Cittadino europeo, cittadino del mondo
di
   Giuseppe Marino

 

 

   

                    Personaggi

del passato                                   del presente

 

Omero                                           ragazzo inglese

Shakespeare                              ragazzo tedesco

Dante                                            ragazzo italiano

Galileo                                          ragazzo spagnolo

Beethoven                                  ragazzo francese

Cervantes                                   ragazzo belga                                    

Montesquieu                              ragazzo polacco

San Francesco d’Assisi           ragazzo portoghese

Shakespeare  

Marie Curie

 

 

 

                                                             Scena 1^

            In sottofondo il midi dell’inno alla gioia

Entrano otto  ragazzi che si dispongono in basso sulla scena, si prendono per mano  e cantano "Imagine" di Jhon    Lennon

 

Dieci ragazzi entrano uno per volta, si affacciano al proscenio e si presentano

Ragazzo italiano                Ciao a tutti. Io sono un ragazzo italiano, ma mi sento soprattutto un ragazzo europeo

 

Ragazzo inglese                 I am English boy, but am also an European citizen

 

Ragazzo tedesco                Ich bib ein duetuchland Junge, aber ich bin auch ein europaischer Burger

 

Ragazzo spagnolo             Soy un muchacho espanol, pero son tambien un ciudadano europeo

 

Ragazzo portoghese          Eu sou um menino portuguese, mas sao tambem um cidadao europeu

 

Ragazzo francese              Je suis un garcon francais, mai je suis egalement un citoyen européen

Ragazzo polacco

 

Ragazzo belga                    Je suis une fille belge mais Bruxelles Bruxelles est la capitale de l'Europe

 

 

Ragazzo italiano                Ragazzi, è davvero bello ritrovarci qui tutti insieme giovani di tutte le nazioni con lingue e culture, storie e abitudini diverse e sentirci  cittadini della stessa patria, l’Europa di tutti noi. E’ davvero bello, amici, io sento una grande gioia.

 

Ragazzo francese              Oui,  mon ami , ausssì moi, je suis tres heureuse

 

Ragazzo inglese                 Jes,  it’s life bello vivere in pace, partecipare tutti insieme alla costruzione di una grande progetto, di una patria comune per tutti i popoli dell’Europa nella quale sono garantiti i diritti, la libertà, la dignità delle persone.

 

Ragazzo spagnolo            e questo grande sogno si realizzerà anche grazie a noi, giovani che amiamo la pace, la musica, ci piace viaggiare e conoscere le altre culture, le altre civiltà

 

Ragazzo tedesco                Ja,  quanto essere stati stupiti uomini che si sono sempre fatti cuerra; quanto essere pello fifere in pace. Ja, io ora sentire crante gioia!

 

Ragazzo polacco                Si, anch’io provo una grande gioia, non tutti sentiamo proviamo una una grande gioia.

Ragazzo italiano                 E come quella che ha provato Jenner quando ha scoperto il vaccino contro il vaiolo, Pasteur quando ha vinto la rabbia, Marconi quando ha inventato la radio, la gioia di tanti benefattori europei che hanno dato così tanto al mondo.

 

Ragazzo portoghese          Si, la stessa gioia che provava Shiller quando ha scritto l’”Inno alla gioia”, la stessa gioia che avrà provato Beethoven quando lo ha musicato.

Ragazzo belga                    E quella che avranno provato i padri fondatori quando lo hanno scelto come inno europeo

 

 

In sottofondo si odono le prime note dell’inno alla gioia.

 

 

Ragazzo italiano                 Si, è vero, amici, perché non lo cantiamo tutti insieme il nostro inno, il nostro bellisismo inno?

 

Ragazzo tedesco                ja, ja

 

Ragazzo francese              oui, d’accord

 

Tutti                                       si, jes …….

 

I ragazzi si prendono per mano e cantano l’inno alla gioia.

 Alla fine si siedono in cerchio e continuano a confabulare, ridere e scherzare.

 

 

                                                                       Scena 2^

 

Dallla sinistra entrano Beethoven e Shakespeare

 

 

Shakespeare                       Ludwing,  hai sentito i ragazzi? Cantavano tutti insieme l’Inno alla gioia, il tuo inno, è una cosa bellisisma.

 

 

Beethoven                           Ja,  cuesta cosa esere molto pella! Tuti ragazzi e ragazze di Uropa oggi sentirsi tuti frateli, tutti appartenenti unico popolo.

 

 

Shakespeare                       Jes, ci sono voluti molti secoli, ma finalmente ci siamo riusciti; possiamo essere orgogliosi del nostro lavoro.

 

Beethoven                           Si, e tutto questo anche grazie alle nostre opere, grazie alla cultura che abbiamo prodotto: la mia musica, i tuoi drammi …..

 

 

 

                                                                        Scena 3^

 

Entrano da destra Dante e Omero

 

Dante                                    (sorridendo) Ehi, vi starete mica dimenticando di noi?

 

Shakespeare                       No, certo che non ci dimentichiamo di voi, di voi che siete stati i nostri grandi maestri. Mi inchino al Vate della Grecia e al Sommo poeta italico.

 

Dante                                    Sono io che mi inchino a te, mio carop ser William; debbo riconoscere che hai prodotto delle opere eccellenti e non era facile con la tua lingua una lingua che, lo dico senza offesa, non è che sia molto ricca e si presti a far poesia come la mia. Per me forse è stato più facile, la mia lingua è più ricca, più duttile.

 

Shakespeare                       (Sorridendo) Mio caro Dante, una sessantina di anni fa una battuta come la tua avrebbe potuto anche scatenare una guerra tra i nostri due popoli perché qualcuno si sarebbe sentito terribilmente offeso, ma oggi, per fortuna, non è così; oggi non solo tra uomini di cultura, ma anche tra semplici cittadini europei c’è maggiore comprensione, più tolleranza,  amicizia fraterna….

 

 

Scena 4^

 

Cervantes                             (entrando sorridente) Si, a patto che non si stia disputando una partita di calcio, caro ser William, quando si gioca a calcio i vostri hoolligans sono davvero tremendi e allora addio tolleranza!

 

Shakespeare                       E’ vero, mio caro Cervantes, però non è che i tifosi del Real Madrid siano meno violenti e neppure i tifosi Fiorentini a giudicare da quello che combinano quando la loro squadra va in trasferta.

 

 

Cervantes                             Si, ma vuoi mettere con quello che combinano quelli del Liverpool o quelli del Manchester? Il fatto è che i vostri supporter bevono troppa birra e poi non la reggono e in più riempiono le strade di lattine

 

 

Shakespeare                       E i vostri  tracannano troppa sangria e diventano intrattabilii e poi voi ancora fate quelle maledette corride e massacrate quei poveri tori e poi, alla festa di San Firmino  finisce sempre in tragedia; siete dei violenti!

 

 

Cervantes                             Violenti noi, ma fammi il piacere!!!!

 

Scena 5^

 

 

Omero                                   Pace, pace, pace! Smettetela di litigare per queste sciocchezze! Basta con le guerre, anche quelle a parole! Bastano già quelle che abbiamo avuto in passato e io ne so qualcosa! La morte di Ettore, di Patroclo, il dolore di Priamo e di Achille, di Andromaca, la distruzione di Troia non vi hanno insegnato niente?

 

Shakespeare                       Si, ma se mi toccano il Manchester……..

 

 

Cervantes                             Si, ma se mi toccano il Real Madrid ………..

 

 

                                                             Scena 6^

 

Omero                                   Accidenti al calcio!  L’unica pazzia che ancora riesce ad avvelenare i rapporti tra i nostri giovani: Mi pare di essere ancora ai tempi dell’Iliade! Ma si può litigare per una partita di pallone? Ma non vedete che perfino tra cani e gatti, addirittura tra gatti e topi è scoppiata la pace?

 

Dante                                    E’ vero,  anche se i Guelfi e i Ghibellini non mancano nemmeno ora, però quanta strada abbiamo fatto! E tutto questo, possiamo dirlo con orgoglio, lo abbiamo costruito tutti insieme, i grandi del passato e i grandi del presente, gli uomini illustri e la povera gente, italiani, inglesi, spagnoli, francesi, greci …. Noi europei. Ma tutto ciò è stato possibile perché in un lontano passato c’è stato chi ha saputo gettare semi di pace e di concordia. Come San Francesco, ad esempio.

 

Omero                                   E’ vero, senza San Francesco oggi non esisterebbe la cultura della tolleranza. E’ stato lui per primo, molti secoli fa, lui cattolico, lui umile fraticello di Dio, a farsi amico del sultano, a pregare insieme ai musulmani, a rispetatrli e farsi rispettare. San Francesco sapeva parlare agli uccelli, sapeva parlare al lupo feroce, ma sapeva, soprattutto, parlare agli uomini, a tutti gli uomini del mondo, indipendantemente dalla loro pelle e dalla loro religione.

 

                                                              Scena 7^

 

 

Shakespeare                       Si e oggi bisogna recuoperare ancora quello spirito e cercare un dialogo con tutti.

 

 

Beethoven                           Noi europei queste cose le stiamo facendo, ma non sarà facile convincere tutti i popoli della terra a bandire gli egoismi, la sopraffazione, la violenza, la guerra. Bisogna che tutti i popoli si diano la mano, che si faccia un grande girotondo  ………..

 

 

Mentre Beethoven pronuncia quetse parole i ragazzi si alzano e forman o un cerchio tenendosi per mano. Poi cominciano a cantare.

 

 

Tutti i ragazzi cantano (Girotondo intorno al mondo). Finito il canto appare da destra San Francesco che avanza con le mani giunte. I ragazzi, quasi avvertendone la presenza, si inginoicchiano.

 

 

San Francesco                     (levando gli occhi al cielo) Ti ringrazio, Signore, per questo grande dono che ci hai voluto dare. Finalmente, dopo tanti secoli, i ragazzi dell’Europa si sentono tutti fratelli.  Oggi è davvero un giortno di pace e di letizia. Grazie, Signore, per avere esaudito le nostre preghire.

 

Galileo                                   (Entrando dalla parte opposta) Sia loda anche a te, fratello Francesco, che hai saputo predicare sempre l’amore, il rispetto, la tolleranza. Tu hai parlato sempre di umiltà, di povertà, di solidarietà e questi semi, dopo secoli, hanno dato finalmente buoni frutti.

                                            Oggi, non solo si ripetta l’uomo in virtù delle leggi, dei principi, del diritto naturale, come è giusto che sia, ma ci si sente  più uniti, più solidali, accomunati in un unico destino. Ma quanti sacrifici, quante lotte, quanto dolore, quante persecuzioni abbiamo dovuto sopportare! Io ne so qualcosa.

 

San Francesco                     Si, abbiamo commesso troppi errori, abbiamo fatto piangere tanta gente, ma ora tutto è cambiato, anche se rimane molto da fare. Sento atanta tristeaa quando vedo che cristiani e musulmani ancora oggi si fanno la guerra. E pensare che ai miei tempi, quando ero in Palestina, ero riuscito a dialogare coi musulmani e ci rispettavamo reciprocamente.

 

Galileo                                   Si, ma oggi sembrano avere dimenticato il tuo insegnamento, ma non tutti però, molti sono gli uomini che lavorano per la tolleranza, la comprensione e il rispetto  tra uomini di tutte le razze e di tutte le religioni e tra tutti, gli europei, i nostri connzionali.

 

San Francesco                     Si, oggi stiamo facendo dell’Europa un grande paese unito, pacifico, tollerante, ma dobbiamo lavorare perché tutto il mondo lo sia.

 

Galileo                                   Hai ragione, fratello Francesco, ma per far questo devono affermarsi le tue idee, i tuoi principi, ma anche quelli di altri grandi uomini, ad esempio quelli del nostro connazionale Montesquieu.

 

 

Montesquieu                        (Entrando) Oui è vrai, però, accidenti, bisogna sempre stare attenti, il y a toujours qualcuno che i miei principi tenta di metterseli sotto i piedi,  soprattutto quello della divisione dei poteri e dell’uguaglianza tra tutti gli uomini. Ci sono sempre dei governanti che provano a sotomettere un potere ad un altro, politici che vogliono mettere sotto controllo i giudici, giudic che vogliono sottomettere i politici, potenti che vogliono far tacere il dissenso invece, perché tutto sia in equilibrio e la libertà dei cittadini tutelata i poteri dello Stato devono sempre rimanere divisi, non essere concentrati in una sola persona; solo così tutti gli uomini sono uguali e liberi, anche se, lascaitamelo dire certi vostri calciatori meriterebbero di essere arrestati dopo quello che hanno fatto ai mondiali.

 

Galileo                                   Oh bella, parlate proprio voi francesi che siete abituati a prendere a testate gli avevrsari? Quello meritava l’ergastolo!

 

Montesquieu                        Mais non! Sont votres calciatori quil sont tres cattiv. Vive la France, vive les Coques!

 

Galileo                                   Viva l’Italia, viva gli azzurri, abbasso….

 

 

San Francesco                     Ehiiiiiiiiiiiii! Ma non si parlava di tolleranza, di rispetto reciproco, non si diceva di appartenere tutti alla stessa nazione? …… Beh, però il goal di ……. Mi ha fatto afre un salto di gioia…. Forza azzurri., facciamogli vedere di che pasta siamo fatti noi Ita… Accidenti al calcio …. Che ci fa infrvorare in questo modo e dimenticare che siamo europei.

 

 

Shakespeare                        Si, siamo europei, viva la nostra cultura, viva la nostra storia, viva i nostri poeti, i nostri scienziati, i nostri scrittori, i nostri filosofi, i nostri santi, viva tutti gli uomini di buona volontà dell’Europa, viva tutti i cittadini europei.

 

Dante                                     Viva tutti quelli che hanno creduto nell’Europa e che ci credono

 

Omero                                    E che ci crederanno e ci chiederanno di entrarne a far parte

 

Beethoven                            Di qualsiasi nazione essi siano

 

Cervantes                              Qualunque lingua parlino

 

Marie Curie                           Che vengano dall’ovest o dall’est come i miei connazionali polacchi

 

San Francesco                     Senza nessuna distinzione di razza o di religione, nella pace, nella concordia e nella fratellanza.

 

Tutti insieme                         Viva la grande Europa dei popoli!  

 

 

                                                 Scena 8^

 

 

I ragazzi si alzano

 

Ragazzi italiano                   Ehi, ragazzi, che cosa strana! Forse ho sognato; mi è sembrato di sentire delle grida provenire da laggiù, da lontano,  dele grida di gioia, di evviva; un coro di voci che osannavano la nostra Europa

 

 

Ragazzo tedesco                 ja, anch’io afere sentito crida “Viva Oropa!”

 

Ragazzo francese               Mais oui, il avait vraiment quelquen qui a criè aussi!

 

 

Ragazzo inglese                  jes . (l’ho sentito anch’io; un coro possente che gridava viva l’Europa, come un tuono, lontano, lontano)

 

Ragazzo italiano                  Si, hai ragione, una specie di tuono lontanto, lontano. Sarò lo spirito dei nostri antenati, degli europei che hanno fatto grande il nostro cointinente, la nostra patria.  Chissàcome saranno felici ora vedendoci uniti e concordi.

 

Ragazzo spagnolo              Ai, ne abbiamo fatto di strada! Ma ancora c’è tanto da fare.

 

Ragazzo portoghese           Dobbiamo ancora approvare definitivamente la nostra cosituzione

 

Ragazzo belga                     Formare un governo europeo

 

Ragazzo polacco                 Avere una politica estera comune

 

Ragazzo inglese                  parlare al mondo con una sola voce

 

Ragazzo tedesco                 Essere più solidali, più accoglienti

 

Ragazzo italiano                  Si, avete ragione tutti, dobbiamo ratificare la nostra costituzione, formare un governo europeo, avere una politica estera comune, parlare al mondo con una sola voce, essere più solidali, più accogleinti, ma abbimo i mezzi, la determinazione, la cultura per far tutto ciò e sono sicuro che ci riusciremo.

 

 

Tutti                                        Si, ci riusciremo, ci riusciremo. Viva l’Europa, via i cittadini europei, via i cittadini del mondo.

 

I ragazzi si dispongono in fondo alla scena e cantano  “We are The word”

 

 

 

 

 

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