BANKO NOTA IN CONCERTO AL “TORTUGA'S PUB” 

Mercoledì 5 gennaio 2005, al “Tortuga's Pub” di Torri di Quartesolo, si sono esibiti i “Banko Nota”.

La formazione:

Savegnago Gianluigi: chitarra e voce

Costantini Alfonso: basso e voce

Ossato Gianni: tastiere e voce

Peloso Diego: batteria.

Genere praticato: Cover di musica leggera italiana.

 

Non è semplice per me descrivere lo spettacolo dei “Banko Nota”.  La mia personale conoscenza di Gigi ed Alfonso è così datata, e così numerose sono state le esperienze comuni (il basket, le prime strimpellate etc…) da farmi correre il rischio di perdere di vista uno dei  principali doveri del cronista, ovvero il distacco, l’imparzialità, sopraffatto da ricordi e dall’affetto.

Infatti, nel vedere questi signori prepararsi all’esibizione, insieme con i due nuovi compagni di avventura, è stato impossibile non ritornare con la memoria al ricordo di una band di giovanissimi, capitanata appunto da Gigi alla chitarra (Alfonso si sarebbe aggiunto nel “mark II” della formazione) chiamata “ZONA 3” e che oggi sarebbe definita una “Tribute band”, in quanto proponeva, non senza una certa efficacia, le pagine più famose del repertorio di Carlos Santana, all’epoca uno dei nostri eroi ed ispiratori.  Se poi penso che da allora è passato più di un quarto di secolo….

Meglio concentrarsi nella musica ed accingersi a godersi una bella serata.

Il repertorio della band è incentrato nella musica italiana, spaziando tra numerosi autori, storici o di recente affermazione. Si va quindi da Vasco a Ligabue, passando da Antonacci ai Nomadi e a Battisti, in un viaggio trasversale le ultime tre decadi.

La resa musicale è molto valida. Gigi ci propone un pregevole lavoro alla chitarra, passando da efficaci accompagnamenti (il nostro è uno “strummer” sopraffino, forte di un innato senso del ritmo – in altre parole un percussionista mancato), a power chords ed assoli sobri e puliti. Le parti cantate sono equamente divise tra Gigi e Gianni,   sostenuti dalla solida ritmica assicurata da Diego ed Alfonso.

In merito alla scelta del repertorio, è doveroso spendere a questo punto una  riflessione: non vi nascondo che nell’approccio all’ascolto della band nutrivo alcune riserve, in quanto le mie preferenze vanno a generi più impegnati e/o grintosi. Ma, cari amici, al di là del fatto che i gusti di ognuno vanno rispettati, quante volte ci siamo trovati ad ascoltare in qualche locale validissimi gruppi jazz/ blues/ etnico/funk… in compagnia di un pubblico che a malapena raggiunge le dieci unità? E quante volte simile aspetto “ambientale” si è tradotto in depressione, noia, a scapito dei pur bravi cristi che si sbattono sul palco? Troppe! Invece, l’altra sera al Tortuga's, il locale era pieno in ogni ordine di posti, ed il numeroso pubblico apprezzava lo spettacolo, in un crescente coinvolgimento generale che gratificava tutti, band e gestori del locale compresi. Io stesso mi sono trovato con i piedi che andavano incontrollati a tempo di musica a cantare con gioia queste canzoni genuine!!!

Pollice alto quindi ai Banko Nota, con una calorosa raccomandazione a tutti di non lasciarseli scappare le prossime volte che suonano in zona; il divertimento è assicurato. Alla band rivolgo invece un amichevole invito ad osare di più, sia in termini di repertorio che a livello esecutivo; la capacità tecnica non manca e, in fondo, tutti noi abbiamo bisogno dei nostri “guitar hero”…  

 

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