Convegno dei Democratici di sinistra
Centro sociale di Caccuri 10 giugno 2003

                                                                  

Caccuri potrà avere ancora un futuro?  E se si, quale dovranno essere le linee di sviluppo socio – economico del nostro paese è la domanda che i Democratici di sinistra della cittadina si pongono e che vogliono porre a imprenditori, cittadini, forze politiche, operatori culturali, amministratori locali, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi? Alcune prime, parziali risposte sono venute da un convegno svoltosi domenica scorsa nel Centro sociale. A discutere dell’argomento, fra gli altri, c’erano il presidente provinciale del CONI Romeo Fauci, imprenditore e proprietario del castello di Caccuri, il presidente dell’associazione culturale Zeus, Peppino Sganga, l’assessore della Comunità montana Giovanni De Rose e il sindaco Sandro Falbo e i dirigenti della locale Unità di base dei DS.

 

 Nell’introduzione ai lavori, sia la moderatrice Marianna De Franco che Ilario Piccolo del direttivo del partito,  hanno posto l’accento sul degrado che ha investito la cittadina da qualche anno e che ha prodotto la perdita di pezzi di popolazione e di importanti servizi come la medicina specialistica, la banca, il distributore di carburanti, il Circolo didattico, mentre altri funzionano (basti pensare all’erogazione dell’acqua potabile nel mese di agosto) ed hanno invitato la popolazione a superare la rassegnazione e a reagire ritrovando la voglia di lottare e l’orgoglio dei caccuresi.

Un esempio lo ha dato Peppino Sganga che, con il suo impegno,  ha creato  l’associazione culturale Zeus, ha ridato al paese, dopo quasi trent’anni,  una banda musicale che oggi si esibisce anche nelle grandi città dell’Italia centro meridionale e ha allestito spettacoli teatrali, favorito la pubblicazione di libri ed altre iniziative in campo culturale.  Romeo Fauci ha portato al convegno una ventata di ottimismo con il suo progetto, oramai in fase di ultimazione,  di recupero e di riutilizzazione a scopi turistici e culturali del castello medioevale che, dopo decenni di degrado, torna agli antichi splendori e che, a partire da ottobre, sarà inserito nel tour dei cinque castelli della provincia di Crotone e potrà ospitare i visitatori, su prenotazione, nelle accoglienti camere che si stanno attrezzando e che saranno dotate di ogni confort . L’operato di Fauci è la riprova che le affermazioni alcuni politici che attribuiscono i mali del paese alla mancanza di interventi da parte della regione e della provincia e alla carenza di finanziamenti pubblici non sono del tutto vere,  dal momento che l’intervento sul castello è stato finanziato in gran parte con i fondi della legge 488 sul turismo. Ciò dimostra che, forse, il mancato sviluppo della nostra zona  non è dovuto tanto alla mancanza di finanziamenti, ma all’assenza di progetti seri e credibili da parte degli enti locali e dei privati.

Dal convegno sono venute, soprattutto per merito di Ilario Piccolo, alcune interessanti proposte come quella della rivitalizzazione del centro storico attraverso  la riduzione di tasse e imposte per chi decide di avviare attività commerciali o artigianali nel vecchio borgo, l’incentivazione degli antichi mestieri, la rivalutazione del patrimonio culturale, gastronomico e storico della cittadina

                                                      Giuseppe Marino