Martedì 27 marzo io e altri ragazzi delle classi terze siamo partiti
dalla scuola in corriera verso la città ungherese di Szeged. Dopo
molte ore di viaggio, tra tornei di carte, ascolto di musica, visione
di film, mangiate di patatine, panini e alcune fermate in vari autogrill,
siamo giunti alla scuola alle 18.00 circa, dove i nostri amici ungheresi
ci stavano aspettando.
In seguito alla cortese accoglienza e allo smistamento di bagagli, siamo
andati ognuno nella propria famiglia per un pasto frugale e una lunga
dormita.
Il giorno dopo siamo partiti in pullman per andare nella città
di Kecskemét, dove abbiamo visitato il Museo degli Strumenti e
la Casa della Gioventù, divisi in due gruppi. Poi ci hanno lasciato
un po’ di tempo libero e siamo andati al centro commerciale, dove
abbiamo girato per i negozi e fatto delle compere. Abbiamo visitato il
Teatro di Jòszef Katona, un teatro bellissimo e ben decorato; la
Chiesa Grande, un edificio caratteristico della piazza principale e una
delle più grandi cattedrali in stile barocco; la Chiesa di S. Nicola,
che originariamente era in stile romanico ma è stata ricostruita.
Giovedì ci siamo dovuti svegliare molto presto, perché dovevamo
andare a Budapest. Arrivati nella capitale, siamo subito andati a visitare
la Chiesa di Mattia, dove i rosoni avevano vetri coloratissimi. Al Bastione
dei Pescatori abbiamo scattato tantissime foto perché c’era
un panorama stupendo! Dopo queste due tappe ci siamo fermati per mangiare.
Successivamente siamo tornati sul pullman ed abbiamo girato per la città
con la guida che spiegava la storia dei monumenti, delle chiese, delle
piazze e dei palazzi. Saremmo dovuti tornare a casa alle 19.00, ma in
seguito ad un guasto della corriera, abbiamo ritardato di tre quarti d’ora.
Il giorno dopo siamo andati a visitare Szeged. Abbiamo visitato la piazza
Szent Istvàn e il serbatoio dell’acqua. Poi abbiamo visitato
molte altre piazze: piazza Szèchenyi, piazza Klauzàl, piazza
Dugonics, piazza dei Martiri di Arad e la piazza del Duomo. Siamo andati
nel giardino della fortezza romana dove si trovava la statua della regina
Elisabetta.
In seguito i professori ci hanno dato del tempo libero e allora siamo
andati a mangiare al McDonald. Alle 14.30 siamo andati al teatro perché
ogni classe della scuola faceva una propria piccola rappresentazione in
onore dei 100 anni della scuola. Le rappresentazioni sono state abbastanza
belle, anche se non riuscivamo a capire niente perché recitavano
in ungherese! Alle 16.00, finite le varie recite, ognuno è tornato
a casa propria.
Nella serata c’è stata la festa a scuola, dove ci aspettava
un grande “buffet” ricco di cibi preparati dalle mamme ungheresi.
Pochissimo dopo hanno aperto la palestra che, per quella serata, era stata
trasformata in discoteca e hanno messo la musica a tutto volume e le luci
colorate. Così abbiamo ballato e ci siamo divertiti tantissimo,
a tal punto che hanno ballato anche alcuni professori!! Quando è
terminato il tutto siamo tornati a casa, stanchi morti.
Sabato siamo andati a Opusztaszer. Lì abbiamo visitato il museo
circolare con tanti cavalli e bei paesaggi dipinti nelle pareti. Nei piani
superiori c’erano altri musei con delle specie di sculture colorate
che sembravano persone vere; dopodiché abbiamo visitato il Parco
Nazionale Commemorativo, dove abbiamo ammirato le rovine del monastero
e le case tipiche di questa zona. Poi ci siamo incamminati verso una zona
del parco dove tre uomini e una donna andavano a cavallo, lanciando frecce
per colpire bersagli ed esercitandosi con la spada tagliando. Dopo le
loro esibizioni ci hanno dato la possibilità di cavalcare i cavalli
e lanciare le frecce contro i bersagli ed alcuni di noi ne hanno approfittato.
Dopo partite di calcio, pallavolo, pattinaggio e altre attività,
è arrivato il termine della nostra gita.
Il giorno dopo l’abbiamo passato in famiglia.
Lunedì mattina siamo andati a scuola alle 7.45 e siamo quasi tutti
scoppiati a piangere appena arrivati. Poco dopo siamo saliti in corriera
tra le lacrime e la tristezza, con l’immagine di alcuni ungheresi
che rincorrevano la corriera salutandoci calorosamente.
Il viaggio di ritorno è stato divertente anche se triste.
Verso l’ora di pranzo ci siamo fermati circa un’ora sul lago
Balaton per mangiare il pranzo al sacco, tra risate, panini e un bellissimo
paesaggio.
Risaliti in corriera, siamo stati seduti fino alle 20 circa senza fare
nessuna fermata.
Al confine tra l’Austria e l’Italia ci siamo fermati e da
lì mancava solo un’ora all’arrivo.
Così ci siamo preparati e siamo arrivati alla scuola alle 21.15.
È stata un’esperienza stravagante ed indimenticabile che
rimarrà sempre nei nostri cuori. Ci siamo tutti divertiti tantissimo,
abbiamo fatto nuove amicizie con i nostri compagni ungheresi ed abbiamo
consolidato l’ amicizia tra compagni di scuola.
Chiara Larocca, Vanessa Vadilonga e Chiara Fabro, cl. 3 M Scuola Media
Bellavitis
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