MONTREAL - Quebec in estasi per l'impresa dell'enfant du pays, Jacques Villeneuve.
Concerti di clacson, esplosioni di gioia della folla hanno salutato il trionfo
del figlio di Gilles.
Circa 5.000 persone si erano radunate ieri alle 7 del mattino (14 ora italiana)
per assistere alla diretta televisiva su schermo gigante nella immensa entrata
di un complesso commerciale nel centro di Montreal.
Inquieti all'avvio sfavorevole al loro beniamino, i tifosi hanno ripreso fiducia
piano piano, mentre la gara andava avanti. Sorrisi e sventolio di bandiere del
Quebec dimostravano la fiducia che i canadesi ancora riponevano in Villeneuve.
"Spingi, Jacques". "Jacques, campione del mondo" si leggeva su molti cartelli.
Ma l'eccitazione ha contagiato tutti quando Villeneuve, pur danneggiato da Schumacher,
è riuscito a passare, mentre il tedesco, finito sulla sabbia, era costretto al
ritiro.
La fine della corsa è sta vissuta nella frenesia, moti tifosi gridando il nome
del loro campione, stappavano bottiglie di champagne.
"Jacques ha completato il lavoro cominciato da suo padre" spiega eccitato e commosso
un cinquantenne. E l'ombra del pilota morto nel 1982 si allungava anche sul suo
paese d'origine, Berthierville, che ospita un museo a lui intitolato, dove l'emozione
era al massimo. Subito dopo la corsa il primo ministro Lucien Bouchard ha da parte
sua chiamato il pilota per felicitarsi con lui, elogiandone "l'energia, la perseveranza,
l'audacia".