Ischia di Castro

E' posto fra colline ricche di vigneti ed uliveti, a 384 m. s.l.m., a circa 40 km. da Viterbo. Ha eco­nomia prevalentemente agricola e pastorale. Nel suo territorio sono presentì numerose tracce di in­sediamenti preistorici e resti che testimoniano le sue origini etrusche. Subì la dominazione dei Ro­mani e dopo alterne vicende, alla fine del XIII sec., entrò a far parte dei possedimenti dei Farnese fino al 1649, anno della distruzione del Du­cato di Castro, quando divenne proprietà della S. Sede fino all'unità d'Italia. Di notevole interes­se artistico sono il Palazzo Ducale voluto dai Farnese su progetto del Sangallo, ed il Duomo dove si possono ammirare un fonte battesimale del XVI sec. e due amboni formati da plutei delI'VIII sec..

Al territorio di Ischia di Castro, cittadina che presenta anch'essa resti di monumenti di origine farnesiana (La Rocca), appartiene il sito di Castro, capitale dell'omonimo Granducato (o Ducato?), distrutto nel 1649 dall'esercito pontificio per volere di Innocenzo X Pamphili. Le rovine di quella città, sorta su un antico insediamento etrusco, anche se sepolte dalla vegetazione, costituiscono una meta imprescindibile per i visitatori, in quanto rappresentano idealmente il punto d'arrivo dell'intero itinerario. Consigliabile una visita anche all'interessante Museo archeologico-etrusco-medioevale, dal quale, durante il periodo Giugno - Settembre partono visite guidate alle rovine di Castro e ai Romitori rupestri.

 

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