ipotesi di terapia genica e morbo di Parkinson
La malattia è dovuta a una degenerazione di particolari cellule
nervose (neuroni dopaminergici della sostanza nigra) nel tronco
dell'encefalo. Questi neuroni interagisconocon altri centri
cerebrali e producono la dopamina, una molecola
che intermedia la comunicazione tra cellule nervose
(neurotrasmettitore). Con la neurodegenerazione del morbo di
Parkinson viene a mancare la dopamina e si crea uno squilibrio
a livello dei centri nervosi che controllano i movimenti
automatici
(sistema extrapiramidale).
sintomi
principali:
una lentezza generale del flusso dei movimenti con difficoltà ad
iniziare e
arrestare movimenti come per esempio il camminare
Rigidità muscolare
del tronco e degli arti
un tremore particolare di gruppi muscolari che si blocca appena
il paziente
inizia un movimento volontario
dopamina
La sua ridotta presenza in alcuni nuclei del
cervello è messa in relazione al morbo di Parkinson.
(non può essere fornita direttamente:non supera la barriera
ematoencefalica)
L-DOPA o
levo-DOPA
precursore della
dopamina
supera agevolmente la barriera ematoencefalica e
può essere utilizzato per correggere il deficit di dopamina
GABA
è il principale
amminoacido
inibitorio del sistema nervoso centrale.
Viene rilasciato da neuroni dei circuiti locali presenti nel
cervello,
substanzia
nigra con neuroni dopaminergici attivi
induce inibizione, mediata da GABA ,su nucleo
subtalamico
substanzia
nigra con riduzione di neuroni dopaminergici
provoca riduzione della inibizione ,mediata da GABA, su nucleo
subtalamico
segue iperattivazione del nucleo e disfunzione a livello
dei centri motori:sintomatologia parkinsoniana.
1-possibile
intervento su circuiti dopaminergici
2-possibile terapia genica per intervenire su nucleo
subtalamico (mediante vettore virale)
inserendovi il gene per la produzione di enzima
glutammato decarbossilasi GAD che catalizza sintesi
di GABA entro il nucleo subtalamico.
inserento
in virus vettore del gene per la produzione di enzima
glutammato decarbossilasi GAD che catalizza sintesi
di GABA entro il nucleo subtalamico.
effetti:
La
tecnica ,ancora in fase di sperimentazione, ha dato risultati
promettenti senza effetti collaterali
ma è necessario avere cautela e continuare la sperimentazione
con studi più ampi.
sembra che un certo miglioramento della funzionalità sia stato
ottenuto:
solo la parte del corpo controllata dalla parte del cervello
sottoposto all'inserimento del gene
lo ha dimostrato.
cfr.Le Scienze - gennaio 2008