CAPRAROLA |
Palazzo
Farnese.
L'edificio,
che sorge in asse con la strada principale del paese, venne eretto su disegno
del Vignola tra il 1559 e il 1575, sulle fondamenta di una rocca pentagonale
iniziata dal Sangallo. II palazzo è un tipico esempio della cultura
manieristica del tardo '500. Si compone di cinque piani detti rispettivamente:
dei "sotterranei", dei "prelati", "nobile", dei
"cavalieri" e degli "staffieri" e si sviluppa intorno ad un
cortile rotondo. Per una scalinata a due rampe convergenti,
si sale all'ingresso d'onore dove nell'androne troviamo affreschi sulle pareti,
raffiguranti i porti di Malta e Messina, stemmi della Famiglia Farnese e due
vedute di Caprarola di Federico Zuccari. A sinistra una scala elicoidale,
disegnata dal Vignola, sostenuta da trenta doppie colonne e decorata da
grottesche e paesaggi dipinti da Antonio Tempesta, conduce al piano nobile. Le
diverse stanze, ciascuna dedicata a qualche episodio della storia della
famiglia Farnese o a soggetti allegorici, sono decorate da opere dei fratelli
Zuccari, come:
-
La sala dei fatti d'Ercole. Sulla volta, ornata di stucchi, le fatiche di
Ercole e la leggenda della creazione del lago di Vico; alle pareti vedute dei
feudi farnesiani.
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La Cappella. A pianta circolare, con pavimento in marmo, ha dei pregevoli
affreschi a soggetto
biblico
sulla volta e sulle pareti.
-
Sala dei fasti farnesiani. E’ uno dei saloni più riccamente affrescati
del palazzo, nel quale vengono celebrate le lodi e le gesta del cardinale
Alessandro e dell'intero nobile casato.
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Sala del Concilio di Trento. I grandi affreschi illustrano il pontificato di
papa Paolo III, nonno del cardinale Alessandro, che indisse il Concilia di
Trento.
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Camera dell'Aurora. Presenta scene allegoriche sulla notte, con notevoli
effetti prospettici.
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Camera dei lanifici. Vi sono raffigurate scene di tessitura.
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Stanza della solitudine. Affrescato con personaggi storici in meditazione.
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Gabinetto dell' Ermatena. Sono raffigurati Ermes ed Atena e strumenti
artistici e scientifici.
Vi
sono altre sale affrescate da pittori di notevole interesse:
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Camera della penitenza. Affrescata da Jacopo Bertoja, con scene di
esaltazione della Croce e della vita eremitica.
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Camera dei giudizi. Opera di Jacopo Bertoja, presenta scene sul giudizio di
Salomone.
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Camera dei Sogni. Attribuita a Giovanni de' Vecchi, raffigura il sogno di
Giacobbe.
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Sala degli angeli. Attribuita a Giovanni de' Vecchi e Raffaellino da Reggio
presenta scene angeliche.
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Sala del Mappamondo. Affrescata da Giovanni Antonio da Vorese e Raffaellino
da Reggio è caratterizzata da carte geografiche dei quattro continenti allora
conosciuti, dipinte sulle pareti lunghe; sulla volta e dipinto il sistema
planetario con lo zodiaco; entro finte nicchie i ritratti dei più famosi
navigatori.
II
parco.
Si
estende, nella zona retrostante il palazzo, su una superficie di 18 ettari e
vi si accede dalla Sala dei Giudizi che immette nel giardino d'inverno. E’
ornato da terrazze e fontane e abbellito da una incantevole palazzina disegnata
dal Vignola.
Chiesa
di S. Teresa.
Costruita
nel XVI sec. ha sull'altare maggiore una Madonna di delicata fattura, attribuita
a Guido Reni. Sull'altare di destra, un S. Antonio forse del Veronese, e su
quello di sinistra, il Lanfranco ha rappresentato il miracolo del Soratte con S.
Silvestro e il drago.
Chiesa
della Consolazione.
Costruzione
della fine del cinquecento, presenta nel suo inferno pregevoli affreschi
dell'epoca. Al centro, sopra l'altare sorretto da tre angeli lignei, possiamo
ammirare l’immagine miracolosa della Madonna della Consolazione. Sull'unica
navata è sospeso un soffitto a cassettoni scolpito con scene sacre, unico nel
suo genere nelle chiese d'Italia.
Duomo.
Conserva nel suo interno, nell'altare a destra, una pregevole tavola del XV
sec.. Dietro l'altare maggiore una Madonna con Bambino e una tela seicentesca
con figure di Santi, opera di Francesco Cozza.