L'idea di Vinicio Coletti sulla estinzione dei dinosauri
Una nuova ipotesi su un mistero vecchio 65 milioni di anni
Articolo pubblicato il primo febbraio 1999
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intellettuale di Vinicio Coletti, Roma, Italia.
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Quello che si sa sull'argomento
Circa 65 milioni di anni fa la terra era dominata
dai retili. Molte specie di dinosauri camminavano sul suolo,
mentre altri vivevano nel mare o volavano nel cielo.
La maggior parte delle specie viveva comunque sulle terre emerse e
c'erano sia erbivori che carnivori. La grande varietà di animali
indica chiaramente che il ramo evolutivo dei dinosauri ha avuto un grande
successo evolutivo.
I dinosauri sparirono all'improvviso, 65 milioni di anni fa, e gli scienziati
sono tutt'ora alla ricerca delle cause di questo disastro.
La teoria più diffusa sostiene che tutto
fu causato dalla collisione di un asteroide con il nostro pianeta. Gli
astronomi negli ultimi tempi stanno studiando i cosiddetti oggetti NEO
(Near Earth Orbit), molti dei quali sono in grado di provocare
una catastrofe globale, nel caso sfortunato in cui entrassero in collisione
con la terra.
Un simile impatto produrrebbe una enorme quantità di calore,
equivalente a migliaia di potentissime bombe termonucleari, e venti terribili.
Se l'asteroide cadesse in mare, onde gigantesche distruggerebbero tutte
le zone costiere.
Ma la conseguenza principale sarebbe sul clima, sia a breve che a medio
termine: la polvere (e forse anche il vapore acqueo) schermerebbe
parzialmente la luce del sole. Il clima cambierebbe in modo radicale
in tutto il mondo. Gli aminali terrestri subirebbero conseguenze più
gravi di quelli marini o sotterranei.
Questo è proprio quello che gli scienziati pensano sia successo ai
poveri dinosauri. Un grande cratere meteorico in Messico e l'abbondanza di
iridio negli strati geologici risalenti a quel periodo, sono normalmente
considerate prove di questo evento.
Altri fatti
Ci sono però altri fatti da considerare.
Innanzitutto, non sappiamo quanto sia stata improvvisa questa
scomparsa. Da quel che so, la risoluzione temporale dei rilievi non
può essere così fine da dire se i dinosauri scomparvero
in dieci, cento o alcune migliaia di anni.
L'estinzione è improvvisa solo da un punto di vista
geologico e, cosa più importante, essa riguardò molte
specie allo stesso tempo. In effetti si parla di estinzione di massa
Così quello che in effetti si sa è che molte specie
si estinsero nell'arco di alcune migliaia di anni.
Il metabolismo dei dinosauri costituisce un altro problema irrisolto.
Se essi erano animali a sangue freddo, le loro possibilità di
adattamento a rapidi mutamenti climatici sarebbero state scarse.
Se erano a sangue caldo, di certo avrebbero reagito meglio, ma comunque
nessuna specie può sopravvivere a lungo se la catena alimentare
cambia in modo rapido.
Probabilmente la maggior parte dei dinosauri erano come i rettili
odierni, anche se alcune recenti ricerche hanno dimostrato che
alcune specie erano in grado di modificare il metabolismo a richiesta,
pompando il sangue ad una maggiore velocità.
Converrà anche tenere presente che non conosciamo tutte le
specie che vivevano in quei tempi, ma anzi solo una piccola
percentuale di esse.
La mia proposta
Proviamo ad immaginare qualcosa di molto
diverso dalle teorie correnti.
Come ho già detto, l'estinzione durò migliaia
di anni e forse più.
I dinosauri si estinsero 65 milioni di anni fa, ma vissero
per oltre 60 milioni di anni. Questi rettili costituirono un ramo
evolutivo vincente, capace di produrre delle specie animali
estremamente adattate all'ambiente.
Quello che sta succedendo oggi è una nuova grande estinzione
di massa. Molte specie stanno scomparendo, soprattutto a causa
dell'espandersi della cività umana.
Gli esseri umani sono il risultato di un altro filone evolutivo
molto efficiente, quello dei mammiferi. Secondo diverse teorie,
l'homo sapiens sapiens apparve da alcune centinaia di migliaia
ad alcuni milioni di anni fa, come risultato della evoluzione dei
mammiferi, durata alcune decine di milioni di anni.
quindi
E' possibile che la lunga evoluzione dei dinosauri abbia prodotto infine
un essere intelligente, di dimensioni medie ed a sangue caldo
(o equivalente).
Queste creature fondarono probabilmente una vera e propria civiltà,
che dopo qualche migliaio di anni divenne di tipo tecnologico. La loro
popolazione aumentò, così come l'uso delle risorse naturali
e l'inquinamento, provocando l'estinzione di molte specie. Esattamente
quello che sta accadendo ora.
La civltà rettile modificò il clima della terra, in modo
tale da provocare una catastrofe globale che concluse quella era.
Oppure possiamo persino immaginare che l'evento finale sia stata una
guerra atomica, che produsse quell'abbondanza di iridio che troviamo
oggi.
In effetti, visto che le regole dell'evoluzione sono sempre le stesse,
non cè motivo di pensare che questi rettili intelligenti non
siano stati un po' aggressivi o che non abbiano lottato per le risorse
o che siano stati uniti in un'unica nazione mondiale.
Forse ebbero persino una loro era spaziale ed in questo caso
forse un giorno troveremo le prove di questa antica presenza sulla
luna o su qualche altro pianeta senza atmosfera o dai cambiamenti
geologici comunque lenti.
E poi, se veramente se cose andarono così... che lezione
avremmo!
La nostra civiltà imparerebbe dalla storia passata ad evitare
una fine così terribile.
Questioni aperte
Ci sono naturalmente alcune domande a cui si
deve dare una risposta, per essere certi che le mie ipotesi non siano
sbagliate in partenza. E comunque, anche in caso di risposte soddisfacenti
ad ogni domanda, ciò non implica affatto che la teoria sia
dimostrata, ma solo che se ne può parlare senza che la gente
ci rida sopra. Dopo tutto, può veramente essere stato
l'asteroide...
Domande in attesa di risposta:
Cosa resterebbe di una civiltà tecnologica dopo 65
milioni di anni? In questo periodo i continenti si sono spostati,
il clima è cambiato varie volte, il livello dei mari si è
alzato ed abbassato, ecc. Cosa rimarrebbe di una città così
antica? O di manufatti di quella era?
Una riposta soddisfacente sarebbe: non troveremmo niente di quella era
(ed infatti non abbiamo trovato nulla), anche se penso che ricerche
specifiche di questo tipo non siano mai state fatte.
Ricerche consigliate: estrarre dall'ambra o altro materiale dei campioni
di atmosfera primordiale e cercare polveri o particelle di origine
artificiale, simili a quelle che la nostra cività produce oggi.
Una guerra atomica mondiale produrrebbe uno strato di iridio
uniforme sul pianeta? Non subito, naturalmente, perchè gli
elementi radioattivi decadono, ma troveremmo iridio dopo 65 milioni di
anni? (So che molti isotopi finiscono col diventare piombo, ma vorrei
saperne di più sull'argomento).
La risposta soddisfacente sarebbe naturalmente: sì, troveremmo
l'iridio, anche se questo potrebbe essere il prodotto di una
qualche industria molto diffusa o di un sistema per produrre energia.
Delle iscrizioni rupestri mostrate in certi strani libri,
sono veramente così antiche? Domanda comunque non molto importante,
visto che non mi va di avere a che fare con ipotesi molto romanzesche,
però certo che se fosse vero, sarebbe di notevole aiuto.
Potrebbero essere gli ultimi messaggi di una civiltà morente,
oppure anche l'equivalente dei nostri graffiti preistorici.