Prima di iniziare a suonare,
focalizziamo la nostra attenzione su alcuni aspetti di carattere generale sulla
musica, sulle sue regole e sui suoi elementi.
Immaginiamo di progettare o costruire una casa, sia essa una modesta abitazione oppure la villa più pretenziosa. Pensiamo alle fondamenta, alle varie stanze, alle finiture finali. In ogni caso, i nostri muri saranno composti di mattoni, del tutto identici gli uni con gli altri.
Analogamente, anche la nostra musica è composta di varie ordinate “file di mattoni”, che tenderanno a ripetersi nel corso della canzone. Queste “cellule” prendono il nome di “Patterns”.
Ma
l’analogia con l’architettura non si ferma qui: così come la raffigurazione
della nostra casa prevedrà sempre tre dimensioni (larghezza, altezza e
profondità), anche la nostra musica deve tenere conto di tre diversi aspetti
fondamentali, pur notevolmente interdipendenti tra loro:
Melodia
Armonia
Ritmo.
La
melodia può essere definita come “un’emissione di note suonate (cantate)
una alla volta”. Immaginiamo il canto della voce umana, o il suono di un
flauto, di un violino, o anche della chitarra solista. Le frasi melodiche
trovano origine ed organizzazione nelle “scale”.
E’ assai difficile trovare composizioni musicali che si limitino alla sola melodia. Quasi sempre ad una linea melodica è affiancato un accompagnamento di note che “stanno bene insieme”, potremmo quasi dire che stanno in “armonia”. Queste note, quando sono suonate insieme, prendono il nome di “accordi”; le relative sequenze di accordi che continuano a ripetersi nel corso di un canzone si chiamano “giri armonici”, o “progressioni armoniche”.
Note
singole ed accordi significano ben poco se non sono ben ordinate nel tempo; il
modo in cui queste sono organizzate si chiama ritmo, che potremmo paragonare
alle fondamenta, o all’anima della nostra musica. Senza ritmo, il nostro
castello …crolla.
E’ importante, sin dall’inizio, imparare a riconoscere i “patterns”, siano essi “melody patterns”, “harmony patterns” o “rhythmical patterns”. Questo ci aiuterà nella lettura delle partiture, facilitando la memorizzazione delle varie parti. Inoltre il possesso di un vasto vocabolario di patterns sarà indispensabile per consentire un’interpretazione personale dei vari brani o per l’improvvisazione.