Tyrrell Ford 006 - 1973

Credo che ogni modello abbia una sua storia "privata". Questo modello è stato il primo lavoro che ho terminato pochi giorni dopo la nascita di Elena, la mia primogenita, nel Gennaio del 1994 ed e ovvio che ci sia affezionato.

La base di partenza era l'ottimo TAMEO in scala 1/43, e non ho remore nell'affermare che le scatole di montaggio di questo bravo modellista, sono quanto di piu' bello mi sia capitato di assemblare in tutta la mia carriera modellistica. La parte difficile era tentare di migliorare questo piccolo capolavoro, che anche dopo una accurata consultazione di foto e testi resisteva a tutti gli attacchi. Non contento nel Gennaio del 1993 prima di iniziare l'assemblaggio prelevando l'indirizzo da Autosprint, scrissi alla Tyrrell richiedendo qualche foto di dettagli e disegni tecnici della vettura, ma senza sperare di ricevere risposta, cosa che con mia grande sorpresa avvenne invece nel giro di soli 10 giorni!. Nella lettera c'erano delle scuse, non potevano esaudire la mia richiesta in quanto il progetto della vettura era rimasto di proprietà del progettista, Derek Gardner e non del Team, ma mi veniva fornito l'ultimo indirizzo conosciuto dello stesso. Altra lettera e ancora una risposta, nel Marzo dello stesso anno, mi arrivava a casa un tubo contenente delle fotocopie dell' installazione dei freni, delle sospensioni e del motore, il tutto senza che nonostante le mie offerte mi fosse stata chiesta una lira! Potevo superdettagliare il modello e completarlo della parte relativa ai condotti idraulici,al dettaglio dei freni e della trasmissione. Esaminando le foto ai piu' attenti non sarà sfuggita la macanza dei cavi di accensione sul motore, li ho voluti omettere volutamente per non nascondere troppo la splendida fusione di Luca Tameo, spero che nessuno storca il naso.

UN PO' DI STORIA

Concepita da Derek Gardner per la stagione 1973, era una evoluzione diretta della 005 della stagione precedente, era caratterrizata dai freni a disco posti all'interno del telaio e della trasmissione anzichè sulle ruote nel tentatitivo di spostare il baricentro al centro della vettura e da una grossa presa d'aria posta sopra il motore che aveva lo scopo di aumentare l'effetto suolo. Il motore era il classico Ford Cosworth DFV V8 ma si vociferava che disponesse di un impianto miscelazione della benzina con metanolo o altro, severamente proibito dal regolamento (nessuno lo ha mai provato). I freni vennero successivamente montati in posizione piu' convenzionale a causa delle vibrazioni che provocavano sopratutto sui circuiti misti e lenti, mentre sulle piste veloci come Monza vennero montati di nuovo al centro del telaio Questa vettura stretta e larga era tutt'altro che docile e non si rivelò adattisima a tutti i circuiti, anzi , e la sua veste aereodinamica spesso cambiava in modo sostanziale anche dal venerdi' alla domenica, con la grossa ala posteriore che veniva continuamente spostata avanti ed indietro cercando di trovare il bilanciamento aereodinamico migliore secondo il tipo di circuito. Studiando varie fotografie ho catalogato almeno nove tipi di muso diversi. Affidata a Jackie Stewart e François Cevert conquistò' il titolo iridato con lo scozzese.Per il team Tyrrell la stagione terminò in modo tragico con la scomparsa di Cevert durante le prove dell'ultimo GP svoltosi sul circuito di Watkins Glen, Stewart sconvolto dalla morte del suo compagno e già da tempo campione del mondo, rinunciò alla gara. Nel finale della stagione partecipò al GP del Canada al volante di una 006 anche Chris Amon.

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