Famiglia Ambrosio

 


   La famiglia Ambrosio, assieme a quella dei De Franco con la quale risulta più volte imparentata, a quella dei De Luca  e a quella dei Rao,  è una delle più illustri e antiche famiglie caccuresi, una di quelle che maggiormente seppero dare lustro e decoro al nostro paese. Molti rampolli di questo importante casato ricoprirono cariche pubbliche e occuparono posti di grande responsabilità lasciando una traccia profonda nella storia del paese.  
   Le prime notizie certe sulla presenza degli Ambrosio a Caccuri risalgono alla seconda metà del Settecento, ma è probabile che siano arrivati nel nostro paese ancora prima. 

Domenico Ambrosio senior

   Il primo Ambrosio di cui abbiamo notizie documentate è Domenico senior, nato  presumibilmente nel 1748, di professione notaio. Sappiamo che sposò la nobildonna Francesca Principato e che dal loro matrimonio nacque il figlio Francesco Antonio che subentrò al genitore nella professione di notaio.  Abitava nel palazzo di via Salita Castello (allora detta Macchia del Castello) e aveva lo studio nella stessa abitazione. Era già notaio nel 1783 quando redasse un atto nel quale descrisse minuziosamente i danni subiti dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a causa di un incendio scoppiato il 1 luglio del 1769. Mori nell’estate del 1821.

 

Francesco Antonio Ambrosio

Nacque a Caccuri dal notaio Domenico e da donna Francesca Principato probabilmente nel 1778. La data di nascita è incerta, ma nell’atto di morte che lo colse prematuramente il 21 agosto del 1823,  è scritto che morì all’età di 45 anni per cui è possibile risalire al probabile anno di nascita.  Sposò la nobildonna Clarice Miglio dalla quale ebbe diversi figli. Uno di loro,  Vincenzo  diventerà poi capo della guardia urbana di Caccuri.  Una figlioletta,  Anna,  morì l’anno prima del padre, il 22 agosto del 1922 all’età di 5 anni.

 

Vincenzo Ambrosio

Figlio del notaio Francesco Antonio e della gentildonna Clarice Miglio,  nacque a Caccuri nel 1817. Il 28 aprile del 1847   partecipò all’operazione congiunta della guardia urbana e della gendarmeria reale che, a Laconi, sgominò la banda Intrieri – Angotti.  Fu con lui che Saverio Secreto, padre del brigante Salvatore, cercò di giustificarsi sostenendo impudentemente di non far parte della banda e di trovarsi lì per caso.
L’anno successivo, a capo della colonna mobile della guardia urbana di Caccuri, catturò insieme al comandante De Franco e alle sue guardie, i briganti Filippo Pellegrino e Andrea Lacaria e fece arrestare Vincenzo Miliè.  Quando don Giovanni Procopio, capo della Guardia urbana di Caccuri, accusato di proteggere un suo nipote latitante fu costretto a lasciare il comando, fu proprio il rampollo del notaio Francesco Antonio a subentrargli a capo della polizia caccurese.
Sposò Peppina Caccuri e dal matrimonio nacquero Domenico juniore e Maria, la madre del dott.  don Vincenzo De Franco.
Morì a Caccuri l’11 febbraio del 1897 all’età di 80 anni.

 

 Domenico Ambrosio

    Domenico Ambrosio juniore, nipote del notaio Francesco Antonio, nacque a Caccuri  nel 1857 da Vincenzo e da Peppina Caccuri. Sposò Fortunata De Franco, una giovane appartenente a un'altra illustre famiglia caccurese. Dal matrimonio nacquero i figli Vincenzo, futuro segretario comunale e medico condotto di Caccuri, Francesco Antonio, possidente, nato nel 1892 e morto  il 18 maggio 1949 all’età di 57 anni, Giuseppe che si trasferì a Roma ove esercitò per moltissimi anni la professione forense, Raffaele, geometra, sindaco del paese dal 1920 al 1926 e, successivamente, podestà dal 1926 al 1933, Umberto maestro elementare e Maria Giuseppa che andò in sposa a Luigi Lafortuna, avvocato, terziario francescano,  fratello del poeta caccurese  Umberto, autore del volume di liriche per l'infanzia "Pupille infantili."
    Ricoprì la carica di  sindaco del paese dal 1890 al 1897 e poi ancora dal 1910 al 1919. Morì nella sua abitazione di Via Salita Castello il 26 febbraio del 1927 all’età di 70 anni


Vincenzo Ambrosio, medico

Vincenzo Ambrosio,  segretario comunale e poi medico condotto del paese, nacque a Caccuri  nel 1880 da Domenico e da Fortunata De Franco. Conseguita  la laurea in medicina,  prese servizio come segretario comunale a Caccuri dov’era sindaco il fratello Raffaele. Agli inizi degli anni ’20 diede le dimissioni dall'impiego e divenne medico condotto del paese. Di lui si parla come di un uomo  buono  e generoso che, molto spesso pagava di tasca propria le medicine per curare la povera gente che non aveva la possibilità di comprarle. Si spense nella tarda serata del 7 febbraio del 1947 all’età di 67 anni.

 

Ambrosio Raffaele Stanislao

                                  

Nacque a Caccuri da Domenico e da Fortunata De Franco il 10 maggio del 1886. Conseguito il diploma di geometra, sposò la signorina Italia Filomena Antonia Scalise. Fu sindaco di Caccuri dal 1920 al 1926, quindi podestà dal 1926 al 1933 quando fu sostituito dal commissario prefettizio Vincenzo Taiani. Prestò servizio militare come tenente dell’artiglieria da campagna grado col quale  combatté nel corso della Grande guerra. Si arruolò poi come volontario nella MVSN. Nei primi decenni del secolo scorso redasse il Piano regolatore generale col quale aveva disegnato uno sviluppo ordinato e razionale del costruendo rione Croci, piano che divenne carta straccia dopo al Liberazione decretando in tal modo lo scempio del nuovo centro abitato. Si spense a Caccuri il 25 gennaio del 1962

Giuseppe Ambrosio  

L’avvocato Giuseppe Ambrosio nacque a Caccuri il 25 settembre del 1881da Domenico e da Fortunata De Franco. Dopo la laurea in giurisprudenza si stabilì a Roma ove si specializzò in diritto della navigazione. Il figlio Vincenzo, anch’egli avvocato, tenente degli arditi, combatté in Africa e poi, da volontario, in Albania dove cadde in combattimento guadagnandosi la medaglia d’oro al valore militare. Un altro figlio, Raffaele, morì per malattia contratta in guerra. Fu consigliere comunale di Caccuri dal 1948 al 1952 nella lista del PLI che capeggiava e che risultò sconfitta alle elezioni. Si spense a Roma il 15 dicembre del 1973.