Cittadino
europeo, cittadino del mondo |
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Personaggidel passato
del presente Omero
ragazzo inglese Shakespeare
ragazzo tedesco Dante
ragazzo italiano Galileo
ragazzo spagnolo Beethoven
ragazzo francese Cervantes
ragazzo belga Montesquieu
ragazzo polacco San Francesco d’Assisi Shakespeare Marie Curie Scena 1^
Dieci
ragazzi entrano uno per volta, si affacciano al proscenio e si
presentano Ragazzo
inglese
I am English boy, but am also an European citizen Ragazzo tedesco
Ich bib ein duetuchland Junge, aber ich bin auch ein europaischer
Burger Ragazzo spagnolo
Soy un muchacho espanol, pero son tambien un ciudadano europeo Ragazzo portoghese
Eu sou um menino portuguese, mas sao tambem um cidadao europeu Ragazzo francese
Je suis un garcon francais, mai je suis egalement un citoyen
européen Ragazzo polacco Ragazzo belga Je suis une fille belge mais Bruxelles Bruxelles est la capitale de l'Europe Ragazzo italiano
Ragazzi, è davvero bello ritrovarci qui tutti insieme giovani di
tutte le nazioni con lingue e culture, storie e abitudini diverse e
sentirci cittadini della
stessa patria, l’Europa di tutti noi. E’ davvero bello, amici, io
sento una grande gioia. Ragazzo francese
Oui, mon ami , ausssì
moi, je suis tres heureuse Ragazzo inglese
Jes, it’s life
bello vivere in pace, partecipare tutti insieme alla costruzione di una
grande progetto, di una patria comune per tutti i popoli dell’Europa
nella quale sono garantiti i diritti, la libertà, la dignità delle
persone. Ragazzo spagnolo
e questo grande sogno si realizzerà anche grazie a noi, giovani
che amiamo la pace, la musica, ci piace viaggiare e conoscere le altre
culture, le altre civiltà Ragazzo tedesco
Ja, quanto essere
stati stupiti uomini che si sono sempre fatti cuerra; quanto essere
pello fifere in pace. Ja, io ora sentire crante gioia! Ragazzo polacco
Si, anch’io provo una grande gioia, non tutti sentiamo proviamo
una una grande gioia. Ragazzo italiano
E come quella che ha provato Jenner quando ha scoperto il vaccino
contro il vaiolo, Pasteur quando ha vinto la rabbia, Marconi quando ha
inventato la radio, la gioia di tanti benefattori europei che hanno dato
così tanto al mondo. Ragazzo portoghese
Si, la stessa gioia che provava Shiller quando ha scritto
l’”Inno alla gioia”, la stessa gioia che avrà provato Beethoven
quando lo ha musicato. Ragazzo belga
E quella che avranno provato i padri fondatori quando lo hanno
scelto come inno europeo In sottofondo si odono le prime
note dell’inno alla gioia. Ragazzo italiano
Si, è vero, amici, perché non lo cantiamo tutti insieme il
nostro inno, il nostro bellisismo inno? Ragazzo tedesco
ja, ja Ragazzo francese
oui, d’accord Tutti
si, jes ……. I ragazzi si prendono per mano e
cantano l’inno alla gioia. Alla
fine si siedono in cerchio e continuano a confabulare, ridere e
scherzare. Scena 2^Dallla sinistra entrano Beethoven
e Shakespeare Shakespeare
Ludwing, hai sentito
i ragazzi? Cantavano tutti insieme l’Inno alla gioia, il tuo inno, è
una cosa bellisisma. Beethoven
Ja, cuesta cosa esere
molto pella! Tuti ragazzi e ragazze di Uropa oggi sentirsi tuti frateli,
tutti appartenenti unico popolo. Shakespeare
Jes, ci sono voluti molti secoli, ma finalmente ci siamo
riusciti; possiamo essere orgogliosi del nostro lavoro. Beethoven
Si, e tutto questo anche grazie alle nostre opere, grazie alla
cultura che abbiamo prodotto: la mia musica, i tuoi drammi ….. Scena 3^Entrano da destra Dante e Omero Dante
(sorridendo) Ehi, vi starete mica dimenticando di noi? Shakespeare
No, certo che non ci dimentichiamo di voi, di voi che siete stati
i nostri grandi maestri. Mi inchino al Vate della Grecia e al Sommo
poeta italico. Dante
Sono io che mi inchino a te, mio carop ser William; debbo
riconoscere che hai prodotto delle opere eccellenti e non era facile con
la tua lingua una lingua che, lo dico senza offesa, non è che sia molto
ricca e si presti a far poesia come la mia. Per me forse è stato più
facile, la mia lingua è più ricca, più duttile. Shakespeare
(Sorridendo) Mio caro Dante, una sessantina di anni fa una
battuta come la tua avrebbe potuto anche scatenare una guerra tra i
nostri due popoli perché qualcuno si sarebbe sentito terribilmente
offeso, ma oggi, per fortuna, non è così; oggi non solo tra uomini di
cultura, ma anche tra semplici cittadini europei c’è maggiore
comprensione, più tolleranza, amicizia
fraterna…. Scena 4^Cervantes
(entrando sorridente) Si, a patto che non si stia disputando una
partita di calcio, caro ser William, quando si gioca a calcio i vostri
hoolligans sono davvero tremendi e allora addio tolleranza! Shakespeare
E’ vero, mio caro Cervantes, però non è che i tifosi del Real
Madrid siano meno violenti e neppure i tifosi Fiorentini a giudicare da
quello che combinano quando la loro squadra va in trasferta. Cervantes
Si, ma vuoi mettere con quello che combinano quelli del Liverpool
o quelli del Manchester? Il fatto è che i vostri supporter bevono
troppa birra e poi non la reggono e in più riempiono le strade di
lattine Shakespeare
E i vostri tracannano
troppa sangria e diventano intrattabilii e poi voi ancora fate quelle
maledette corride e massacrate quei poveri tori e poi, alla festa di San
Firmino finisce sempre in
tragedia; siete dei violenti! Cervantes
Violenti noi, ma fammi il piacere!!!! Scena 5^Omero
Pace, pace, pace! Smettetela di litigare per queste sciocchezze!
Basta con le guerre, anche quelle a parole! Bastano già quelle che
abbiamo avuto in passato e io ne so qualcosa! La morte di Ettore, di
Patroclo, il dolore di Priamo e di Achille, di Andromaca, la distruzione
di Troia non vi hanno insegnato niente? Shakespeare
Si, ma se mi toccano il Manchester…….. Cervantes
Si, ma se mi toccano il Real Madrid ……….. Scena 6^Omero
Accidenti al calcio! L’unica
pazzia che ancora riesce ad avvelenare i rapporti tra i nostri giovani:
Mi pare di essere ancora ai tempi dell’Iliade! Ma si può litigare per
una partita di pallone? Ma non vedete che perfino tra cani e gatti,
addirittura tra gatti e topi è scoppiata la pace? Dante
E’ vero, anche se i
Guelfi e i Ghibellini non mancano nemmeno ora, però quanta strada
abbiamo fatto! E tutto questo, possiamo dirlo con orgoglio, lo abbiamo
costruito tutti insieme, i grandi del passato e i grandi del presente,
gli uomini illustri e la povera gente, italiani, inglesi, spagnoli,
francesi, greci …. Noi europei. Ma tutto ciò è stato possibile perché
in un lontano passato c’è stato chi ha saputo gettare semi di pace e
di concordia. Come San Francesco, ad esempio. Omero
E’ vero, senza San Francesco oggi non esisterebbe la cultura
della tolleranza. E’ stato lui per primo, molti secoli fa, lui
cattolico, lui umile fraticello di Dio, a farsi amico del sultano, a
pregare insieme ai musulmani, a rispetatrli e farsi rispettare. San
Francesco sapeva parlare agli uccelli, sapeva parlare al lupo feroce, ma
sapeva, soprattutto, parlare agli uomini, a tutti gli uomini del mondo,
indipendantemente dalla loro pelle e dalla loro religione. Scena 7^Shakespeare
Si e oggi bisogna recuoperare ancora quello spirito e cercare un
dialogo con tutti. Beethoven
Noi europei queste cose le stiamo facendo, ma non sarà facile
convincere tutti i popoli della terra a bandire gli egoismi, la
sopraffazione, la violenza, la guerra. Bisogna che tutti i popoli si
diano la mano, che si faccia un grande girotondo
……….. Mentre
Beethoven pronuncia quetse parole i ragazzi si alzano e forman o un
cerchio tenendosi per mano. Poi cominciano a cantare. Tutti
i ragazzi cantano (Girotondo intorno al mondo). Finito il canto appare
da destra San Francesco che avanza con le mani giunte. I ragazzi, quasi
avvertendone la presenza, si inginoicchiano. San
Francesco
(levando gli occhi al cielo) Ti ringrazio, Signore, per questo
grande dono che ci hai voluto dare. Finalmente, dopo tanti secoli, i
ragazzi dell’Europa si sentono tutti fratelli.
Oggi è davvero un giortno di pace e di letizia. Grazie, Signore,
per avere esaudito le nostre preghire. Galileo
(Entrando dalla parte opposta) Sia loda anche a te, fratello
Francesco, che hai saputo predicare sempre l’amore, il rispetto, la
tolleranza. Tu hai parlato sempre di umiltà, di povertà, di solidarietà
e questi semi, dopo secoli, hanno dato finalmente buoni frutti.
Oggi, non solo si ripetta
l’uomo in virtù delle leggi, dei principi, del diritto naturale, come
è giusto che sia, ma ci si sente più
uniti, più solidali, accomunati in un unico destino. Ma quanti
sacrifici, quante lotte, quanto dolore, quante persecuzioni abbiamo
dovuto sopportare! Io ne so qualcosa. San
Francesco
Si, abbiamo commesso troppi errori, abbiamo fatto piangere tanta
gente, ma ora tutto è cambiato, anche se rimane molto da fare. Sento
atanta tristeaa quando vedo che cristiani e musulmani ancora oggi si
fanno la guerra. E pensare che ai miei tempi, quando ero in Palestina,
ero riuscito a dialogare coi musulmani e ci rispettavamo reciprocamente.
Galileo
Si, ma oggi sembrano avere dimenticato il tuo insegnamento, ma
non tutti però, molti sono gli uomini che lavorano per la tolleranza,
la comprensione e il rispetto tra
uomini di tutte le razze e di tutte le religioni e tra tutti, gli
europei, i nostri connzionali. San
Francesco
Si, oggi stiamo facendo dell’Europa un grande paese unito,
pacifico, tollerante, ma dobbiamo lavorare perché tutto il mondo lo
sia. Galileo
Hai ragione, fratello Francesco, ma per far questo devono
affermarsi le tue idee, i tuoi principi, ma anche quelli di altri grandi
uomini, ad esempio quelli del nostro connazionale Montesquieu. Montesquieu
(Entrando) Oui è vrai, però, accidenti, bisogna sempre stare
attenti, il y a toujours qualcuno che i miei principi tenta di
metterseli sotto i piedi, soprattutto
quello della divisione dei poteri e dell’uguaglianza tra tutti gli
uomini. Ci sono sempre dei governanti che provano a sotomettere un
potere ad un altro, politici che vogliono mettere sotto controllo i
giudici, giudic che vogliono sottomettere i politici, potenti che
vogliono far tacere il dissenso invece, perché tutto sia in equilibrio
e la libertà dei cittadini tutelata i poteri dello Stato devono sempre
rimanere divisi, non essere concentrati in una sola persona; solo così
tutti gli uomini sono uguali e liberi, anche se, lascaitamelo dire certi
vostri calciatori meriterebbero di essere arrestati dopo quello che
hanno fatto ai mondiali. Galileo
Oh bella, parlate proprio voi francesi che siete abituati a
prendere a testate gli avevrsari? Quello meritava l’ergastolo! Montesquieu
Mais non! Sont votres calciatori quil sont tres cattiv. Vive la
France, vive les Coques! Galileo
Viva l’Italia, viva gli azzurri, abbasso…. San
Francesco
Ehiiiiiiiiiiiii! Ma non si parlava di tolleranza, di rispetto
reciproco, non si diceva di appartenere tutti alla stessa nazione?
…… Beh, però il goal di ……. Mi ha fatto afre un salto di
gioia…. Forza azzurri., facciamogli vedere di che pasta siamo fatti
noi Ita… Accidenti al calcio …. Che ci fa infrvorare in questo modo
e dimenticare che siamo europei. Shakespeare
Si, siamo europei, viva la nostra cultura, viva la nostra storia,
viva i nostri poeti, i nostri scienziati, i nostri scrittori, i nostri
filosofi, i nostri santi, viva tutti gli uomini di buona volontà
dell’Europa, viva tutti i cittadini europei. Dante
Viva tutti quelli che hanno creduto nell’Europa e che ci
credono Omero
E che ci crederanno e ci chiederanno di entrarne a far parte Beethoven
Di qualsiasi nazione essi siano Cervantes
Qualunque lingua parlino Marie
Curie
Che vengano dall’ovest o dall’est come i miei connazionali
polacchi San
Francesco
Senza nessuna distinzione di razza o di religione, nella pace,
nella concordia e nella fratellanza. Tutti
insieme
Viva la grande Europa dei popoli!
Scena 8^ I
ragazzi si alzano Ragazzi
italiano
Ehi, ragazzi, che cosa strana! Forse ho sognato; mi è sembrato
di sentire delle grida provenire da laggiù, da lontano,
dele grida di gioia, di evviva; un coro di voci che osannavano la
nostra Europa Ragazzo
tedesco
ja, anch’io afere sentito crida “Viva Oropa!” Ragazzo
francese
Mais oui, il avait vraiment quelquen qui a criè aussi! Ragazzo
inglese
jes . (l’ho sentito anch’io; un coro possente che gridava
viva l’Europa, come un tuono, lontano, lontano) Ragazzo
italiano
Si, hai ragione, una specie di tuono lontanto, lontano. Sarò lo
spirito dei nostri antenati, degli europei che hanno fatto grande il
nostro cointinente, la nostra patria.
Chissàcome saranno felici ora vedendoci uniti e concordi. Ragazzo
spagnolo
Ai, ne abbiamo fatto di strada! Ma ancora c’è tanto da fare. Ragazzo
portoghese
Dobbiamo ancora approvare definitivamente la nostra cosituzione Ragazzo
belga
Formare un governo europeo Ragazzo
polacco
Avere una politica estera comune Ragazzo
inglese
parlare al mondo con una sola voce Ragazzo
tedesco
Essere più solidali, più accoglienti Ragazzo
italiano
Si, avete ragione tutti, dobbiamo ratificare la nostra
costituzione, formare un governo europeo, avere una politica estera
comune, parlare al mondo con una sola voce, essere più solidali, più
accogleinti, ma abbimo i mezzi, la determinazione, la cultura per far
tutto ciò e sono sicuro che ci riusciremo. Tutti
Si, ci riusciremo, ci riusciremo. Viva l’Europa, via i
cittadini europei, via i cittadini del mondo. I ragazzi si dispongono in fondo alla scena e cantano “We are The word”
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