Comando per attivazione telecomandi
(agg. al 17-12-2002)

   Quanti di noi si ritrovano giornalmente con la necessità di aprire il cancello di casa a mezzo di un telecomando? Se tale manovra viene effettuata da bordo di un'auto, è il massimo della comodità, altrettanto non si può dire per noi motociclisti. Non sempre abbiamo a disposizione un comodo vano dove riporre il telecomando e comunque non sempre possiamo abbandonare una mano dal manubrio con una certa sicurezza; il massimo poi quando i nostri guantoni devono a fare a 'pugni' con i microscopici pulsanti di attivazione del telecomando.

   L'idea di comandare questo dispositivo in modo comodo e senza abbandonare le mani dal manubrio non è nuova, da varie parti ognuno si è ingegnato alla meglio, non sempre con soluzioni ottimali, ma che raggiungevano lo scopo.

   La modifica comune: viene bloccato elettricamente il pulsante del telecomando nella posizione di attivazione, eliminata la batteria interna e in sua sostituzione vengono saldati due fili nelle rispettive linguette di contatto. A questo punto ognuno è libero di derivare il telecomando al comando ritenuto più comodo: chi ha usato il pulsante del 'passing' (lampeggio), chi preferisce l'uso del dispositivo delle 'frecce', ecc.

   Senza entrare nel merito della validità di un metodo piuttosto che un altro, la cosa più ottimale sarebbe quella di poter avere un comando indipendente da altri dispositivi. Non propongo l'installazione del classico pulsante aggiuntivo, ma qualcosa di più elegante e razionale.

   La mia soluzione è di utilizzare una sequenza di comandi, in particolare l'uso contemporaneo dei pulsanti di avviamento/tromba; non c'è nessun tipo di controindicazione in quanto tale manovra risulta del tutto innaturale e deve pertanto essere forzata dal pilota.

   Unico limite alla realizzazione è la verifica che il vostro scooter adotti lo schema elettrico sottostante, per altro adottato da molti costruttori. Tipicamente il pulsante della tromba dovrà chiudere il contato verso massa e quello di avviamento dovrà chiudere verso il positivo tramite i relativi contatti della luce 'stop' .

Modifica cablaggi
   La modifica che propongo è evidenziata in rosso nello schema sottostante. Per realizzare un lavoro pulito, è necessario in prima fase individuare i punti dove intervenire.
   Con una buona manualità e con l'aiuto di spine/prese, è possibile realizzare il tutto senza manomettere l'integrità dell'impianto originale.

Centralina
   Più che una centralina, si dovrebbe parlare di un relè ad alta impedenza. In effetti potrebbe essere utilizzato anche il solo relè, ma avrebbe potuto causare problemi nella fase di avviamento del motore.
   Il funzionamento del circuito è abbastanza banale: quando il morsetto (1) viene posto a massa, manda in saturazione il transistor e la conseguente eccitazione del relè. Il diodo zener è richiesto per garantire una certa immunità ai disturbi e/o cadute di tensione. Come RL1 potete utilizzare un relè generico, con bobina a 12Vcc e corrente ai contatti 3-5A.
Funzionalità
   In fase di 'avviamento' (avviam. + stop) e/o di attivazione dello 'stop' il punto [1] rimane allo stato positivo e pertanto la posizione di RL1 non influisce sulla funzionalità del comando del dispositivo acustico.
   Quando viene azionato il solo comando di avviamento il punto [1] viene posto a massa tramite l'impedenza del relè di avviamento e conseguente avviene la commutazione di RL1. In questo stato l'azione del pulsante dell'avvisatore acustico andrà a comandare il telecomando. Tenuto conto delle correnti in gioco, non c'è nessuna possibilità di una eccitazione accidentale del relè di avviamento.

by C. Michieletto