E' un giallo ambientato a Bologna, curioso ed originale. Alcuni omicidi, di cui sono
rimasti vittima degli studenti universitari, vengono collegati da uno psichiatra e
una poliziotta, che iniziano una caccia serrata al serial killer che si aggira
per la città, con l'aiuto di un cieco dotato di radio scanner.
Bisogna purtroppo dire, sarà pure deformazione professionale, che dal punto di vista
tecnico il libro è una collezione di imprecisioni. Nel racconto i telefoni GSM sono
facilmente intercettabili con un semplice scanner (mentre il loro segnale è digitale,
con il flusso codificato dall'algoritmo MD5; semmai gli Etacs sono vulnerabili), che
serve anche per ascoltare i fax (che invece viaggiano normalmente via filo, non certo
via etere) e addirittura i chat su Internet (anche questi viaggiano sulla linea
telefonica cablata). Un suo personaggio confonde radioamatori e CB e può sembrare che
una radio CB possa facilmente andare a trasmettere sulle frequenze della polizia
(tutto è possibile, ma è come costruire un'altra radio). Le dosi dei medicinali, infine,
non sono espresse in milligrammi, bensì in millimetri!
Per fortuna tutte queste imprecisioni, di cui in ogni caso ben pochi si accorgeranno,
non hanno la minima influenza sull'impianto narrativo e il libro si legge con fluidità,
con la storia, facente spesso uso della narrazione in soggettiva multipla, che diventa via
via più avvincente e ricca di colpi di scena.
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