UNITALSI (Castellaneta)
ROTARY CLUB (Massafra)
Com. Festa Patr. SS. Medici Cosma e Damiano (Massafra)
Confraternita Maria SS. del Carmelo (Massafra)
L'Ordine Ospetalieri San Giovanni - Cavalieri di Malta -
E inoltre tutti quelli che per la prima volta si sono affianccati all'ATO
Alcuni componenti del Direttivo Regionale: Conforti Dsamiana, Pizzarelli Fernando, Motolese Antonio, Giovanni Santoro, Rosaria Giovinazzi, Mario Morea; illustrano le iniziative svolte dall'ATO nel 2002
RELAZIONE DEL PRESIDENTE ATO GIOVANNI SANTOROGli oratori del 6°raduno ATO: la Dr.ssa Maria Rendina, il Dr. Raffaele Tucci, il Dr. Francesco Carrozzini, il Dr. Michele Lonoce, il Prof. Bruno Nardo
Si è concluso il sesto Raduno Regionale ATO
(Raduno dei pazienti trapiantati di organi in attesa e pazienti Emodializzati)
Si è svolto Domenica 15 dicembre 2002 il sesto raduno sociale regionale ATO (raduno dei pazienti trapiantati di organi in attesa di trapianto ed emodializzati della regione Puglia).Giornata cominciata sotto gli elementi naturali ed architettonici del santuario Mater Domini della cittadella di Laterza dove Padre Domenico Danza ha officiato una messa alla presenza di centinaia di trapiantati, pazienti in attesa di trapianto e emodializzati giunti da ogni parte della Puglia.
Un momento religioso di massima importanza in quanto ha offerto l'opportunità a tutti di riflettere e meditare con la preghiera sulla figura del donatore, lo sconosciuto dei trapiantati, in particolare, sentito vicino e presente come e più di un fratello, grazie al cui dono generoso si sono accese molte fiaccole simboliche nel buio dei tanti mali oscuri imperversanti in questa attuale realtà tanto spessa dura e crudele.
Sono stati ricordati alcuni componenti del direttivo scomparsi ; Renato, Guido e L'amico Trapiantato e benefattore dell'ATO Umberto.
Momenti di commozione, quando sull'altare sono giunti fiori di ogni tipo portati da bambini trapiantati. Loro hanno chiesto a Gesù di essere presi per mano durante il cammino verso il trapianto.
Sull'altare sono giunti, per benedirli anche alcuni strumenti medici, simbolo del trapianto, e il fular e la tessera dell'ATO per chiedere più forza di dedicarsi agli altri.
Poi è stata la volta del consiglio direttivo dell'ATO che attraverso il presidente, ha ripercorso i punti più salienti del lavoro svolto dall'associazione nel 2002 ed in particolare ha ricordato con autentica soddisfazione l'impegno profuso da tutti i componenti del direttivo affinché in Puglia si giungesse a quell' 11% di donazioni per milioni di abitanti e come l'ATO ha potuto con i propri pochi mezzi aiutare gli oltre 1250 pazienti che hanno chiesto aiuto alla associazione.
Infine il Vice presidente Antonio Motolese ha letto i saluti giunti in occasione dal FORUM nazionale delle associazioni trapiantati e emodializzati.
Poi hanno preso la parola gli illustri ospiti del convegno "donazione e trapianto di organi" il Dr. Giuseppe Cristella sindaco di Laterza, Dr. Francesco Carrozzini Direttore Sanitario ASL Ta1, la Dr.ssa Maria Rendina del centro di gastrenterologia del Policlinico di Bari, i coordinatori locali Dr. Michele Lonoce e il Dr. Raffaele Tucci e infine il Prof. Bruno Nardo del Centro trapianto di rene e fegato del Sant'Orsola di Bologna.
Molti i medici, tecnici Sindaci ed amministratori di molti comuni per ascoltare gli oratori. Ad rappresentare la provincia di Taranto l'assessore Pardo Augusto e Francesco Cristella, Luciano Mineo per la regione Puglia per il Comune di Massafra L'assessore
Errico Moncelli, per Gioia Del Colle L'assessore Piero De Palma, per il comune di Martina Franca L'assessore Michele Sciavone Muschio, per Ginosa il Sindaco Luigi Montanaro, per San Giorgio Ionico L'assessore Dr.ssa DeFazio Carmela, per Mottola il vice sindaco Vanni D'Onghia, per Pulsano L'assessore Giuseppe Encclesia, per Taranto l'assessore Emanuele Basile
Poi il pomeriggio tra compagni di avventura (quale straordinaria avventura il trapianto di organo e, prima e dopo il compimento, vissuto assieme a professori, medici, amministratori, pazienti e amici).
Un pomeriggio e una serata quella del 15/12/02 in allegria, trascorsa ascoltando musica, ma raccontando anche sé stessi, lontano da camici, provette e numeri che descrivano le condizioni del trapiantato. Tutti insieme per dire chi siamo "il miracolo di una donazione"
Un pomeriggio all'insegna della solidarietà.
Solidarietà per chi deve affrontare i primi passi verso il trapianto, solidarietà per chi nell'avventura del viaggio ha già trascorso tempo e vita.
Così tra gioia e commozione sono state consegnate targhe di riconoscimento alle famiglie dei donatori, ai trapiantati che compivano i dieci anni di trapianto, alla famiglia Albanese Umberto che hanno offerto il sito per ospitare la sede regionale dell'ATO, e alla famiglia di Don Mimino Massaro molto vicino all'ATO.
E poi ancora tanta solidarietà in allegria con tombolata di cui il ricavato sarà donato in beneficenza ed infine la gare delle torte/dolci organizzata dalle Donneeuropee Federcasalinghe di Massafra/Palagiano.
RELAZIONE DEL
PROF: BRUNO NARDO (centro di trapianto di fegato Sant'Orsola di Bologna)
(che ringraziamo sia per la sua presenza e per l'invio della relazione alla nostra segreteria )
E' con grande piacere che ho accolto l'invito della Associazione Trapiantati d'Organi della Regione Puglia e sono qui, innanzitutto a porgervi il mio affettuoso e personale saluto a voi tutti; inoltre sono stato delegato a rappresentare l'Associazione Trapiantati di Fegato G. Gozzetti, che proprio oggi si riunisce a Bologna per il settimo anno consecutivo per la tradizionale festa di fine anno.
Ne approfitto per riferirvi delle principali novità emerse nel corso del XIX Congresso Mondiale sui Trapianti che quest'anno si è svolto a Miami dal 25 al 30 agosto ed al quale ho avuto l'onore ed il piacere di partecipare sia come relatore che come moderatore. La Transplantation Society rappresenta la più grande Società dei Trapianti esistente al mondo, fondata 35 anni fa. Essa raccoglie oltre 3.000 membri, tra cui 6 premi Nobel, provenienti da 65 diversi Paesi. I congressi della Transplantation Society hanno una cadenza biennale e da Roma 2000 si è passati quest'anno a Miami dove oltre 5000 chirurghi di diverse nazionalità si sono scambiati le loro esperienze.
A fare gli onori di casa, in qualità di Presidente del Congresso, è stato "l'italianissimo" Camillo Ricordi, noto in tutto il mondo per i suoi studi sul trapianto di pancreas e direttore dell'Institute of Diabetes Researches di Miami. Ricordi ha lavorato per molti anni a Pittsburgh dove nel 1992, nel corso di un mio stage, ho avuto il privilegio di conoscere e di diventarne amico. Mettendo da parte i ricordi personali e ritornando al Congresso devo precisare che sarebbe impensabile poter fare un resoconto dettagliato di una intera settimana di intensa attività scientifica considerato che erano previsti 5 Corsi di aggiornamento, 6 simposi organizzati dai principali Sponsor del Congresso, 6 sessioni plenarie con Letture magistrali svolte da illustri scienziati su argomenti di grande attualità, 41 simposi sullo Stato dell'arte dei vari trapianti e 77 sessioni di comunicazioni selezionate per un totale di 555 presentazioni orali. Erano altresì esposti per la discussione ben 1091 poster. Vi racconterò pertanto il "mio" congresso che probabilmente differirà da quello visto e vissuto da altri colleghi italiani che ho incontrato a Miami.
Mi limiterò a riassumere le principali novità emerse nel campo dei trapianti di fegato, in particolare nel settore della immunosoppressione ed immunomodulazione, accennando ad alcune nuove strategie terapeutiche che hanno come obiettivo quello di ridurre sia il rischio del rigetto acuto nel primo anno dal trapianto che l'incidenza del rigetto cronico.
Immunosoppressione
Ormai è evidente, in base ai numerosi protocolli di studio presentati a Miami, la tendenza ad evitare l'uso del cortisone o comunque a limitarne la sua somministrazione sospendendolo il più precocemente possibile, solitamente entro tre mesi dal trapianto. Ampio risalto è stato dato all'impiego di agenti immunosoppressori come il micofenolato o la rapamicina, che sono già usati nei pazienti trapiantati di rene e che vengono adesso proposti con maggiore insistenza nei pazienti trapiantati di fegato, in associazione alla Ciclosporina o al Tacrolimus, farmaci questi ultimi che continuano a rappresentare i capisaldi della terapia immunosoppressiva. La mia attenzione e quella di molti altri ricercatori è stata polarizzata dalla bellissima relazione del Professore Starzl di Pittsburgh, dal titolo "A Tolerogenic Strategy for Organ Transplantation" nella quale egli ha dato ampio risalto ad un suo ormai classico "cavallo di battaglia", vale a dire il "chimerismo" per favorire l'immunotolleranza degli organi trapiantati. Starzl ha citato come possibile novità nel campo della terapia immunosoppressiva i protocolli che prevedono l'impiego della Timoglobulina. Nel protocollo che ha proposto il Professore Eason della Ochsner Clinic Foundation, e che ci vedrà presto coinvolti come centro di Bologna nell'ambito di un ampio progetto internazionale, è previsto proprio l'utilizzo della Timoglobulina (due sole dosi), Tacrolimus e Micofenolato, in associazione o meno al cortisone. In particolare, Eason ha presentato i risultati preliminari del suo studio condotto su 140 trapianti di fegato con un follow-up di 3 anni. Nei pazienti trattati senza cortisone la percentuale di rigetto è stata del 3% contro il 62 % di quelli che avevano ricevuto cortisone. E' opportuno comunque precisare che venivano presi in considerazione anche gli episodi di rigetto subclinico che solo con la biopsia è possibile evidenziare. Altri vantaggi nel gruppo dei pazienti non trattati con cortisone sono stati: una ridotta incidenza di diabete (5% contro il 16%) e di infezioni da Citomegalovirus (9% contro il 19%); una differenza sia pure non statisticamente significativa è stata riportata per quanto riguarda l'incidenza della recidiva della epatite da virus C che è risultata del 58% contro il 72% dei pazienti trattati con cortisone. Come ha precisato lo stesso autore, si tratta di dati preliminari, che meritano ulteriori sperimentazioni cliniche e che non devono generare facili entusiasmi.
Prof. BRUNO NARDO
Conservazione degli organi
Un campo di interesse scientifico in continua espansione è rappresentato dalla conservazione degli organi da trapiantare. Il Professore Southard della University of Wisconsin di Madison ha tenuto una lettura dal titolo "New alternatives for organ preservation" nella quale ha prospettato come possibile alternativa alla classica conservazione fredda a 4°C la conservazione calda a 32° C. Con tale metodica sono già stati riportati interessanti risultati in campo sperimentale e clinico per la conservazione prolungata di reni e fegato. Nel corso della Sessione sulle "Tecniche di Conservazione" che ho avuto l'onore di presiedere come moderatore insieme ad un collega spagnolo, si è giunti alla conclusione che occorreranno ancora molti anni per stabilire se tale metodica si dimostrerà veramente efficace; in tal caso potrebbe aprirsi una nuova era per la conservazione a lungo termine degli organi, con innegabili miglioramenti sulla organizzazione dell'attività dei trapianti in cui il fattore tempo rappresenta ancora un elemento determinante. Per il momento dovremo continuare ad affidarci alla conservazione fredda per la quale oggi disponiamo di una nuova soluzione denominata Celsior che, introdotta in Italia grazie ai nostri studi dal 1998, si sta dimostrando più efficace e facile da usare rispetto alla "vecchia" soluzione UW.
Età dei donatori
E' noto che per aumentare la disponibilità di organi sono stati presi in considerazione, soprattutto in questi ultimi anni, donatori di età avanzata. Il Professore Klintmalm della Baylor University di Dallas ha condotto una analisi su oltre 1600 trapianti di fegato ed ha confermato quanto già noto in letteratura, e cioè che l'età del donatore non influenza in maniera significativa la sopravvivenza dei riceventi il trapianto di fegato. E' una ulteriore dimostrazione che diversamente da altri organi, come i reni ed il cuore, il fegato non invecchia, ma è capace di rinnovarsi grazie al suo peculiare processo di rigenerazione. Sono lusingato di aver sentito citare da parte del Prof. Klintmalm lo studio italiano frutto di una collaborazione all'interno dell'AIRT tra Bologna, Modena e Pisa, e che ho presentato a Miami, sull'utilizzo dei donatori di età molto avanzata; i risultati ottenuti con questi donatori sono paragonabili a quelli dei pazienti trapiantati con donatori molto più giovani.
Prospettive future
Tra le prospettive future non potendo citare tutte le novità emerse mi soffermerò brevemente sulla Clonazione e sui Trapianti nei pazienti epatopatici HIV positivi.
E' stata entusiasmante la lettura sulla Clonazione e Trapianti, del Professore Alan Colman di Edimburgo, "padre" della ormai celebre pecora Dolly, il primo animale clonato nel 1997 a partire da una cellula adulta. Colman ha precisato che occorrono ancora tante ricerche prima di riuscire a clonare i maiali e renderli "umanizzati" creando così una possibile fonte di organi.
Un problema sempre più dibattuto è quello relativo ai trapianti di organi nei pazienti HIV positivi, ed il Professore Rosenberg della Unità di Malattie Infettive del Massachusetts General Hospital di Boston, ha posto l'accento sul fatto che dal momento che la popolazione di soggetti HIV positivi potrebbe aumentare occorre una migliore comprensione dei meccanismi patogenetici di tale infezione al fine di selezionare adeguatamente i possibili candidati al trapianto ed attuare le migliori strategie terapeutiche sia prima che dopo l'intervento, per il controllo di questa temibile malattia.
In definitiva, le novità emerse dal Congresso Mondiale di Miami sui Trapianti sono state numerose ed in certi settori molto promettenti. Tuttavia, come è giusto che sia in questo delicato settore della Medicina, occorre molta prudenza e soprattutto è opportuno non eccedere in facili trionfalismi, sia per il bene dei pazienti che per la serietà degli addetti ai lavori.
Ai pazienti già trapiantati formulo i migliori auguri di una vita serena e sana, viceversa a quelli meno fortunati, che sono in attesa di un nuovo organo, auguro presto che arrivi la tanto attesa "telefonata" che annuncia l'inizio di una nuova vita.
A tutti voi, Buon Natale e Felice anno nuovo.
Alcuni Gonfaloni in rappresentanza dei Comuni presenti al 6° Raduno ATO
Il Presidente, il Consiglio Direttivo, in
occasione delle prossime feste, nel rinnovarvi
la riconoscenza, per la vostra disponibilità,
fiducia e stima che ci dimostrate;
AUGURANO A TUTTI VOI