LA LEUCEMIA

La LEUCEMIA, causata da un eccessiva produzione di globuli bianchi, è una malattia tumorale che colpisce prevalentemente gli uomini. La sua insorgenza non è ancora del tutto chiara.

I calcoli statistici dicono che la mortalità per leucemia sia di 6 individui su 100.000. Nella razza bianca la leucemia ha una frequenza doppia rispetto alla negra e alla asiatica: ha frequenza molto elevata tra i 3 e i 5 anni; elevata dopo i 50 anni; raggiunge il massimo tra i 70 e i 75 anni. per quanto riguarda l’ ereditarietà, ci sono pareri molto discordi, e man­cano prove decisive a proposito di fattori ereditari. Le radiazioni ionizzanti so­no responsabili dì azione leucenogena ed i radiologhi sono soggetti al rischio di leucemia.

 

 La  leucemia può essere distinta in leucemica, se effettivamente si è in presenza di un esagerato aumento di LEUCOCITI, e in ALEUCEMICA, se si è in presenza di un aumento di CELLULE BIANCHE IMMATURE ed ATIPI­CHE.

 

La leucemia, a seconda della età, si chiama:

-       linfatica (nei giovani)

-       mieloide (in età media)

-       linfatica cronica e mieloide acuta (in età senile)

 

La leucemia linfatica è frequentissima tra gli ebrei; è invece inesistente tra giapponesi e cinesi.

Alcune persone, che per ragioni di lavoro, su­biscono l’azione del benzolo, incappano in leucemia mieloide.

Sintomi iniziali del male sono la diatesi emorragica, la porpora cutanea (pic­cole macchie rossastre); le emorragie alle gengive; le emorragie nasali, le emorragie in tutte le parti dell’organismo, lingua secca e screpolata, gengive insanguinate: vescichette emorragiche alle guan­ce; tonsille cianotiche atrofizzate e sanguinolente.

La cura è affidata agli ormoni (in particolare i cortisonici), alla chemioterapia, alla roentgenterapia e agli isotopi radioattivi.