Un'idea di Vinicio Coletti sulle onde gravitazionali

Sono più veloci della luce?

Articolo publicato il 20 settembre 1999

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Quello che si sa sull'argomento

Quando una carica elettrica viene accelerata, le perturbazioni del campo elettromagnetico che ne derivano si propagano nello spazio, come onde elettromagnetiche. Queste onde sono ben note ed hanno molti usi pratici, come sappiamo tutti: radio, televisione, radar, ecc.
In maniera del tutto simile, sia pure in prima approssimazione, l'accelerazione di una massa produce dei cambiamenti nel campo gravitazionale che si propagano anch'essi attraverso lo spazio, come onde gravitazionali.
Le onde gravitazionali sono previste dalla teoria della relatività, che spiega la gravità come una deformazione dello spazio-tempo, causata dalla presenza di una massa. Per questo motivo gli oggetti, e persino la luce, deviano in modo evidente dal loro percorso quando passano vicino ad un oggetto di grande massa, come una stella.
In effetti la materia e la luce proseguono diritti lungo il loro cammino, ma è proprio il cammino, lo stesso spazio che è deformato per la presenza della massa.
Ogni corpo che accelera genera così delle onde gravitazionali e questo è vero ad esempio per i pianeti, visto che il loro vettore velocità cambia ad ogni istante. Queste onde sono tuttavia di debole intensità e di frequenza molto bassa.
Si pensa che fenomeni altamente energetici, come la rapida rotazione di due stelle di neutroni molto vicine tra di loro, emettano onde gravitazionali di frequenza più alta e abbastanza forti da essere rivelate qui sulla Terra. Tuttavia finora nessuno è riuscito a riceverle e nei prossimi anni sono previsti nuovi sofisticati esperimenti in questa direzione.
Secondo la teoria della relatività la velocità delle onde gravitazionali dovrebbe essere la stessa della luce.

La mia proposta

Non ho molto da dire sull'origine delle onde gravitazionali e sulla teoria della relatività (beh, in effetti non potrei...), ma dirò qualcosa sulla loro velocità.
Immaginiamo la superficie di un lago o del mare: navi ed altro ancora si muovono ad una certa velocità. Immaginiamo anche che si trovi una velocità limite per questi oggetti, del tutto indipendente dalla forza dei motori. Ci sono però, come ognuno sa, anche le onde che si propagano sulla superficie e la loro velocità non ha niente a che vedere con la velocità degli oggetti materiali che si muovono sulla superficie.
Approfondendo il discorso, io credo che la velocità di un oggetto che viaggia attraverso lo spazio non abbia niente a che vedere con la velocità di una deformazione dello stesso spazio. Perché una deformazione dello spazio-tempo, cioè un'onda gravitazionale, dovrebbe avere la stessa velocità limite di un fotone, che si muove semplicemente attraverso lo spazio?
In effetti penso che le onde gravitazionali potrebbero propagarsi ad una velocità molto superiore a quella della luce e ciò implica che la loro lunghezza d'onda, per uno specifico fenomeno, sarebbe superiore a quella che si calcola oggi. E' per questa ragione che finora non sono state rivelate onde gravitazionali? Forse. La risposta verrà probabilmente dai prossimi esperimenti di interferometria spaziale.
C'è poi un altro interessante aspetto a proposito della velocità di queste onde: se sono veramente più veloci della luce, esse trasportano informazione in una direzione opposta a quella solita, cioè dal futuro verso il passato. Così il nostro universo potrebbe essere fatto di due flussi di informazione, l'uno con velocità inferiore a quella della luce e basato soprattutto sull'elettromagnetismo, che va dal passato (il nostro passato) verso il futuro (il nostro futuro), l'altro con velocità superiore a quella della luce e basato sulla gravità, che va in direzione opposta.

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