LA PROGETTAZIONE

DI INTERVENTI FORMATIVI.

Fasi della progettazione di un intervento formativo.

¢ FINALITA' DEL PROGETTO
¢ ANALISI DEL FABBISOGNO E DELLE MOTIVAZIONI
¢ STRUTTURA DEL PERCORSO FORMATIVO
¢ PREVENTIVO DI SPESA.

Finalità del progetto - I progetti di interventi formativi sono articolati in percorsi che hanno l'obiettivo di formare figure professionali a tutti i livelli

Analisi del fabbisogno e delle motivazioni - Riferite:
" alle linee strategiche in tema di occupazione;
" ai risultati delle indagini sui fabbisogni formativi a partire da quelle condotte dagli organismi costituiti dalle parti sociali;
" alle linee di programmazione regionali contenenti indicazioni circa i campi formativi e le figure professionali.

Struttura del percorso formativo - Azioni da attuare:
" pianificazione dell'intervento formatvo;
" definizione degli obiettivi e loro congruenza con i contenuti e la valutazione dei percorsi formativi;
" standard minimi delle competenze;
" verifiche intermedie e finali;
" crediti formativi;
" certificazione.

Preventivo di spese - Così ripartito:
A - spese insegnanti;
B - spese allievi;
C - spese di funzionamento e gestione;
D - altre spese.

Come realizzare un progetto cofinanziato con il F.S.E.

In generale la procedura attraverso la quale si sviluppa un progetto passa attraverso le seguenti fasi:

" La promozione delle attività;
" La presentazione delle proposte;
" La selezione dei progetti;
" Il finanziamento.

A - La prima fase si attiva attraverso la pubblicazione su bandi, avvisi, circolari, in cui vengono definiti: i soggetti abilitati alla presentazione dei progetti; le risorse nazionali e comunitarie disponibili sulle diverse misure, assi e tipologie d'intervento; i termini di presentazione delle domande di finanziamento; i limiti massimi dei costi ammissibili per ciascuna tipologia d'intervento e i criteri che verranno adottati in sede di ammissibilità formale di valutazione ex ante delle proposte.
B - I bandi, circolari, avvisi, che vengono generalmente pubblicati per i Piani operativi regionali sui Bollettini regionali di ciascuna regione, sono accompagnati dai modulari o formulari predisposti allo scopo di ottenere omogeneità per i vari progetti che verranno presentati.
Un formulario generalmente è composto delle seguenti sezioni:
" Connotazione dell'azione;
" Caratteristiche e dati anagrafici del soggetto attuatore;
" Analisi del fabbisogno, descrizione generale dell'azione proposta, descrizione dell'indagine;
" Descrizione del progetto (obiettivi, aspetti pedagogici didattici);
" Caratteristiche del personale coinvolto nel progetto;
" Preventivo di spesa.
Le prime due sezioni si riferiscono alla tipologie di azioni che possono essere rivolte a sistemi, a persone o azioni di accompagnamento; ragione sociale, natura giuridica, rappresentante legale; esperienza nella formazione professionale e nello specifico settore di intervento e delle capacità organizzative per la realizzazione del progetto.
Nella terza sezione, con l'analisi del fabbisogno, il soggetto promotore, attraverso dati statistici, informazioni ricavate da istituzioni preposte a tale scopo, indagini sul territorio, dimostra a quali bisogni di carattere settoriale/territoriale risponde l'intervento proposto.
Nella sezione successiva si presenta il corso nella sua articolazione pedagogico-didattica in cui vengono determinati i contenuti che debbono essere rispondenti agli obiettivi prefissati , e che vengono articolati attraverso una organizzazione modulare nella quale assume un aspetto fondamentale il criterio di valutazione che si vuole mettere in atto.
Nella quinta sezione vengono elencate le caratteristiche del personale coinvolto nell'intervento, ossia il nome, il titolo di studio, la qualifica professionale, la funzione svolta nel progetto, la materia da insegnare per i docenti, le ore previste.
Ed infine, nella sesta sezione, vengono definiti i costi preventivati ed eventualmente finanziabili dell'azione fornendo indicatori utili all'analisi del rapporto costi/benefici derivanti dalla stessa.
I costi debbono essere ammissibili; il Ministero del lavoro, con le circolari 98/95 del 4/8/95, 130/95 del 25/10/97 e 101/97 del 14/10/97 ha ripartito le spese in quattro categorie:
1. Spese per formatori;
2. Spese per allievi;
3. Spese di funzionamento e di gestione;
4. Altre spese.

C - La selezione dei progetti avviene verificando l'ammissibilità del progetto stesso attraverso criteri che vengono determinati nei bandi o avvisi. L'esempio che segue riguarda il Bando della Regione Lazio pubblicato il 9 agosto 2003 per la presentazione dei progetti per IFTS (Istruzione Formazione Tecnica Superiore):

1 - In generale:
" L'utilizzo del formulario predisposto;
" Struttura della co-progettazione;
" Indicazione del gestore e sede;
" Numero degli allievi e uditori;
" Durata dell'intervento e dello stage;
" Composizione del corpo docente.

2 - Ammissibilità:
" Rispetto del termine di presentazione;
" Sottoscrizione del progetto;
" Rispetto del limite del costo;
" Rispetto delle categorie di spesa
" Rispondenza con i settori di intervento;
" Definizione concertata dei crediti formativi universitari.

3 - Valutazione:
" Rispetto degli standard minimi di competenza;
" Qualificazione e affidabilità della struttura proponente;
" Motivazione dell'intervento;
" Descrizione dei singoli soggetti coinvolti nel progetto con definizione dei
ruoli attribuiti a ciascuno di loro;
" analisi del fabbisogno e rapporto territoriale;
" coerenza tra obiettivi progettuali, contenuti e azioni;
" metodologia didattica e articolazione dell'azione formativa;
" qualità dei percorsi all'accesso ai lavori;
" articolazione dell'attività di stage;
" qualità dei percorsi all'accesso al lavoro;
" verifica e valutazione intermedie;
" misure di accompagnamento e tutoring;
" livello di definizione e certificazione:

4 - condizioni premianti:
" integrazione con le politiche di sviluppo locale;
" esiti attesi rispetto all'occupabilità;
" economicità oltre al rispetto del costo standard.

D - I risultati dei progetti esaminati dalla Commissione predisposta alla valutazione degli stessi saranno resi pubblici dall'Amministrazioni centrali o regionali secondo una graduatoria che prevede, quelli : non ammessi, idonei ma non finanziabili e finanziabili.
I soggetti proponenti dei progetti risultati ammissibili al finanziamento sono tenuti a stipulare apposita convenzione con l'amministrazione titolare in cui verranno precisati tutti gli obblighi ai quali il proponente deve attenersi durante l'attuazione del progetto.

In sintesi le fasi della procedura amministrativa per la presentazione dei progetti
e l'avvio delle attività cofinanziate con il FSE sono:

" Presentazione: è la fase in cui, il Soggetto interessato, presenta all'Amministrazione responsabile una proposta progettuale conforme alle caratteristiche ed alle modalità richieste dall'avviso pubblico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
" Approvazione: è la fase in cui l'Amministrazione responsabile inserisce la proposta progettuale nell'apposita graduatoria, previa una valutazione positiva e dopo averne verificato la conformità dei requisiti con quelli contenuti nell'avviso pubblico di riferimento.
" Decreto di finanziamento: consiste in un atto amministrativo, con il quale l'Amministrazione responsabile, contestualmente all'approvazione, individua il Soggetto che deve svolgere le attività ritenute rispondenti al pubblico interesse, finanziandole.
" Atto di concessione: atto conseguente al Decreto di finanziamento, con il quale l'Amministrazione responsabile e il Soggetto titolare del progetto siglano un accordo di natura esecutiva, nel quale sono contenuti reciproci adempimenti ed oneri. Tale documento è volto a regolare il rapporto tra le parti per tutta la durata delle attività progettuali.
" Autodichiarazione: atto con cui il Soggetto titolare dichiara di essere in possesso dei requisiti considerati essenziali dall'Amministrazione responsabile per il regolare svolgimento delle attività progettuali (es. rispetto delle norme di sicurezza ed igiene richieste nelle strutture ove si svolgono le attività progettuali).
" Avvio attività e richiesta di primo anticipo: fase in cui, il Soggetto titolare del progetto, comunica all'Amministrazione competente l'inizio delle attività. La comunicazione d'inizio attività deve essere inoltrata al Ministero del Lavoro e alle competenti Direzioni del lavoro. In seguito a tale adempimento, può essere effettuata, da parte dell'Ente titolare del progetto, la richiesta di primo anticipo, il cui importo è pari al massimo al 50% delle risorse finanziarie assegnate per ciascuna annualità, come indicato nel piano finanziario.