Largo al signor Discorso
Per costruirmi i miei amici hanno utilizzato
una palla per la testa | |
una scatola per il busto | |
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dei tubi per le braccia e per le gambe |
dei guanti per le mani | |
stoffa per gli abiti, gli occhi, i capelli, il naso e la bocca | |
cartoncino per le scarpe e per il cappello |
E POI?
Avevo voglia di muovermi, di passare da una classe all’altra per stare vicino ai miei amici, così mi hanno attaccato sotto alle scarpe delle ruote e … MAGIA
ORA POSSO CAMMINARE!
A questo punto, visto che sono completo, MI PRESENTO…
Mi chiamo DISCORSO
Sono formato da NOVE PARTI:
CINQUE VARIABILI e QUATTRO INVARIABILI.
A volte metto un simpatico cappellino
perché voglio che voi bambini
conosciate l’ARTICOLO che, come un divo,
può essere determinativo e indeterminativo.
Quando indosso la maglietta,
se il NOME è comune o proprio,
di PERSONA o di ANIMALE o di COSA,
si individua in fretta!
Se voglio essere elegante,
appiccico sulla maglia
un AGGETTIVO -strass luccicante!
In vita, senza esitazione,
indosso la cintura-AZIONE
che si colora di tinte differenti
a seconda dei tempi:
BIANCO per il PRESENTE,
NERO GLASSATO per il PASSATO
e BLU SCURO per il FUTURO.
Per far conoscere la persona o PRONOME,
tolgo il cappellino e copro la maglietta-nome
con qualche medaglione!
L’AVVERBIO nei pantaloni si distende…
Luogo: rosso come il fuoco del rogo
Modo: giallo come il brodo
Tempo: arancione come il solleone
Quantità: lilla come i fiori del lillà
Dubbio: grigio come il lupo di Gubbio
Le scarpe delle PREPOSIZIONI
sono a due versioni:
la semplice è elegante e raffinata,
l’articolata: gigante e morbida come una frittata, a punta come il cappellino-articolo di Mentino.
La CONGIUNZIONE
che vuole congiungere e agganciare
nella mano si va a posizionare.
Ora mi sistemo davanti allo specchio:
temo di essere diventato vecchio…
invece…
-Oh, come sono bello!
-Ohi, ma non sono più quello!
-Ah, sono davvero un tipo da ammirare…
mi volete fotografare?
E mentre parlo a profusione…
La bocca è l’ESCLAMAZIONE!!!