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La Famiglia di Origine

Domenico Pugliese (Tata Micu) figlio di Antonio sposò Faustina

e nacquero:

Nicola Pugliese

Maria Pugliese

 

Purtroppo Faustina morì giovane e Tata Micu si risposò con  Grazia e da lei nacquero altri due figli: Giuseppe (da noi affettuosamente chiamato zio Giosi) e Petruzza che da bambina cadde nel fuoco e perse l'uso di una mano... non poteva fare lavori nei campi, ma faceva dei lavori stupendi all'uncinetto... anche lei morì Giovane. Vittorio Pugliese fece un quadro che rapprentava lo zio Giosi in campagna...

   Lo zio Giosi (nato il 20/01/1896)

Nicola Pugliese, figlio di Tata Micu nacque a Pentone il 26/04/1882 - in guerra fu caporale maggiore e si sposò con Rosaria Mancuso che nacque a Gimigliano il 12/10/1894. Rosaria era figlia di Nicola Mancuso e Marino Teresa. Nicola e Teresa oltre a Rosaria ebbero altre due figlie Antina (morta giovane) e Grazia. Il papà di Rosaria, Nicola era molto alto e a causa della sua altezza, un giorno sbattè violentemente la testa sopra un trave e questo trauma gli causò la morte. Dopo qualche tempo Teresa si risposò con un cugino di nome Nicola e da questa seconda unione nacquero Agostino, Nicola e Martino.

 Questo quadro fu uno dei primi di Vittorio e ritrae la zia Grazia, alla quale era molto affezionato

 Dal  matrimonio di Nicola e Rosaria nacquero sei figli:

Domenico

Giovanni

Faustina Antonietta

Basta un click sulle foto e sarà attiva una pagina con le indicazioni dei loro matrimoni....

Palma

Laura

Vittorio

 

Con fatica, sacrifici e onestà i 6 ragazzi crebbero e si sposarono.... cliccando sulla foto di ognuno di loro, sarà attiva una pagina con le indicazioni dei loro matrimoni....

Purtroppo presto Nicola, lo sposo di Rosaria morì lasciandola vedova con 6 figli

In questa foto La "Mamma Rosaria" al centro che tiene per mano una nipotina, alla sua destra Palma e alla sua sinistra Laura e Antonietta, alla destra di Palma c'è Vittorio e alla sinistra di Vittorio ci sono Vincenzo (marito di Palma), Domenico e Giuseppe (Peppino) marito di Antonietta

Rosaria crebbe onestamente e nel timor di Dio gli amati figli.. Grazie a Dio la famiglia Pugliese nonostante la guerra non patì mai la fame, mai gli mancò nulla, in quanto avevano molte terre : Pizzello, dove i molti castagni fornivano ottime castagne per fare il pane e anche molte altre varietà di frutti; la Valle e Mezzo dove coltivavano frutti, castagni e ortaggi ; Praviti era un oliveto, la Cona dove allevavano, e considerato che a quei tempi si produceva poco olio, coltivavano come coloni il Paparano (di proprietà della Sig.na Rubino) per raccogliere le olive. Durante il periodo della guerra, i due figli maschi maggiori di Rosaria, Domenico e Giovanni, furono arruolati come soldati , e lei insieme con le figlie e Vittorio lavoravano tenacemente, anche la notte , in modo che al ritorno dalla guerra, Giovanni e Domenico trovassero la terra fertile e coltivata e non piena di rovi. Lo zio Giosi che aveva un handicap vocale, proteggeva tutti loro, infatti quando passavano i soldati, la mamma Rosaria gli raccomandava di stare zitto  e di tenere bene in evidenza l'accetta, in modo tale da non evidenziare la sua disabilità... così facendo mai nessun soldato importunò le sorelle e la mamma di Vittorio. Rosaria era abilissima nella tessitura. Aveva uno splendido telaio e tesseva per il corredo delle ragazze del paese. Le loro mamme le commissionavano il lavoro, in lino, cotone, seta. La seta la produceva lei stessa coltivando il baco da seta (jurivasu) e produceva anche filo fatto con la ginestra chiamato Spartu. Tesseva e inventava qualsiasi cosa, coperte (avevano disegni geometrici bellissimi e i colori predominanti erano il rosso e bianco o il giallo e bianco) , lenzuola, asciugamani, sottovesti e persino mutande, fazzoletti e pannolini.  Possedevano anche un asino che considerati i tempi... possederlo era una vera fortuna, era un po' come avere un furgone. Sull'asino trasportavano tutto ciò che serviva per la famiglia. Rosaria delle volte andava a Catanzaro a barattare le castagne con i prodotti che al paese scarseggiavano come pasta, farina bianca, ecc.

 

Lo zio "Mico" (Domenico) con il  fedele asinello che aiutò la famiglia nel trasporto del raccolto delle campagne della Cona, Pizzello, Valle e Mezzo, Paparano...

... a proposito dell'asino... questo è il quadro che Vittorio dedicò a colui che scrivendo, mal interpretò la storia e offese la sua famiglia ...

La "Mamma Rosaria"

In questo spazio inserirò la storia di questo quadro dipinto da Vittorio Pugliese, che rappresenta Rosaria Mancuso "raggirata" da alcune furbe persone

...Questa è l'immagine che porterò sempre nel mio cuore, la "nonna Rosaria" che al nostro arrivo, sempre con il Rosario in mano ci attendeva alla finestra...

 

 

 La "Mamma Rosaria" ormai anziana