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Ordine: Passeriformi Famiglia: Corvidi Genere: Corvus Specie: Corvus monedula Denominata anche monacchia o corvo monedulo. |
La taccola, che si distingue dagli altri corvidi per le dimensioni minori e il becco corto, è lunga circa 30 cm, ed è caratterizzata da piume nere con punte blu sul dorso e sulla testa, nuca grigia e occhi blu chiaro.
Il suo becco, corto ma robusto, è nero come anche le zampe e le dita.
E' di abitudini gregarie e si unisce agli stormi del suo parente più grande, la cornacchia, nei cui nidi spesso coabita.
Il suo volo è rapido, ed effettua percorsi erratici partecipando non di rado ad esibizioni aeree, cui si unisce tutto lo stormo. Sul terreno cammina a grossi balzi.
E' presente in quasi tutta l'Europa e parte dell'Asia. D'inverno emigra in quasi tutta l'Africa settentrionale e in India. In Russia ed inj Siberia è numerosissima in tutti i villaggi nidificando sotto i tetti ed i davanzali.
In Italia è stazionaria, di passo e invernale. In particolare è diffusissima a Roma, dove nidifica sui campanili delle chiese, ed in tutti i parchi intorno alla capitale.
In Campania è presente nel Parco Nazionale del Vesuvio in particolare nei boschi del Monte Somma e nella fascia abitata che va da Pollena Trocchia ad Ottaviano.
Oltre ai boschi d'alto fusto, specialmente quelli in cui abbondano alberi cavi, frequenta parchi, rocce e rupi scoscese, ma non è raro trovarla all'interno di abitazioni diroccate o stalle.
Ama infatti trattenersi presso le costruzioni più antiche nidificando nelle fenditure dei muri.
Entrambi i genitori si occupano della costruzione del nido, che consiste in genere in una piccola piattaforma di bastoncini, rivestita di lana, pelo, erba e carta, allestita nei buchi più disparati.
Verso la fine di aprile vengono deposte da 4 a 6 uova, che la femmina cova per circa 15-20 giorni, durante i quali è nutrita dal maschio. In seguito ambedue porteranno il cibo ai piccoli per 30-35 giorni.
La taccola è onnivora, in quanto a volte saccheggia i nidi di piccoli uccelli, predando uova e neonati. Di preferenza comunque si ciba di insetti, specialmente di larve, che a volte raccoglie persino sul dorso degli animali domestici più grossi, e di ogni altro piccolo invertebrato in particolare di topi, così come di frutta e di semi, e se ne ha l'occasione fruga anche tra i cumuli di rifiuti.
AA.VV. - Rassegna completa degli uccelli d'Europa, Rizzoli, Milano 1972; AA.VV. - Il mondo degli animali, Rizzoli, Milano 1970. |