torna all'indice

La Geografia non mi è mai piaciuta. Troppi monti con altezze diverse (ma non si poteva farli tutti di 2000 metri?) e quei fiumi che cambiano nome e s'incrociano tra loro, neanche fossero autostrade. Da una parte la gente coltiva frumento, dall'altra costruisce navi e di là alleva le anguille. Troppo difficile da studiare! Poi di colpo, ho capito che la Geografia poteva essere una grande caccia al tesoro e che mi sarebbe bastata solo un po' di curiosità.

Se anche a voi la Geografia non piace granché, c'è un sistema per scoprire il Veneto, senza morire di noia.

Giancarlo e Chiara hanno raccolto la sfida e si sono buttati in una grande caccia al tesoro fotografica. In ogni città devono trovare tutti gli indizi che servono per arrivare al super premio, anche se dovranno fare chilometri, a piedi e in bicicletta. Non possono sbagliare nemmeno un indovinello o dovranno accontentarsi del premio di consolazione.

 


Due parole sotto voce agli insegnanti su "Venet, Vidi, Bici"
ovvero
perché proporlo come lettura estiva (o non) per gli ultimi due anni della scuola Primaria

Una caccia al tesoro, per i capoluoghi di provincia del Veneto, può essere un modo per avvicinare gli studenti allo studio della Geografia, permettendo loro di ritrovare i luoghi del romanzo anche durante una gita di famiglia a Verona o un'uscita didattica a Venezia. Dal Polesine alle Dolomiti, sfilano davanti a chi legge monumenti, abitudini, tradizioni e piatti tipici, fornendo numerosi suggerimenti per approfondire, in classe o fuori. Lo dico per voi, mica voglio star qui a convincervi.

 

Venet, vidi, bici