CARO PINO,

(lettera a un Veterano distante)

[a cura dell'Avucat]


Un Regolamento molto severo Ti ha allontanato dal nostro campo di gioco e da quello, senza linee di confine, della vita.

Ti ha tolto, prima di tutto, ai famigliari, che amavi profondamente, e poi ai compagni “di calci”, con i quali noi tutti ci illudiamo di tenere più lontani gli avversari dell’esistenza.

Superando la commozione di questi momenti e il rimpianto, vogliamo ringraziarTi per tutte le corse e le partite fatte insieme, per l’allegria che hai portato nello spogliatoio della squadra, compreso lo scherzo ricorrente sulla tua folta capigliatura che ti costringeva ad uscire per ultimo.

Vogliamo ricordare le piacevole tavolate, dove, in mezzo a tanti momenti di leggerezza, Tu ci hai arricchito con le tue esperienze, che erano cominciate a Minervino, per continuare nelle strade di Torino, che da ragazzo attraversavi veloce, a piedi, per raggiungere in tempo il lavoro e la scuola.

E ricordiamo l’ entusiasmo e l’impegno che mettevi nel tuo lavoro, la curiosità e l’interesse per tutte le diverse attività, l’affetto per la famiglia, la generosità verso tutti, il grande attaccamento alla tua terra di origine, di cui si finiva sempre col parlare ad ogni incontro e che sapevi descriverci con l’emozione e la nostalgia del figlio lontano.

Noi ricorderemo tutto questo e siamo certi, ora che riposi vicino al “nostro” campo di gioco, che continuerai a correre vicino a noi, e Ti cercheremo sempre in quell’angolo dello spogliatoio dove appendevi con cura i tuoi vestiti.

 Alla prossima, Pino.

 I tuoi Veterani.