Sentiero n°2
“Cognoli
di Ottaviano e Valle dell’Inferno”
Caratteristiche
Durata |
Difficoltà |
Dislivello |
5 ore A/R |
media |
620 m. ca. |
Sviluppo
dell’escursione
Partendo dal centro di
Ottaviano
(190 m.) si segue la strada che lascia la cittadina verso sud-ovest e
porta al Castello del Principe, per poi proseguire verso il
vulcano. Raggiunti un ristorante ed una sbarra (500 m., 4 Km dal centro)
si lascia l'auto e si prosegue lungo una strada ripida, prima asfaltata e poi sterrata, che
risale a tornanti il Vallone Tagliente e poi raggiunge, in 30
minuti, uno
spiazzo (710 m.) dove un’iscrizione ci ricorda il finanziere Angelo
Prisco, qui assassinato dai bracconieri nel 1995.
In questo punto la sterrata si biforca,
ci si tiene sul ramo di destra e si sale ancora, a tornanti, tra i
castagni. Si esce dal bosco sui nudi pendii di lava che ricoprono la
parte alta della montagna e si percorre la strada fino alla sua fine.
A
questo punto si imbocca un sentiero verso destra, che porta ad una
piazzola sulla cresta
(1040 m.), da cui appaiono la Punta Nasone (1132 m.), la Valle dell’Inferno e
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verso
sud la parte più
alta del vulcano, che da qui si mostra con un aspetto particolarmente
suggestivo.
Piegando a sinistra su di un ripidissimo crinale sabbioso, si
giunge ai
vicinissimi Cognoli di Ottaviano (1112 m.).
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Una volta scavalcate alcune elevazioni
della cresta, si scende verso una selletta (1001 m.) da cui diparte, a
destra, un evidente sentiero. Lo si imbocca, scendendo velocemente sulla
sabbia, fino a raggiungere la Valle dell’Inferno (830 m.),
dominata dai suoi eleganti speroni rocciosi. Si continua ora sul
sentiero che segue il fondovalle, dove le ginestre si fanno sempre più
fitte. Alla fine si piega a sinistra e si arriva al panoramico crinale
dei Cognoli di Levante.
Superata una bellissima formazione di
lave “a corda”, incisa da un profondo crepaccio, si continua a
saliscendi sul crinale fino a un grosso e deturpante rifugio ormai in
rovina (800 m.).
Infine, si prosegue per la sterrata che
scende a mezza costa sul versante di Ottaviano, si supera un piccolo
rifugio e si raggiunge nuovamente il tracciato dell’andata, che si ripercorre
fino al punto di partenza dell’itinerario.
Ultimo sopralluogo |
20 maggio 2001 |
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