Eventi

Sensazioni di momenti indimenticabili passati assieme....

 

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Il primo incontro!


Ricordo ancora quella mattina del 2 Agosto, esattamente 9 mesi fa.
Era arrivato il fatidico giorno: quella sera ti avrei incontrato, per la prima volta.
Quante incognite, quanti timori; eppure l’attesa era trepidante.
Ci eravamo conosciuti in chat un paio di settimane prima ed era stata subito intesa, complicità, voglia di provarci.
Poi, dopo qualche giorno e mille timori da parte mia, avevo finalmente trovato il coraggio di chiamarti, rigorosamente in anonimo.
Quella voce! Ricordo ancora il brivido che mi ha percorso appena hai pronunciato quel “Pronto?”.
Eri un perfetto sconosciuto ma, non so per quale misterioso meccanismo, io ti sentivo già “mio”.
Quante cose ci siamo detti da quel momento, tanta era la voglia di conoscerci, di capire chi ci fosse dall’altra parte del telefono.
Poi finalmente programmiamo l’incontro: giorno 2 Agosto alle20.30.
Non vedevo l’ora, eppure, quella mattina, all’improvviso, non sapevo più cosa fare. Ti ho mandato un sms per metterti al corrente dei miei dubbi.
Poi mi è bastata una telefonata, ascoltare la tua voce, così dolce e rassicurante, e soprattutto capire che tu rispettavi i miei tempi,
che eri disposto a rimandare quell’incontro tanto atteso, pur di sentirmi serena (solo dopo mi hai confessato che in cuor tuo avevi pensato:
“ecco si ritira, non se ne fa nulla!”), mi ha fatto prendere la decisione definitiva: io volevo conoscerti.
Ho passato il pomeriggio a prepararmi, a inventare mille scuse per celare agli altri quel dolce segreto che custodivo nel cuore…
Poi finalmente arriva l’ora. Esco. Non erano i miei piedi a camminare, mi sentivo trasportata da una nuvola.
Arrivo in quel parcheggio ancora così affollato, col rischio che qualcuno mi vedesse. Ti chiamo al telefono. Mi dici: “sono qui”.
Ti cerco ma non riesco a vedere la tua auto. Poi capisco. Sei proprio dietro di me. Giro e parcheggio vicino alla tua auto.
Siamo ancora al telefono. Tu mi guardi e io, imbarazzatissima, non ci riesco a guardarti. Poi finalmente ce la faccio, incrocio il tuo sguardo, il tuo sorriso.
Sei lì a pochi metri da me, sogno dei miei sogni diventato realtà. Ma ancora non posso toccarti.
Ci spostiamo, ognuno con la propria auto verso un posto più sicuro. Qui finalmente mi metto in auto con te. Ci presentiamo.
Non sono sicura se mi sei piaciuto da subito: avevo troppe emozioni contrastanti per potermi concentrare su questo.
Poi il primo bacio: tenero, desiderato, rassicurante. Bello, romantico: il nostro primo bacio!
Ci siamo spostati verso un posto ancora più sicuro. E da qui è stato un crescendo di dialogo, di desiderio, di tenerezze, di baci.
Finalmente fra le braccia dell’uomo che mi avrebbe insegnato a riconoscere me stessa e a vivere anzitutto per me stessa.
Non abbiamo fatto l’amore. Non mi sentivo pronta; teneramente mi hai chiesto se potevi baciarmi il seno.
Te l’ho “offerto” e tu ti sei nutrito della mia abbondanza e della mia tenerezza verso di te.
Siamo stati un paio d’ore insieme. Sembrava fossero così poche per come son passate alla svelta,
eppure sono bastate per farci capire che non ci saremmo fermati, che quello era solo il primo di tanti altri incontri.
Il nostro viaggio era cominciato…



Finalmente la tanto attesa scampagnata!


Era da tanto tempo che ne parlavamo. Avevamo proprio voglia di stare a goderci la natura, su quei prati che ormai sentiamo nostri, assaporando il piacere di un picnic come quelli che si facevano da bambini e che da grandi, stupidamente, si perde il “coraggio” di fare.

 

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Così, dopo aver fatto l’amore in auto, dopo aver immortalato quei momenti con delle foto piccantissime e divertentissime (vi piacerebbe vederne qualcuna…. un giorno chissà,!), ci siamo avviati col cestino in mano a cercare un luogo adatto.


Già quel passeggiare insieme, abbracciati, nel silenzio di quelle campagne, aveva un sapore di libertà. Poi abbiamo steso la tovaglia sull’erba, ci siamo seduti e non si può immaginare il gusto di quel tè e quei biscotti….


Potevamo stare all’infinito, a parlare di noi, a parlare del mondo, lasciandoci alle spalle quelli che sono i “pensieri” della quotidianità, immersi in quell’atmosfera di pace e di libertà e, avendo più tempo ( e sicuramente senza tutte quelle zanzare che ci torturavano!) avremmo rifatto l’amore, e questa volta lì, all’aperto, su quel prato….


Questi siamo noi: due cuori che hanno avuto la fortuna di incontrarsi, di piacersi e di buttarsi insieme alla riscoperta dei piaceri della vita!


Fra.





Coppia...SCOPPIATA!


Oggi (14-06-2011) è stata una giornata molto particolare: per la prima volta da quando stiamo assieme, abbiamo organizzato una scopata mattutina.
Ci siamo programmati per vederci alle 7, consapevoli che avremmo avuto a disposizione solo 1 ora.
Puntualissimi entrambi, ci siamo incontrati al solito posto e poi ci siamo avviati verso il nostro "angolo di paradiso". Ma quì cominciano gli intoppi:
arriviamo al passaggio a livello e troviamo le sbarre abbassate....la voglia cresce e ogni istante fermi lì ci sembra tempo sprecato.
Io intanto lo stuzzico un pò con parole e fantasie, e lui prepara una calda sborra per me.
Passa il "treno", o quello che dovrebbe somigliare a un treno, sia alzano le sbarre (insieme a qualcos'altro!) e finalmente ci riavviamo.
Parliamo, scherziamo e già pregustiamo i prossimi caldi momenti.
All'improvviso, fuori dal finestrino si avverte il rumore di qualcosa che, centrata dalla ruota, "schizza" lontano. Poi per pochi secondi un "ssssshhhhhhhhhhhh".
Cosa può essere? Lo abbiamo capito entrambi, ma lo neghiamo a noi stessi.....Ci fermiamo. Scendiamo dall'auto. E' proprio quello che temavamo. La ruota è a terra....
Così mi ritrovo da sola in aperta campagna con un gommista improvvisato, che se la cava piuttosto bene con cric e bulloni, tanto che mi vien voglia di farmelo lì subito, in quello stesso istante.
Mi guardo attorno e scopro che abbiamo scelto proprio un bel posto per fermarci. Un campo con tanti ulivi che offrono ombra e un pò di riparo per una coppia dall'intimità molto rovente.
E' subito intesa....scegliamo l'albero che avrebbe fatto da tetto, nonchè spettatore ignaro della nostra voglia che stava per esplodere...
facciamo l'amore, lì a pochi passi dalla strada, persi in un mondo totalmente nostro, totalmente bello e godiamo entrambi in un modo sempre forte e appagante... ma che ore sono? Guardiamo l'orologio e....non è passata neanche un'ora.
Neanche un'ora per incontrarsi, bucare, riparare e...trombare come pazzi.
Perfettamente in orario per come ci eravamo programmati. Veramente mi viene di pensare a noi come una "coppia di scoppiati e scopati"...



 

 

 

 

 

 

 

 

 

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