Caratteristiche - Diffusione - Habitat - Riproduzione - Alimentazione - Legislazione
Ordine: Piciformi Famiglia: Picidi Genere: Dryocopus Specie: Dryocopus martius In Italia nidificano tra le 1.500 e le 3.000 coppie, la maggior parte sulle Alpi centro-orientali. |
Il picchio nero (Dryocopus martius), il più grande dei picchi europei, è grosso come una cornacchia ed è lungo quasi 50 cm ed ha una apertura alare che può raggiungere i 68 cm di ampiezza. E' di un colore nero uniforme, eccetto una zona rossa che nel maschio occupa tutta la sommità del capo.
Il picchio nero è allegro, timido, agile e robusto, balza sempre e percorre in brevissimo tempo tutto il suo dominio.
Nel volo è più lento degli altri picchi, ma può percorrere in una volta sola oltre due chilometri. Sul terreno si trova a disagio e si limita a saltellare stentatamente, comunque resta il migliore arrampicatore tra tutti i picchi europei, ed eccelle nell'arte di martellare con il becco la corteccia degli alberi.
Vive in gran parte dell' Europa e dell'Asia centro-settentrionale, nelle foreste montane e nordiche. Frequente nei boschi dell'Europa centrale, è più raro nelle regioni meridionali, dove però si trattiene lungo tutto il versante meridionale delle Alpi. In Italia è raro ed abita, stazionario ed erratico, le Alpi ed alcune zone degli Appennini meridionali.
In Campania è presente nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano in particolare nelle estese faggete degli Alburni e del Cervati. Quella del Cilento è la più importante popolazione di picchio nero dell'Appennino, insieme a quelle del Pollino, della Sila e dell'Aspromonte
Abita le foreste estese e deserte, ricche d'alberi di alto fusto, e si spinge sino ad un'altitudine di quasi duemila metri. Preferisce trattenersi nei boschi di conifere, ma non manca in quelli a foglie caduche, formati soprattutto da faggi e betulle.
Proprio a causa della sua predilezione per i boschi di alto fusto la sua esistenza è messa in pericolo dal taglio indiscriminato di queste antiche foreste.
Il nido viene scavato, ai primi di aprile, in genere su vecchi alberi imputriditi, talora a grande altezza dal suolo, ed alla sua realizzazione sono impegnati in eguale misura sia il maschio sia la femmina (su di un faggio possono impiegare anche 25 giorni). Verso la fine di aprile la femmina depone da 3 a 5 uova molto lisce e di color bianco lucido. I piccoli vengono allevati da entrambi i genitori e restano nel nido finchè sanno volare
Il picchio nero è ghiotto di larve di formiche, di vespe e di insetti xilofagi, quali i coleotteri, che scova frugando tra le cortecce degli alberi. Per catturare le formiche si serve della lingua protrattile e glutinosa.
Il
picchio nero è protetto in Italia ed è vietata la detenzione e la vendita dei
soggetti non anellati e sprovvisti di certificato di nascita in cattività.
Bibliografia |
AA.VV. - Rassegna completa degli uccelli d'Europa, Rizzoli, Milano 1972; AA.VV. - Il mondo degli animali, Rizzoli, Milano 1970; AA.VV. - L'Italia dei Parchi Naturali, Fabbri, Milano 1999. |