Frane, crolli smottamenti
    Clamoroso: il mondo è abusivo, Padreterno nei guai

                                                                                           

    Ha destato notevole scalpore la notizia, rimbalzata improvvisamente nei telegiornali, sui giornali on line e sui principali network, della iscrizione del Padreterno nel registro degli indagati per disastro ambientale. Il tam tam sul web è proseguito per tutta la notte portando l’annuncio in ogni angolo della terra. Da quello che si è potuto sapere pare che diverse  procure abbiano aperto fascicoli intestati a Dominiddio a seguito dell’esposto di alcuni palazzinari che accusano il Creatore di abusivismo edilizio e di altri gravi reati.  Nessuna indiscrezione trapela dai palazzi di giustizia, ma secondo voci che circolano con sempre maggiore insistenza, a carico dell’illustre indagato si ipotizzano una serie di reati uno più grave dell’ altro, per cui le indagini si preannunciano lunghe e complesse. Stante la statura e la popolarità del proprietario del paradiso gli inquirenti, ovviamente, procedono con estrema cautela e con le bocche cucite, ma circola la voce che la magistratura avrebbe già acquisito i testi della Bibbia e della Genesi di Guccini ,che all’occorrenza potrebbero essere utilizzati come fonti di prova, e messo sotto sequestro il creato.
     Tutto sarebbe nato dai disastri provocati dalle recenti piogge che avrebbero rappresentato la classica goccia che fa traboccare il vaso spingendo proprietari di case costruite nei greti di fiumi e torrenti, palazzinari, sindaci, assessori, tecnici e ordini professionali a rivolgersi alla magistratura.
     L’accusa principale rivolta al Padreterno è quella di avere costruito il mondo completamente abusivo, senza regolare progetto, senza relazione geotecnica e geomorfologica , senza prima acquisire i necessari pareri del genio civile e degli assessorati all’ambiente, quest'ultimi notoriamente molto rigorosi nel controllo e nella salvaguardia del territorio, dei palazzinari e, soprattutto, senza la necessaria concessione edilizia, insomma calpestando o ignorando del tutto le leggi vigenti. Agendo in tal modo e senza alcun controllo avrebbe creato numerose situazioni di pericolo, a cominciare dai mari, collocati incredibilmente tra i continenti, che provocano gravissimi danni per le mareggiate che devastano ristoranti, pizzerie, hotel a cinque stelle, ecomostri vari, stabilimenti balneari, ville di poveri miliardari costruite a due metri dalla battigia. Inoltre avrebbe riempito questi grandi serbatoi abusivi di acqua che, evaporando, provocherebbe un fastidioso e pericoloso fenomeno conosciuto con il nome di pioggia che devasta il territorio e costringe la povera gente a munirsi di ombrelli e di impermeabili. Che dire poi della creazione delle montagne,  enormi e altissimi ecomostri di roccia e terra sui quali si deposita la neve, altra creazione abusiva, che provoca valanghe e vittime incolpevoli investite mentre sono tranquillamente intente a sciare fuori pista.

   

    Ma l’elenco delle colpe non finisce qui. Il Creatore, infatti, avrebbe costruito anche le colline abusive che mettono in pericolo le case che esemplari cittadini hanno costruito sui loro pendii, spesso col beneplacito degli amministratori e i pareri favorevoli dei tecnici. Questi instabili manufatti, opera del Padreterno, infatti,  spesso franano a valle seppellendo le abitazioni e provocando quasi sempre vittime.  Che dire poi dei fiumi, enormi corsi d’acqua nei cui letti non si può nemmeno costruire perché hanno la pessima abitudine di straripare dai loro alvei sempre più ristretti da miliardi e miliardi di metri cubi di cemento, distruggendo case ville, capannoni e altri manufatti abusivi costruiti con tanti sacrifici da tanti bravi cittadini di questo pianeta sballato. Insomma, un vero e proprio disastro, quello creato dal Padreterno, al quale i poveri uomini cercano disperatamente in qualche modo di porre rimedio da qualche milione di anni spianando colline, deviando il corso dei fiumi, disboscando e bruciando milioni di ettari  di foresta tropicale, costruendo grattacieli, autostrade, ferrovie, resort, quartieri residenziali, casermoni, mega parcheggi, seppellendo nel terreno rifiuti tossici, avvelenando le acque e riempiendo di cemento un insulso pianeta fatto di aria pulita, mari, fiumi, terra, alberi e maledetti cespugli pieni di spine che ti bucano dappertutto.
    Nei prossimi giorni, probabilmente, la polizia giudiziaria busserà alle porte del paradiso per farsi consegnare da San Pietro eventuali altri documenti sulla creazione dai quali all’occorrenza si potranno ricavare ulteriori indizi. Noi continueremo a seguire la vicenda per potervi informare dettagliatamente sugli ulteriori sviluppi.

                                           Peppino Marino