REPERTORIO


Nel Rinascimento la strumentazione di un brano musicale era raramente fissata: dipendeva dalle convenzioni, dagli strumenti disponibili , dal gusto, ecc.. E' evidente che, come per tutti gli altri strumenti dell'epoca, il flauto traverso partecipava all'esecuzione sia delle musiche prettamente strumentali (danze, ricercari, fantasie, capricci, canzoni da sonare, ecc..) sia di quelle vocali (madrigali, chansons, mottetti, lieder, ecc..). Lo strumento era usato sia nel consort monotimbrico (3, 4, 5 o più traversi soli) sia in ensemble pluritimbrici, con o senza la presenza della voce. Le musiche che vorrei però qui ricordare sono alcune di quelle di cui è rimasta certa o quasi una destinazione ai flauti traversi.

Quella che sembra errere la prima raccolta in ordine cronologico dedicata anche ai flauti traversi è In dissem Buechlyn fingt man LXXV hubscher Lieder myt Discant. Alt. Bas und Tenor. lustick zu syngen. Auch etlich zu fleiten, schwegelen und anderen musicalisch Instrumenten artlichen zu gebrauchen, Köln, Arnt von Aich (1519 c.); Basel, Universitätsbibliothek-RISM BI1 [1519].

Nel 1533, Pierre Attaignant, musicista e editore parigino di grande importanza, pubblicò due collezioni di Chansons a 4 voci nel cui frontespizio specificava: "....desquelles les plus convenables a la fleuste dallemant sont signees en la table cy dessoubz escripte par a. et a la fleuste a neuf trous par b. et pour le deux par a b." (le più adatte al flauto traverso sono segnate nella tavola sottostante con la lettera a, quelle per il flauto a becco (a nove fori) con la lettera b e quelle adatte ad entrambi con le lettere a e b.). (vedi figura qui sotto)


Nel 1539 Georg Forster pubblicò a Norimberga una raccolta di Lieder: Frische teutsche Liedlein. L'edizione ebbe grande successo e fu ristampata a più riprese. Un esemplare della 4° edizione (1552) ritrovato ad Ulm porta delle indicazioni strumentali manoscritte: in molti lieder sulla parte del tenore è riportata la parola "Zwerch pfeif" (flauto traverso).

Nella musica inglese era molto usato il "Broken consort" codificato da Thomas Morley nella raccolta First Book of Consort Lessons del 1599. Era formato da una viola da gamba soprano (o violino), flauto, viola bassa, liuto, citara e bandora. Altre raccolte sul tipo di quella di Morley sono: Sir William Leighton, The Teares or Lamentations of a Sorrowful Soule, Londra 1614. Phillip Rosseter, Lessons for Consort, Londra 1609. Walsingham Consort Books.

Per un elenco più completo si può consultare il lavoro di Anne Smith (vedi la bibliografia).


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