Se si vuole dotare la propria rete di un server
DNS interno bisogna prima di tutto dotarsi di due server DNS, uno primario
ed uno secondario, altrimenti l'InterNIC o la RA Italiana non acconsentiranno
all'inserimento del nome di dominio nel database dei propri DNS. Fatto
questo si procede alla registrazione di un dominio presso la Registration
Authority. A questo punto si possono configurare i propri DNS per strutturare
al meglio la propria rete.
Un secondo server DNS e' sempre richiesto
per ragioni di fault tolerance. Le informazioni contenute nel DNS secondario
sono una copia del primario. Periodicamente (di solito ogni 6 ore, ma e'
possibile specificare qualsiasi intervallo) il DNS secondario interroga
il primario per controllare se la tabella dei domini indirizzati e' cambiata.
In caso affermativo questa viene copiata nel secondario.
Avere il proprio server DNS comporta diversi
vantaggi, tra cui una piu' veloce risoluzione dei nomi dato che il server
DNS dell'Isp e' di solito piuttosto caricato di traffico. Inoltre, nel
caso ci siano frequenti cambiamenti nei nomi delle macchine della propria
rete, si puo' effettuare l'aggiornamento dei propri DNS in modo diretto,
mentre con un Isp bisogna aspettare un certo intervallo di tempo, di solito
stabilito dall'Isp stesso.
E' bene notare che i server DNS non producono
nessun tipo di broadcast per rendersi visibili nella rete. E' necessario
effettuare la registrazione presso l'autorita' sotto la quale vogliamo
comparire. Se si installasse un server DNS senza registrare il dominio
che si intende coprire, questo non avrebbe effetto sulla rete perche' il
server DNS di livello superiore non lo indirizza (o ne indirizza un altro
se il dominio e' gia' stato registrato da un'altra organizzazione).