Linea guida per una corretta alimentazione

 

 

Linea guida per una sana alimentazione

Attenzione al proprio peso

Più amido e più fibra

Poco sale

Alcol, se si, con moderazione

I dolci: come e quanti

Meno grassi e colesterolo.

Come grasso usare olio extravergine d’oliva

 

 

 

 

 

                                                  

 

 

I dolci e i grassi, se assunti in modo irregolare, eccessivo e frequente rallentano e rendono difficoltosa la digestione, favoriscono l’obesità, ed attivano processi di disfunzioni fisiologiche di varia natura.

Le fibre attivano la peristalsi intestinale e quindi la pulitura dell’intestino. Vanno limitate se una persona soffre di colite.

Attenzione all’introduzione di alcol. Un grammo di alcol libera 7 Kcal ossia 29,33 KJ. Un abuso di alcol a lungo andare può favorire alterazioni nel fegato (cirrosi epatica).

 

Una dieta errata o inadeguata provoca varie carenze, quali quelle vitaminiche, quelle proteiche, glucidiche e di sali minerali, alterando le normali funzioni fisiologiche.

L’individuo può apparire pallido (carenze di ferro, anemie, ecc.), può manifestare stanchezza (carenze glucidiche o proteiche), può evidenziare malattie di vario genere e, quindi, non essere in grado di affrontare qualsiasi situazione di stress o di iperattività. Una carenza di zuccheri e di triptofano non permettono all’organismo di produrre sufficiente quantità di una sostanza chiamata serotonina, la quale agisce sulle cellule e in particolare su quelle nervose inducendo appetito, serenità e buon umore.

 

CONSIGLI GENERALI PER UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA

                                                    

1)      Preferire i cibi di origine vegetale rispetto a quelli di origine animale.

 

   2)     Ridurre sensibilmente l’uso di grassi animali (burro, lardo strutto, grassi visibili della carne). Sostituire se è necessario con olio d’oliva o di semi.

 

   3)     Aumentare l’assunzione di pesce (almeno tre pasti settimanali)

 

4)      Limitare l’utilizzazione di formaggi specie se a pasta dura, stagionati o fermentati, a non più di due pasti settimanali. Se si consumano grandi quantità di latte, preferire quello parzialmente o totalmente scremato.

 

   5)     Ridurre il consumo di cibi con elevato contenuto di colesterolo (uova, cervello, fegato, rene, crostacei).

 

  6)      Limitare a cinque pasti settimanali il consumo di carne rossa o bianca, insaccati o derivati della carne.

 

  7)      Per compensare la riduzione del consumo di carne, aumentare il consumo di legumi ad elevato contenuto proteico (fagioli, ceci, piselli, fave, lenticchie).

 

  8)      Preparare in casa, per quanto possibile, i cibi: ciò consente un controllo dell’aggiunta di grassi e la scelta delle tecniche di cottura più adatte (alla griglia ed alla piastra per le carni, riducendo invece, sia per carni che per verdure, le procedure di frittura e di cottura arrosto).

 

9)      Se non si è soprappeso, non è necessario limitare l’assunzione di pane, pasta, farinacei e non è necessario abolire l’uso di zucchero, caffè o vino se questi prodotti sono consumati in dosi moderate.

 

10)          Va tenuto presente come questo decalogo di consigli non vada considerato una “dieta” da seguire per un certo periodo di tempo ma vada invece considerato una permanente modificazione delle nostre abitudini alimentari che garantirà nel tempo una vita più lunga e soprattutto più sana.

 

 

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