ALBUM FOTOGRAFICO DI VERDE CAMMINA


Pino Loricato - Parco Nazionale del Pollino 

Ecco un suggestivo scorcio del Parco Nazionale del Pollino ripreso dalla cima della Serra di Crispo (2053m) il 30 aprile 2001 durante un'escursione da noi organizzata.

Nella foto si può apprezzare un bellissimo Pino loricato in primo piano e, sullo sfondo, al di là della Grande Porta del Pollino, la cima del Monte Pollino (2248m) stesso, ancora ricoperto dalle ultime nevi primaverili. 

Il Parco Nazionale del Pollino è stato istituito nel 1993 ed occupa una superficie di 196.000 ettari. L'area protetta si estende a cavallo tra la Basilicata e la Calabria ed è al momento la più estesa area protetta italiana.
Il vastissimo territorio del parco include ben 56 comuni e rientra nel territorio di 3 provincie (Cosenza, Matera, Potenza) e prende il nome dal massiccio del Pollino, comprendente le cime del Pollino stesso(2248m) e della Serra Dolcedorme(2266m).

Il paesaggio del parco è caratterizzato da fitti boschi e distese di pascoli che si alternano alle profonde forre rocciose in cui scorrono numerosi fiumi. I centri storici del parco offrono, a chi li visita, strutture medievali con chiese rurali, eremi e santuari.

Simbolo del parco è il Pino loricato, una conifera abbastanza rara che trova le condizioni ottimali di crescita sui pendii aridi e soleggiati dei rilievi calcarei tra i 900 e i 2200 metri di quota. La pianta può raggiungere un'altezza di 30 metri ed ha un tronco che, negli individui isolati, è grosso e tozzo, mentre, negli esemplari raggruppati in formazioni boschive, si presenta slanciato.
La caratteristica
chioma a bandiera ossia con i rami rivolti in un'unica direzione è  tipica dei Pini Loricati che crescono in punti particolarmente esposti a forti correnti d'aria. E' infatti il vento ad influire sull'orientamento assunto dai rami durante la crescita.
Altra caratteristica tipica del Pino loricato è determinata dalla sua corteccia, le cui squame romboidali-poligonali ricordano la
lorica, l'antica corazza dei legionari romani ed è infatti da questa che la pianta prende il nome.

Anche le piante ormai prive di vita emanano un loro fascino in quanto, senza corteccia e con i tronchi lisci e bianchi per effetto del sole e della pioggia, diventano delle vere e proprie sculture a testimoniare le vicende del Parco.

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La foto appartiene all'archivio personale di  M.Arena (Napoli).