L'ALLARME - IL PERICOLO PER JACQUES

"Non abbiamo più tempo per reagire".

Le parole di Jacques Villeneuve sollevano un altro aspetto che merita d'essere analizzato e che necessita riflessione, legato alla velocità delle vetture attuali.
Parliamo di velocità pura e non soltanto sul giro. Le decisioni regolamentari di ridurre l'efficienza delle ali per cercare di rallentare le F.1, sono state ampiamente aggirate dallo sviluppo delle vetture e dall'aderenza meccanica superiore garantita da gomme sempre più efficienti. Da qui tempi sul giro inferiori.
Non solo: le ali ridotte significano anche meno resistenza all'avanzamento e quindi, a pari incidenza alare, una velocità massima superiore.

Ascoltiamo Villeneuve: "Tornando a Melbourne, il fatto è che Ralf Schumacher stava in mezzo alla pista. Non è accettabile. Avrebbe dovuto scegliere un lato o l'altro. Poteva anche starsene tranquillamente sulla linea interna e quindi difendere la propria posizione, ma non occupare il centro pista.
Quando un pilota si comporta così sta, di fatto, lanciando un chiaro messaggio a chi gli sta dietro. Quel messaggio dice:"attento, che se provi ad attaccarmi a destra o a sinistra, io sono qui, pronto a chiuderti la porta in faccia".
In altre parole mi ha costretto ad attendere l'ultimissimo istante per scegliere da quale lato tentare il sorpasso. Solo che proprio quando mi sono spostato verso la sinistra per tentare un attacco, lui ha frenato. Ho capito subito che gli sarei finito addosso, ma è stata una frazione di secondo ed ero già in volo: non potevo farci nulla per evitare la collisione, a quel punto."

Il problema è proprio questo: più le velocità aumentano, più il fattore tempo che consente in una situazione di rischio a un pilota d'intervenire, diminuisce. A volte oltre i limiti in cui i riflessi umani consentono di reagire. Senza cadere in panico eccessivo, bisogna adesso osservare la situazione per essere certi che questo limite non sia stato raggiunto e men che mai oltrepassato, altrimenti andrebbe individuato un modo per ridurre la velocità. A Melbourne, prima ancora della gara le parole di uno dei piloti più esperti della F.1 avevano colpito:" Queste F.1 sono veloci, molto veloci - aveva detto - forse anche troppo. Non mi piace molto questa situazione, mi sembra pericolosa."

Tratto da Autosprint n°12 2001

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