VERDONE  

Caratteristiche - Diffusione - Habitat - Riproduzione - Alimentazione - Bibliografia


Famiglia: Fringillidi

Genere: Chloris

Specie: Chloris chloris

Nome Dialettale: Ciurlo, Ciorla

Ascolta il canto

Animale di indole allegra, vivace, socievole, il Verdone convive bene con altri uccelli, litigando ben difficilmente.

                                                      

Caratteristiche

Il Verdone (Chloris chloris) è lungo circa 15 cm, deve il suo nome alla colorazione del manto che presenta varie tonalità di verde. Le parti superiori sono verde oliva, gola e petto giallo verdi, ventre giallo oro, come pure gialla è la base esterna delle remiganti primarie e delle timoniere. 

La femmina ha il colore leggermente meno vivo ed il giallo meno diffuso o mancante. I giovani sono come la femmina, ma nettamente rigati di bruno nelle parti superiori; groppone bruno rigato; parti inferiori più grigio-giallastre, rigate di bruno; copritrici alari brune. Apice del becco bruno e zampe color carnicino scuro. Muta completa tra la fine di luglio e settembre. In primavera il verde e il giallo sono più vivi.

 Il corpo è alquanto tozzo. Il canto è forte e piacevole, anche se non molto pregiato. Il grido principale è un chiip o chiic quasi sempre ripetuto in rapida serie, soprattutto in volo, con numerose varianti di ritmo e di tonalità.

 Il volo è ondulante. Non si allontana dagli alberi. Il maschio attira la femmina saltellando, sollevando un'ala, con la testa diritta, il becco aperto e la coda allargata a ventaglio.  

Diffusione

E' presente in tutta Europa, fino al 65° parallelo, e nell'Asia Minore. Nell'Africa nord-occidentale giungono per lo sverno i gruppi migratori.

Molti Verdoni vivono stazionari in Italia, ma moltissimi vi giungono dal nord in autunno, per svernare nelle regioni meridionali del nostro Paese, e di ripasso in primavera.  

In Campania è presente sia nel Parco Nazionale del Vesuvio che in quello del Cilento e Vallo di Diano

Habitat

Raccolti in piccoli gruppi, i Verdoni preferiscono i luoghi alberati, le pianure ricche di folta vegetazione, i giardini, i cespuglieti, le campagne alberate, i  parchi, i frutteti, che consentono loro, grazie al verde piumaggio, un mimetismo perfetto. Spesso si spingono sin nei pressi delle località abitate.

Sono dei mediocri volatori e perciò si trattengono di preferenza sul terreno alla ricerca del nutrimento.

Alcuni gruppi sono sedentari, spostandosi di poco dal sito di residenza, altri sono erratici ed altri ancora praticano la vera e propria migrazione.  

Riproduzione

Costruisce un rozzo nido voluminoso e grossolano, ma ben soffice all'interno, con muschio, radici ed erbe che viene nascosto nel mezzo di cespugli, piccoli alberi, specialmente sempreverdi e siepi fitte a non grande altezza dal terreno oppure direttamente poggiato su di esso.  

Porta a termine due covate: in maggio e in giugno, raramente tre. La femmina depone 4-5 uova bianco azzurrastre talvolta picchiettate di rosso bruno e le cova per 12-14 giorni senza l'aiuto del maschio, al quale spetta l'incombenza di procurare il cibo.

La femmina è un'ottima covatrice e nutrice amorosa ben coadiuvata dal maschio, instancabile imbeccatore, inoltre possiede un carattere docile ed è madre affettuosa. Sia il maschio che la femmina sono comunque ottimi genitori.

L'accoppiamento ha luogo nel mese di maggio. I piccoli escono dal nido verso il 16° - 18° giorno di vita.  

Alimentazione

I verdoni si cibano soprattutto di semi, con predilezione per quelli oleosi, more e germogli di alberi da frutta. Occasionalmente rientrano nella dieta scarafaggi, formiche, afidi ed insetti, larve di lepidotteri e ditteri, ragni, ecc.  


Bibliografia

V. Menassè - Uccelli nostrani da gabbia, Encia, Udine 1978;

AA.VV. - Rassegna completa degli uccelli d'Europa, Rizzoli, Milano 1972.

Referenze fotografiche

Da Italia Ornitologica 3\97 R. Esuperanzi

Note

Questa scheda è stata realizzata grazie alle ricerche del socio P. Trematerra di Napoli.