Ilario (Mario)
Cavallaro
Il mio amico Gianni Cavallaro
ci ha inviato questa interessante poesia, scritta dal padre, che tratta un
tema di grande attualità e che pubblico molto volentieri, complimentandomi con
l'autore.
Sono
un bambino sono un tuo dono
Ieri non c’ero ed oggi ci sono
Oggi ci sono perché tu mi hai voluto
Tu mi hai chiamato ed io sono venuto
A questo mondo tu mi hai portato
A questo mondo tutto inquinato
Se mi vuoi bene fammi campare
Perciò ti prego non inquinare
Anche nel bosco tu ci sei stato
Ed anche quello tu hai inquinato
E la verdura è fatta nera con tutto quel fumo della ciminiera
Prendi la frutta e l’insalata ma poi la lavi con l’acqua inquinata
Anche le strade sono coperte con l’immondezza che tu ci metti
I governanti qualcosa potrebbero fare
Se non stessero sempre a litigare
Almeno tu qualcosa per me puoi fare
Cerca sempre di non inquinare.
Ilario (Mario)
Cavallaro
Io
ho fatto la gavetta
mi prefissai una vetta.
Cammina, cammina, cammina
ho raggiunto la vetta.
Dopo di quella c'e' un'altra piu' alta
la guardo, la miro e mi metto in cammino.
Cammino cammino raggiungo la vetta piu' alta
ma dopo di quella c'e' ne un'altra piu' alta
...e poi un'altra ...e poi un'altra...
c'e' sempre una vetta piu' alta.
Mi guardo allo specchio
mi vedo gia' vecchio
la vetta piu' alta
raggiungila tu.
Ilario Cavallaro
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