SLOVENIA - EurArt96 - PITTURA

I quadri esposti da Zvest Apollonio sono delle metafore autobiografiche dal carattere lirico poetico e svelano lo spirito eternamente curioso ed irrequieto dell' autore il suo volere e lo slancio creativo... Il pregio della pittura di Apollonio è senz' altro il colore con il quale costruisce e modella le forme: è il suo mistero e la sua santità che regola i rapporti, indica il cammino e dirige le energie. Amore e odio, gioia e disperazione, mondanità ed egoismo, contemplazione aggressività scompaiono nei colori intensi che affiorano e rivivono nel avvincolarsi di pennellate selvagge, veementi ed esplosive oppure nei tratti lenti e meditati, nei dialoghi dei contrasti tra valori freddi e caldi, nelle ampie superfici sinuose e nei minuziosi tratti energici. Con la linea, elemento subordinato al colore viene via via costruito il quadro, fino a farne una composizione dinamica ed armoniosa. La linea è per Apollonio la sovrastruttura capillare di ciò che viene raccontato ed espresso dal colore, si fa selettore delle fattezze più significative e personali. Le linee - diritte, semicircolari, a spirale ed intrecciate fino a creare segni caratteristici sono le scritture più intime dell' autore. Nella loro figuralitá rilassata e nella spiritosa sincerità rivelano l'umorismo del pittore, la sua ironia, il coraggio e la rabbia la bonarietà ed il cinismo, il suo io sognante e il suo spirito di rivolta.

Prefazione critica di Nives Marvin
* Rielaborazione dalla presentazione mostra - Casinò Portorose 1996


acrilico su tela, 100x120, "Attesa" - EurArt 96 presso Le carceri del Castello di Gorizia

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