i tratta di un monolito a forma cilindrica dalle seguenti
dimensioni: diametro 70
cm, altezza 2,70 m posto su
un crocevia da tempo immemorabile. Si trova infatti
sulla dorsale collinare di Montorio Veronese tra la
località San Fidenzio ed il forte Preara. In
cima aveva un incavo sorreggente, con l’avvento del
Cristianesimo, una croce
in ferro, attualmente
non più esistente a seguito, pare, di un
fulmine che ne ha anche scheggiato
la sommità.
Questo “menhir” nostrano è circondato da un alone
di leggenda. Negli anni ‘60 si
ipotizzò che fosse un monumento solare
di epoca romana. A sostegno della tesi si è scoperto che è orientato su l’asse
fondamentale della Verona romana. Se con l’immaginazione andiamo a prolungare
con un righello la linea retta di via Pellicciai andiamo a cozzare
proprio contro il piloton. Ma non solo! Questa linea è
rivolta esattamente dove il sole sorge il 21 giugno, solstizio
d’estate.
Montorio,potrebbe essere all’ora il monte dell’Aurora, la direzione
della sacra luce che porta le messi e i frutti! Di certo si sà che sul monte Pipaldolo, vicino al luogo ove sorge il Piloton,
scavi archeologici hanno rinvenuto traccia di un’antico
insediamento fortificato retico dotato di mura
megalitiche.
Si
accettano tutte le ipotesi, anzi se qualcuno ha altro da aggiungere su questo piccolo mistero “nostrano” si faccia pure avanti.