Il signor Bruno ci ha scritto...

Cari amici

durante l'estate, oltre a consultare i miei libri di botanica, mi sono dedicato a piacevoli letture. Ho trovato interessante  "Il segreto del bosco vecchio" e penso che la storia possa piacere anche a voi, così vi invio il libro..

Tanti saluti, Bruno

Per leggere il libro inviatoci dal signor Bruno, abbiamo invitato a scuola Cesare il papà di Silvia, perché sa animare la lettura, caratterizzando con voci diverse i personaggi, trasformando in suoni i rumori...

Disponiamoci a semicerchio

CESARE INCOMINCIA A LEGGERE..

ed eccoci...

...dentro la storia

 

"In certe notti serene, con la luna grande, si fa festa nei boschi.
E' impossibile stabilire precisamente quando, e non ci sono sintomi appariscenti che ne diano preavviso. Lo si capisce da qualcosa di speciale che in quelle occasioni c'è nell'atmosfera. Molti uomini, la maggioranza anzi, non se ne accorgono mai. Altri invece l'avvertono subito. Non c'è niente da insegnare in proposito. E' questione di sensibilità: alcuni la posseggono di natura; altri non l'avranno mai, e passeranno impassibili, in quelle notti fortunate, lungo le tenebrose foreste, senza neppur sospettare ciò che là dentro succede."

(Nota dell'autore in "Il segreto del bosco vecchio", 1935)

 

La storia è a puntate e fra una puntata e l'altra ci divertiamo, con il disegno, ad immaginare i luoghi e a giocare con alcuni personaggi!

Abbiamo immaginato così la tenuta del bosco vecchio

"Il Morro, pacifico possidente, ritenuto l'uomo più ricco della vallata, non aveva sfruttato gran che le sue tenute. Aveva sì fatto abbattere molte piante ma solo in una ristretta zona dei suoi boschi. La foresta più bella, se pur minore, il cosidetto Bosco Vecchio, era stata completamente rispettata. Là c'erano gli abeti più antichi della zona, e forse del mondo."

"..quegli abeti avevano qualcosa di non comune; e ciò contribuisce a spiegare il fatto che nessuno aveva eseguito de tagli."

 

Assieme alla gazza abbiamo giocato con la rima baciata

 

Il Bosco Vecchio si estendeva fra due montagne a panettone

e incontrava un barbone con tanto di ombrellone.

Dentro al tronco vivevano strane creature

con buffe capigliature.

Il vento Matteo si infilò dentro un antro montano

e vi trovò il commissario Montalbano.

Nel Bosco Vecchio si innalzavano alberi secolari

alti e dritti come militari.

 

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