Quella che sembra errere la prima raccolta in ordine cronologico dedicata anche ai flauti traversi è In dissem Buechlyn fingt man LXXV hubscher Lieder myt Discant. Alt. Bas und Tenor. lustick zu syngen. Auch etlich zu fleiten, schwegelen und anderen musicalisch Instrumenten artlichen zu gebrauchen, Köln, Arnt von Aich (1519 c.); Basel, Universitätsbibliothek-RISM BI1 [1519].
Nel 1533, Pierre Attaignant, musicista e editore parigino di grande importanza, pubblicò due collezioni di Chansons a 4 voci nel cui frontespizio specificava: "....desquelles les plus convenables a la fleuste dallemant sont signees en la table cy dessoubz escripte par a. et a la fleuste a neuf trous par b. et pour le deux par a b." (le più adatte al flauto traverso sono segnate nella tavola sottostante con la lettera a, quelle per il flauto a becco (a nove fori) con la lettera b e quelle adatte ad entrambi con le lettere a e b.). (vedi figura qui sotto)
Nella musica inglese era molto usato il "Broken consort" codificato da Thomas Morley nella raccolta First Book of Consort Lessons del 1599. Era formato da una viola da gamba soprano (o violino), flauto, viola bassa, liuto, citara e bandora. Altre raccolte sul tipo di quella di Morley sono: Sir William Leighton, The Teares or Lamentations of a Sorrowful Soule, Londra 1614. Phillip Rosseter, Lessons for Consort, Londra 1609. Walsingham Consort Books.
Per un elenco più completo si può consultare il lavoro di Anne Smith (vedi la bibliografia).