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Semplice nelle sue
linee architettoniche, non presenta significative decorazioni
o elementi elaborati. Poiché il tetto era in rovina sin dal 1847, nel maggio dell’anno successivo si stanziarono 2828 lire sarde per il completo rifacimento della copertura, affidando l’incarico al mastro Efisio Luigi Costa. |
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Sino alla seconda metà del secolo, il cortile attorno alla chiesa, delimitato da un muro, veniva utilizzato quale cimitero di Villasalto; in origine circondava completamente l’edificio, poiché, nel largo San Michele, durante gli scavi per la rete idrica, vennero scoperte alcune tombe; il giardino includeva anche l’aria del cortile del vecchio municipio, attuale sede della Comunità montana. I sacerdoti, invece, erano seppelliti dentro la chiesa, nel coro, sotto il pavimento. |
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