“I
DIRITTI UMANI E DI CITTADINANZA dalle dichiarazioni, alle convenzioni, alle leggi…alle attuazioni” |
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Al Presidente del Consiglio dell’Unione Europea Al Presidente della Commissione dell’Unione Europea Al Segretario Generale dell'ONU Al Consiglio di Sicurezza dell'Onu Ai Componenti l'Assemblea Generale dell'Onu Al Presidente della Corte Penale Internazionale dell'Aja Al Presidente degli USA Al Presidente della Repubblica Popolare Cinese Al Presidente della Stato della Russia Al Presidente dello Stato dell’Iraq Al Presidente dello Stato dell’Iran Al Presidente dello Stato Palestinese Al Presidente dello Stato d’Israele all'UNESCO Alla LIDU-FIDH All'UNICEF |
A EMERGENCY Ad AMNESTY INTERNATIONAL Alla CROCE ROSSA INTERNAZIONALE A MEDICI SENZA FRONTIERE Al WWF Al Pesidente della Repubblica italiana Al Presidente del Consiglio italiano Al Ministro degli Esteri italiano Al Ministro degli interni italiano Al Ministro delle Politiche Economiche italiano Al Ministro del Commercio italiano Al Ministro per le Politiche Sociali italiano Al Ministro dell'Ambiente italiano Al Ministro per le Pari Opportunità italiano Al Ministro della Pubblica Istruzione italiano |
A
P P E L L O
i corsisti e i docenti del
CTP di Udine, impegnati, durante l'anno scolastico in corso, nella realizzazione
del progetto " I diritti umani e di cittadinanza attiva ", coadiuvati
dai rappresentanti locali delle seguenti ONG: CEVI - CARITAS - CLUB-UNESCO
- UNICEF CONSAPEVOLI della responsabilità che ogni cittadino ed Istituzione assumono nella promozione di iniziative finalizzate alla tutela della persona e dei suoi diritti in ogni contesto, VISTO CHE sia a livello locale, sia nazionale, sia sovranazionale perdurano e si aggravano situazioni che impediscono la convivenza pacifica, lo sviluppo sostenibile, l'equità sociale ed economica e la sicurezza individuale e collettiva, si appellano al potere conferitoVi dal mandato e istituzionale è strategico e determinante per le sorti dell'intera umanità, perché i gravi problemi e squilibri che affliggono il mondo trovino al più presto adeguata soluzione. nel merito indichiamo le seguenti priorità e urgenze: tutela dell'infanzia contro
lo sfruttamento minorile Tutela delle donne contro
la violenza all'interno della famiglia Convivenza pacifica tra i popoli e contro ogni guerra ritiro immediato delle truppe di occupazione dall’Iraq e da tutte le missioni militari realizzate in violazione dell'art. 11 della Costituzione Italiana e della carta dell'Onu interventi diplomatici, a vari livelli, dell'Europa e di tutti gli stati aderenti all'Onu volti a dirimere le controversie e a rimuovere le cause dei conflitti ancora aperti nel mondo blocco del traffico clandestino internazionale dei prodotti dell'industria bellica riduzioni delle spese militari promuovendo il disarmo e la riconversione dell'industria bellica investimenti massicci di risorse umane ed economiche finalizzati allo sminamento di vaste aree che sono e sono state teatro di conflitti armati e che producono ogni anno migliaia di vittime e di mutilati soprattutto fra i bambini iniziative diplomatiche efficaci e credibili per intervenire in modo radicale nella soluzione dell'annoso scontro israeliano-palestinese che ha prodotto troppe vittime ed ha creato un'aria calda, contenziosi e conflitti in tutto nel Mediterraneo e nei paesi arabi, mettendo a serio repentaglio la pace nel mondo Sconfiggere la fame, la miseria, l’ingiustizia per uno sviluppo sostenibile e un mondo più equo e in pace attuare, senza ulteriori scuse, gli impegni assunti per sradicare la povertà costruire un’economia di giustizia e raggiungere, entro i tempi stabiliti, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, con politiche e misure sostenibili, coerenti, trasparenti e rispettose dei diritti umani che vedano il pieno coinvolgimento di tutte le Istituzioni mondiali e della società civile promuovere un commercio più equo modificando radicalmente la politica europea dei sussidi per l’agricoltura, assicurando il diritto alla sovranità alimentare dei popoli, riconoscendo il legame tra produttori e territorio, assicurando ai produttori dei paesi più poveri l’accesso ai nostri mercati, condividendo i frutti della conoscenza globale, promuovendo l’occupazione, i diritti fondamentali dei lavoratori, la difesa dell’ambiente e il trasferimento delle tecnologie sostenibili ai paesi poveri cancellare senza ulteriori inganni il debito estero dei paesi impoveriti e rivedere il sistema di concessione dei crediti che genera processi insostenibili di indebitamento aumentare fino allo 0,7% del PIL le risorse destinate alla cooperazione internazionale, al netto delle operazioni di cancellazione del debito, fissando un piano pluriennale rapido, chiaro ed efficace, senza imporre ai paesi beneficiari di comprare il “made in Italy”; definire, insieme alla società civile e alle Istituzioni locali, nazionali e internazionali, una nuova legge per una seria politica di cooperazione allo sviluppo efficace, partecipata e coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile democratico
costituzionalizzare il diritto all’acqua attraverso:
trasformare l’acqua in uno strumento di pace
liberare le portatrici d’acqua
porre fine al pompaggio ed ai consumi devastanti
inventare la finanza cooperativa dell’acqua
realizzare la democrazia locale per l’acqua costruire un’Europa di pace, autonoma e indipendente, determinata a costruire un mondo più giusto, pacifico e democratico, decisa a combattere la povertà promuovendo un’economia di giustizia, a ripudiare la guerra e a contrastare ogni piano di “guerra infinita”, di “scontro di civiltà” o di terrorismo per costruire nel Mediterraneo, nei Balcani e nel Medio Oriente una comunità di pace, a saldare il suo debito storico con l’Africa e i suoi popoli; salvare, democratizzare e rivitalizzare l’Onu restituendogli la centralità che deve avere nel sistema multilaterale, promuovendo una Convenzione Universale sul futuro dell’Onu, aprendo le sue porte alla società civile organizzata, in tutte le sue diverse espressioni, agli Enti Locali e ai Parlamenti e assicurandogli i poteri e le risorse necessarie per: prevenire le guerre e risolvere pacificamente i conflitti aperti; difendere e promuovere tutti i diritti umani per tutti e dare efficacia alla giustizia penale internazionale; intervenire adeguatamente sui problemi dell’ambiente, dell’economia mondiale (beni pubblici globali, finanza, commercio, debito,…) e promuovere regole e istituzioni internazionali più giuste, democratiche e trasparenti; promuovere il disarmo generalizzato e la messa al bando di tutte le armi di distruzione di massa; promuovere il cambiamento radicale del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e delle altre istituzioni associate e il loro inserimento nel sistema delle Nazioni Unite in modo da assicurare il rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale, dei principi e degli obiettivi dell’Onu; promuovere una più corretta e ampia informazione pubblica sui grandi problemi del nostro tempo e sulle possibili soluzioni, sugli obiettivi di sviluppo del Millennio, per sviluppare l’educazione permanente alla pace e ai diritti umani attivando in particolare le risorse, gli spazi e le competenze del servizio pubblico radiotelevisivo.
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