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Storia
del
Volley |
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Storia
della Pallavolo nel Mondo - di Benito Montesi
Attraverso
la capillare organizzazione delle YMCA in tutto il mondo, la pallavolo
si diffuse, prima negli USA, poi in America e quindi successivamente nel
mondo, anche attraverso le forze armate impegnate nella Prima Guerra
Mondiale. Infatti il Dr. George J.Fisher, segretario della YMCA War
work, l'inserì nei programmi ricreativi dell'armata statunitense, alla
quale la Spalding & Brothers mise a disposizione ben 16.000 palloni
di gioco.
1900 Il Canada è il primo paese dopo gli USA ad adottare la pallavolo
La rete viene posta a mt. 2,13
21 i punti limite per ogni set
1905 La pallavolo viene introdotta a Cuba
1906 La pallavolo viene portata in Cina dagli insegnanti YMCA Max Exner
e Howard Crockner
1908 La pallavolo appare in Giappone
1909 A Puerto Rico si disputano le prime gare
1910 Si gioca a pallavolo in Perù e nelle Filippine, portatavi da
Franklin ed Elwood Brown
1912 Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale viene introdotta la regola
che prevede la rotazione in senso orario degli atleti. In Uruguay è
introdotto il gioco della pallavolo dal prof. Hopkins in Montevideo.
1913 Si svolgono i primi giochi asiatici con Cina e Filippine, con il
sistema a 16 giocatori per squadra
1914 L'Inghilterra è il primo paese europeo ad adottare la pallavolo
1916 George J.Fisher pubblica le nuove regole di gioco sul n° 364 dello
Spalding's Athletic Library, costo 10 cents:
- il campo di gioco misura mt. 10,50 x 18
- la rete è posta ad un'altezza di mt. 2,44 dal suolo
- le squadre sono composte di 6 giocatori con possibilità di
sostituzioni
- è introdotto il termine "ordine di servizio"; a seguito
della "rotazione"
- ogni set si svolge al limite dei 15 punti
- le gare si giocano al meglio dei 2 set su 3
- sorteggio iniziale per la scelta del servizio o del campo
- il primo servizio nei set successivi al primo, è eseguito dalla
squadra perdente il set precedente
- l'unico arbitro svolge anche le funzioni di segnapunti
- due giudici di linea, oltre a segnalare la palla fuori o dentro,
controllano l'ordine di rotazione
20.000 sono i praticanti negli USA
La pallavolo appare in Brasile
1917 Il Messico e la Francia adottano la pallavolo
1918 In Italia appare per la prima volta questo nuovo gioco
1919 Il Volleyball si gioca in Cecoslovacchia
1920 La pallavolo è giocata per la prima volta in Polonia
1921 Nei Giochi dell'Estremo Oriente, svoltisi a Shangai, si gioca con
il sistema a 12 giocatori anzichè a 16
Il primo campionato nazionale si gioca in Giappone
Una linea tracciata sotto la rete divide il terreno di gioco in due
parti uguali (campi)
1922 Viene introdotta la regola dei tre tocchi massimi permessi ad ogni
squadra per rinviare la palla verso il campo opposto. Viene organizzato
il primo campionato YMCA degli USA e del Canada, come dimostrazione
tecnica per i successivi Giochi Olimpici del 1924
Anche in Cecoslovacchia prende il via il primo campionato nazionale
maschile
1923 La pallavolo entra in Africa, attraverso l'Egitto, la Tunisia ed il
Marocco, ed in Russia
Si svolge il primo campionato nazionale femminile in Giappone
Le misure del campo sono definitivamente stabilite in mt. 9 x 18
1924 Ai Giochi Olimpici di Francia, la pallavolo è sport dimostrativo
In Polonia nasce la Federazione di Pallavolo, mentre essa arriva in
Spagna e Yugoslavia
In Giappone viene adottato il sistema dei 9 atleti per squadra, con 21
punti per set, senza rotazione. Tale sistema verrà abbandonato solo nel
1947 nel momento della fondazione della Federazione Internazionale
1925 L'Olanda adotta la pallavolo
1928 E' istituita in USA la Volleyball Association, che organizza il
primo campionato nazionale maschile a Chattanooga - Tennesee
1929 Primo campionato nazionale in Polonia
Primo torneo internazionale in Inghilterra con Polonia, Usa e Francia
Il Comitato Olimpico del Centro America include la pallavolo nei Giochi
Olimpici Regionali di Cuba
1930 Il primo campionato del Centro America è organizzato all'Habana,
Cuba
1932 Per la prima volta la pallavolo femminile viene inclusa nei Giochi
Olimpici Regionali di El Salvador
Parte il primo campionato nazionale in Unione Sovietica
I primi campionati nazionali maschile e femminile si svolgono in Messico
1936 Ai Giochi Olimpici di Berlino, su proposta della Po1onia, si forma
un Comitato per la costituzione della Federazione Inter nazionale,
comprendente 13 Federazioni europee, 5 dell'America e 3 dell'Asia
1938 La Cecoslovacchia adotta il fondamentale del "muro" per
contrastare le azioni d'attacco avversarie. Resta, comunque, il divieto
a toccare la palla che si trova nello spazio opposto
1946 Si istituisce la Confederazione del Sud America e si svolge il
primo campionato brasiliano
1947 Primo Congresso Mondiale della pallavolo a Parigi dal 18 al 20
aprile, con la partecipazione di: Belgio, Brasile, Cecoslovacchia,
Egitto, Francia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Ungheria,
Uruguay, USA e Yugoslavia.
Eletto il primo presidente della FIVB (Federation Internationale de
Volley Ball), il francese Paul Libaud, che governerà la pallavolo
mondiale fino al 1984.
Le Regole di Gioco europee e quelle americane vengono unificate
1948 Si svolge a Roma il primo campionato europeo maschile: vince La
Cecoslovacchia, 2° Francia, 3° Italia, 4° Portogallo, 5° Belgio, 6°
Olanda
1949 A Praga si disputa il primo "mondiale" maschile, vinto
dalla squadra Sovietica, 2° Cecoslovacchia, 3° Polonia, 5° Romania, 6°
Francia, 7° Ungheria, 8° Italia, 9° Belgio, 10° Olanda
Anche a Praga si disputa il primo campionato Europeo femminile con
l'URSS primo campione, 2° Cecoslovacchia, 3° Polonia, 4° Romania, 5°
Francia, 6° Ungheria, 7° Olanda
Ancora a Praga secondo Congresso Mondiale della FIVB con la
partecipazione di 21 nazioni
1951 Giappone e Filippine si affiliano alla FIVB
A Rio de Janeiro si svolge il primo campionato del Sud America, con il
Brasile che vince sia nel maschile che nel femminile
1952 Campionato del mondo maschile (2°) e femminile (1°) a Mosca, con
la vittoria delle due nazionali ospitanti: maschile: l° URSS, 2°
Cecoslovacchia, 3° Bulgaria, 4° Romania, 5° Ungheria, 6° Francia, 7°
Polonia, 8° India, 9° Libano, 10° Israele, 11° Finlandia. Femminile:
1° URSS, 2° Polonia, 3° Cecoslovacchia, 4° Bulgaria, 5° Romania, 6°
Ungheria, 7° Francia, 8° India
1953 La nazionale maschile del Giappone partecipa ai campionati USA
adottando il sistema a sei giocatori
1954 La Confederazione dell'Asia viene fondata a Manila in occasione dei
2° Giochi Asiatici
1955 La pallavolo è presente per la prima volta nei Giochi Panamericani
di Città del Messico: vincono la nazionale femminile del Messico e
quella maschile degli USA
A Tokyo sono organizzati i primi campionati asiatici: vince l'India nel
sistema a 6 giocatori ed il Giappone in quello a 9
1956 3° campionato mondiale maschile e 2° femminile a Parigi:
maschile: l° Cecos1ovacchia, 2° Romania, 3° URSS, 4° Polonia, 5°
Bulgaria, 6° USA, 7° Francia, 8° Ungheria, 9° Cina, 10° Yugoslavia,
14° Italia (21 squadre). Femminile: l° URSS, 2° Romania, 3° Polonia,
4° Cecoslovacchia, 5° Bulgaria (17 squadre)
1957 Il "bagher" è adottato dalla Cecoslovacchia
1960 4° Mondiale maschile, il primo fuori dall'Europa, a Rio de
Janeiro, insieme al 30 femminile: maschile: l° URSS, 2°
Cecoslovacchia, 3° Romania, 4° Polonia, 5° Brasile (14 squadre).
Femminile: l° URSS, 2° Giappone, 3° Cecoslovacchia, 4° Polonia, 5°
Brasile (10 squadre)
1962 5° Mondiale maschile e 4° femminile in Unione Sovietica:
maschile: l° URSS, 2° Cecoslovacchia, 3° Romania, 4° Bulgaria, 5°
Giappone, 14° Italia (21 squadre). Femminile: l° Giappone, 2° URSS, 3°
Polonia, 4° Bulgaria, 5° Romania (14 squadre)
Il "muro" invadente è regolamentato
1963 Prima Coppa europea per Club
1964 La pallavolo è sport Olimpico ai Giochi di Tokyo: maschile: l°
URSS, 2° Cecoslovacchia, 3° Giappone, 4° Romania, 5° Bulgaria, 6°
Ungheria, 7° Brasile, 8° Olanda, 9° USA, 10° Corea del Sud.
Femminile: l° Giappone, 2° URSS, 3° Polonia, 4° Romania, 5° USA, 6°
Corea del Sud
Il Congresso Mondiale regolamenta il "muro" invadente e la
possibilità di questi di toccare due volte consecutivamente la palla
Si esegue la battuta "flòtting" sfruttando il peso
sbilanciato della valvola di gonfiaggio dei palloni Mikasa
1965 In Polonia (Varsavia) è organizzata la prima Coppa del Mondo
maschile, rivincita dei Giochi Olimpici: l° URSS, 2° Polonia, 3°
Cecoslovacchia, 4° Giappone, 5° Germania Est, 6° Romania, 7°
Ungheria, 8° Yugoslavia, 9° Bulgaria, 10° Olanda, 11° Francia
Abolito il fallo di "velo"
1966 6° Campionato Mondiale maschile a Praga: l° Cecoslovacchia, 2°
Romania, 3° URSS, 4° Germania Est, 5° Giappone, 16° Italia (22
squadre)
1967 5° Campionato Mondiale femminile a Tokyo, dopo la rinuncia di Lima
nel 1966: 1° Giappone, 2° USA, 3° Corea Sud, 4° Perù (4
partecipanti)
In Congo si svolge il primo campionato africano maschile, valido per la
qualificazione alle olimpiadi del Messico
1968 Secondo appuntamento olimpico a Città del Messico: maschile: 1°
URSS, 2° Qiappone, 3° Cecoslovacchia, 4° Germania Est, 5° Polonia, 6°
Bulgaria, 7° USA, 8° Belgio, 9° Brasile, 10° Messico. Femminile: 1°
URSS, 2° Giappone, 3° Polonia, 4° Perù, 5° Corea Sud, 6°
Cecoslovacchia, 7° Messico, 8° USA
Nasce la Confederazione NORCECA (North-Central America and Caribben)
1969 Seconda edizione della Coppa del Mondo maschile in Germania: 1°
Germania Est, 2° Giappone, 3° URSS (12 squadre)
Primo Campionato Continentale NORCECA a Città del Messico, con vittoria
di Cuba nel maschile e Messico nel Femminile
1970 Campionati Mondiali in Bulgaria (70 maschile, 60 Femminile):
maschile - 1° Germania Est, 2° Bulgaria, 3° Giappone, 4°Cecoslovacchia,
5° Polonia, 15° Italia (24 squadre). Femminile: 1°URSS, 2° Giappone,
3° Corea Nord, 4° Cecoslovacchia (16 squadre)
Il Congresso F'IVB introduce l'uso delle antenne a delimitare lo spazio
di passaggio della palla sulla rete
1971 La FIVB organizza in Giappone il primo corso internazionale per
allenatori, a cui partecipano 49 tecnici provenienti da 13 paesi
E' istituita la sottocommissione del Minivolley della FIVB
1972 Giochi Olimpici a Monaco: maschile: 1° Giappone, 2° Germania Est,
3° URSS, 4° Bulgaria, 5° Romania (12 squadre). Femminile: l° URSS, 2°Giappone,
3° Corea Nord, 4° Corea Sud, 5° Ungheria (8 squadre)
La FIVB istituisce la Commissione Medica Internazionale
1973 In Uruguay si svolge la prima Coppa del Mondo Femminile: 1°URSS, 2°
Giappone, 3° Corea Sud, 4° Perù, 5° Cuba (10 squadre)
1974 In Messico si disputano i "Mondiali" maschili (8°) e
femminile (7°): maschile: 1° Polonia, 2° URSS, 3° Giappone, 4°
Germania Est, 5° Cecoslovacchia, 19° Italia (24 squadre). Femminile: 1°
Giappone, 2° URSS, 3° Corea Sud, 4° Germania Est, 5° Romania (23
squadre)
1975 Si giocano per la prima volta le Coppe delle Antille e del la
NORCECA
In Svezia viene organizzato il primo simposio sul Minivolley
1976 Giochi Olimpici a Montreal: maschile: 1° Polonia, 2° URSS, 3°
Cuba, 4° Giappone, 5° Cecoslovacchia (9 squadre). Femminile: 1°
Giappone, 2° URSS, 3° Corea Sud, 4° Ungheria, 5° Cuba (8 squadre)
Il Congresso Mondiale esclude il tocco del "muro" dal
conteggio dei tre tocchi permessi
1977 Si disputa il primo Campionato Mondiale Juniores in Brasile:
maschile:1° URSS, 2° Cina, 3° Brasile (16 squadre). Femminile: 1°
Corea Sud, 2° Cina, 3° Giappone (14 squadre)
1978 Il 9° Campionato del Mondo maschile si svolge in Italia (Finali a
Roma): 1° URSS, 2° Italia, 3° Cuba, 4°Corea Sud, 5° Cecoslovacchia
(24 squadre)
L'8° edizione del "Mondiale" Femminile si tiene in Unione
Sovietica: 1° Cuba, 2° Giappone, 3° URSS, 4° Corea Sud, 5° USA, 20°
Italia (23 squadre)
In Bahrain si tiene il primo corso internazionale per allenatori di
Minivolley
1979 Si tiene in Italia (Acireale - CT) il secondo simposio mondiale del
Minivolley
1980 Giochi Olimpici a Mosca, con i problemi politici che ne limitano le
partecipazioni: maschile: 1° URSS, 2° Bulgaria, 3° Romania, 4°
Polonia, 5° Brasile, 9° Italia (10 squadre). Femminile: 1° URSS, 2°
Germania Est, 3° Bulgaria, 4° Ungheria, 5° Cuba (8 squadre)
1981 Coppa del Mondo in Giappone: maschile: 1° URSS, 2° Cuba, 3°
Brasile, 4° Polonia, 5° Cina, 6° Giappone, 7° Italia, 8° Tunisia.
Femminile: 1° Cina, 2° Giappone, 3° URSS, 4° USA, 5° Corea Sud, 6°
Cuba, 7° Bulgaria, 8°Brasile
1983 9° "Mondiale" Femminile in Perù: 1° Cina, 2° Perù, 3°
USA, 4° Giappone, 5° Cuba, 15° Italia (23 squadre). 10°
"Mondiale" maschile in Argentina: 1° URSS, 2° Brasile, 3°
Argentina, 4°Giappone, 5° Bulgaria, 14°Italia (24 squadre)
1984 A Los Angeles la pallavolo è inserita per la sesta volta nei
Giochi Olimpici, ai quali non hanno partecipato i paesi dell'Est Europa
per motivi politici: maschile: 1° USA, 2° Brasile, 3° Italia, 4°
Canada, 5° Corea Sud (10 squadre). Femminile. 1° Cina, 2° USA, 3°
Giappone, 4° Perù, 5° Corea Sud (8 squadre)
Appare il sistema 5-1 (un solo alzatore) al posto dell'usuale 4-2
Il Congresso Mondiale elegge il nuovo Presidente della FIVB Dr. Ruben
Acosta, avvocato messicano. Il Francese Libaud è nominato presidente
onorario. Gli uffici della FIVB vengono trasferiti da Parigi a Losanna
(Svizzera)
156 sono le Federazioni Nazionali affiliate alla FIVB
90 milioni seno i praticanti nel mondo
1985 Coppa del Mondo in Giappone: maschile: 1° USA, 2° URSS, 3°
Cecoslovacchia, 4° Brasile, 5° Argentina (8 squadre). Femminile: 1°
Cina, 2° Cuba, 3° URSS, 4° Giappone, 5° Perù (8 squadre)
Nasce la manifestazione Gala Mondiale fra la nazionale campione del
mondo ed una selezione del Resto del Mondo; le due gare, maschile e
femminile, si disputano a Pechino e Shanghai alla presenza di 18.000
spettatori per ognuna ed una grande copertura televisiva mondiale.
Si svolge in Italia il 40 "Mondiale" juniores maschile e
femminile: maschile: 1° URSS, 2° Italia, 3° Cuba, 4° Corea Sud, 5°
Bulgaria (16 squadre). Femminile. 1° Cuba, 2° Giappone, 3° Cina, 4°
Brasile, 5°Corea Sud, 6° URSS, 7° Italia (15 squadre)
1986 Il 10° Campionato Mondiale femminile si svolge in Cecoslovacchia:
1° Cina, 2° Cuba, 3° Perù1 4° Germania Est, 5° Brasile, 9° Italia
(16 squadre)
L'11° "Mondiale" maschile si disputa a Parigi: 1° USA, 2°
URSS, 3° Bulgaria, 4°Brasile, 5° Cuba, 11° Italia (16 squadre)
Al secondo Congresso Mondiale, tenutosi a Praga, viene decisa la nascita
della World League maschile, del Campionato Mondiale del Beach Volley e
della Commissione Internazionale dei giocatori
A gennaio a Losanna molti esperti propongono delle modifiche strutturali
delle gare per limitarne la durata
1987 Coppa del Mondo maschile in Giappone: 1° USA, 2° URSS, 3°
Cecoslovacchia, 4° Brasile, 5° Argentina (8 squadre). Coppa del Mondo
femminile in Corea del Sud: 1° Cina; 2° Cuba, 3° URSS, 4° Giappone,
5° Perù (8 squadre)
In Bahrain si svolge il 5° "Mondiale" Juniores maschile: 1°
Corea Sud, 2° Cuba, 3° URSS, 4° Germania Ovest, 5° Bulgaria (16
squadre). La Corea del Sud ospita quello Femminile: 1° Brasile, 2°
Corea Sud, 3° Cina, 4° Giappone, 5° URSS (13 squadre)
1988 Giochi Olimpici di Seul: maschile: 1° USA, 2° URSS, 3°
Argentina, 4°Brasile, 5° Olanda, 9°Italia: (12 squadre). Femminile: 1°
URSS, 2° Perù, 3° Cina, 4° Giappone, 5° Germania Est (8 squadre)
Il Congresso Mondiale FIVB introduce il tie-break nell'eventuale 5°
set, che prevede un punto per ogni azione di gioco.
Il limite massimo del punteggio per ogni set è stabilito a 17, anche
con un solo punto di vantaggio
1989 Sesta Coppa del Mondo maschile a Tokyo: 1° Cuba, 2° Italia, 3°
Russia, 4° USA, 5° Brasile (8 squadre)
1990 In Brasile si svolgono i 12° Campionati Mondiali: 1° Italia, 2°
Cuba, 3° Russia, 4° Brasile, 5° Bulgaria (16 squadre). In Cina invece
si disputano i "Mondiali" femminili (11°): 1° Russia, 2°
Cina, 3° USA, 4° Cuba, 5° Corea Sud (16 squadre)
Prima edizione della manifestazione denominata World League maschile ad
Osaka: 1° Italia, 2° Olanda, 3° Russia, 4° Brasile
1991 Seconda edizione della World League. Finale a Milano: 1° Italia, 2°
Cuba, 3° Russia, 4° Olanda
Coppa del Mondo maschile a Tokyo: 1° Russia, 2° Cuba, 3° USA, 4°
Giappone
1992 Giochi Olimpici a Barcellona: maschile: 1° Brasile, 2° Olanda, 3°
USA, 4° Cuba, 5° Italia (12 squadre). Femminile: 1° Cuba, 2° Russia,
3° USA, 4° Brasile, 5° Giappone (8 squadre)
Terza edizione della World League. Finale a Genova: 1° Italia, 2°
Cuba, 3° USA, 4° Olanda
Il Congresso Mondiale FIVB Stabilisce alcune modifiche alle regole di
gioco:
- il sistema di gioco nel 5° set (tie-break) non prevede più il limite
massimo di 17 punti, ma a 15 o oltre deve esserci un distacco di almeno
due punti (15/13; 16/14; 17/15; 18/16; 19/17; 20/18; ecc.)
- si agevola la difesa permettendo la possibilità della
"doppia" al primo tocco di squadra purché non in palleggio
1993 Quarta edizione della World League. Finale a S.Paolo (Brasile): 1°
Brasile, 2° Russia, 3° Italia, 4°Cuba
1994 13° "Mondiale" maschile in Grecia: 1° Italia, 2°
Olanda, 3° USA, 4° Cuba, 5° Brasile (13 squadre). 12° edizione dei
campionati mondiali femminili in Brasile: 1° Cuba, 2° Brasile, 3°
Russia, 4° Corea Sud, 5° Germania (13 squadre). Quinta edizione della
World League. Finale ancora a Milano: 1° Ita1ia, 2° Cuba, 3° Brasile,
4° Bulgaria
Il Congresso Mondiale apporta alcune modifiche regolamentari:
- La palla può colpire qualsiasi parte del corpo; è possibile perciò
anche calciarla
- La zona di servizio è estesa per tutti i 9 mt. oltre la linea fondo:
- il primo tocco di squadra è sanzionato solo se la palla viene
bloccata o lanciata (tipo pallamano)
1995 Sesta edizione della World League. Finale a Rio de Janeiro: 1°
Italia, 2° Brasile
Ottava Coppa dei Mondo maschile in Giappone: 1° Italia, 2° Olanda, 3°
Brasile, 4° USA, 5° Giappone
Anche la Coppa del Mondo femminile si svolge in Giappone: 1° Cuba, 2°
Brasile, 3° Cina, 4° Croazia, 5° Corea Sud
1996 Olimpiadi ad Atlanta: maschile: 1° Olanda, 2° Italia, 3°
Yugoslavia, 4° Russia, 5° Brasile (12 squadre). Femminile: 1° Cuba, 2°
Cina, 3° Brasile, 4° Russia, 5° Olanda, 6° Corea Sud, 7° USA, 8°
Germania
Settima edizione della World League. Finale in Olanda: 1° Olanda, 2°
Italia. Vengono introdotti i cosiddetti "tempi di riposo
tecnici" a 5 e 10 punti di ogni set ad esclusione del 5° set.
Il Congresso Mondiale approva altre proposte di modifiche regolamentari:
- la palla che attraversa la rete fuori dallo spazio di passaggio, può
essere recuperata nella zona libera opposta,
- la mano, al pari del piede, può toccare il campo avverso fintanto che
non oltrepassa completamente la linea centrale;
- i provvedimenti disciplinari (avvertimento, penalizzazione,
espulsione) restano in vigore per tutta la gara per eventuali recidive,
quindi non decadono più alla fine di ogni set;
- le linee d'attacco sono prolungate di mt. l,75 con linee tratteggiate
di cm. 15, distanti 20 cm. una dall'altra;
- il pallone deve essere gonfiato ad una pressione più bassa (0,30 -
0,325 Kg/cm2 )
1997 World League, 8° edizione con finale a Mosca: 1° Italia, 2°
Cuba, 3° Russia, 4° Olanda. E' operativo il cosiddetto
"LIBERO", un giocatore contraddistinto da una diversa
uniforme, che può sostituire i giocatori "difensori" della
propria squadra, senza regole ed al di fuori dalle previste sei
sostituzioni regolamentate. Non può servire ed ha delle limitazioni di
azione. [...] |
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Storia
della pallavolo (nel mondo e in Italia), da TVolley.it
La
Pallavolo, questo bellissimo sport, è stato inventato a
"tavolino" negli Stati Uniti, alla fine del diciannovesimo
secolo da William C.Morgan insegnante di educazione fisica presso
l'Università di Hollyocu, nel Massachusset. Lo scopo del suo inventore
era quello di tener allenati, durante il periodo invernale, i giocatori di
baseball e di rugby. I giochi conosciuti a quel tempo erano il rugby, la
pallamano, il calcio, il baseball e il tennis: di tutti questi sport solo
il tennis era adatto ad essere praticato in palestra, ma risulto di scarsa
efficacia in quanto si potevano impiegare solo quattro giocatori al
massimo. Il professore Morgan provo allora con la pallacanestro ma
il tentativo fu vano, infatti le numerose regole e la diversa
interpretazione e applicazione non avevano soddisfatto gli atleti. Morgan
allora volle inventare (Sembra che il prof. Morgan abbia americanizzato un
gioco italiano praticato nel medioevo, dove a differenza del Volley-ball
americano che prevedeva solo colpi al volo, veniva data la possibilità di
lasciare rimbalzare al suolo il pallone, ma comunque le fonti non sono
sicurissime) un gioco del tutto nuovo ispirandosi al tennis ma invece di
usare le racchette venivano usate le mani, lo chiamò Volley-Ball.
Utilizzò la stessa rete del tennis portandola a due metri dal suolo,
naturalmente stabilì che la palla doveva essere presa con le mani e diede
la possibilità di giocare a tutti purché divisi in due squadre di uguali
componenti.
Le dimensioni del campo erano molto simili a quelle del campo di tennis
cioè 10 metri e mezzo di larghezza e 18 metri e 30 centimetri di
lunghezza, ma mancava un'altra cosa fondamentale, quasi indispensabili, il
pallone.
Inizialmente veniva usato quello di basket, ma come potete immaginare
risultò troppo pesante: si ricorse allora all'uso della sola camera
d'aria ma questa rallentava troppo il ritmo di gioco e falsava la
direzione del colpo, dopo un po' di tempo si giunse finalmente a un
pallone quasi simile a quello attuale le sue misure erano: da 61 a 68
centimetri di circonferenza a da 230 a 300 grammi di peso. Il gioco era
molto simile al tennis e vagamente assomigliava alla pallavolo moderna,
infatti la pallavolo si è evoluta col passare degli anni come
accade ad ogni cosa veramente valida. Il gioco consisteva: nell'inviare il
pallone, col solo uso delle mani, nel campo avversario tramite una battuta
che doveva essere effettuata dietro la linea di fondo e c'era la
possibilità di commettere un errore perché erano consentiti due
tentativi di servizio come nel tennis e la battuta era considerata buona
se cadeva oltre i tre metri dalla rete, inoltre il pallone non doveva
assolutamente toccare la rete durante il gioco e il numero di tocchi era
illimitato. Gli incontri venivano giocati in sets e la durata di ogni set
dipendeva dal numero dei servizi corrispondenti al numero dei giocatori.
In un secondo momento, per contenere la durata degli incontri si decisi di
chiudere il set a 21 punti, cioè chi arrivava prima a 21 punti vinceva il
set. Verso il 1917 il set veniva giocato a distanza di 15 punti e adesso a
25 punti con l'abolizione del cambio palla. Naturalmente lo scopo del
gioco era di far cadere il maggior numero di volte possibili la palla a
terra nel campo avversario e quindi cercare di conquistare più punti
possibili fino ad arrivare al traguardo definito, ne nostro caso a 25.
Riepiloghiamo le regole della pallavolo appena nata:
- Veniva giocata in un
campo di dimensioni simili al campo di tennis
- Veniva usato il
pallone di pallacanestro, ma poi pian piano si e cambiato
- I tocchi del pallone
per una squadra erano illimitati
- La palla non doveva
assolutamente toccare la rete durante il gioco
- La battuta veniva
considerata buona se cadeva a tre metri di distanza dalla rete
- La partita veniva
giocata in sets, e la durata di ogni set era legata al numero dei
servizi corrispondenti al numero dei giocatori, ma col passare del
tempo si cambiò
Particolari
significati, che daranno vita a uno degli sport più belli e affascinanti
di tutti, e oggi famoso in tutto il mondo. Ma continuiamo il nostro
viaggio nella storia della pallavolo.
Sfortunatamente agli inizi la pallavolo non si propagandò molto, il
motivo è semplice, le regole variavano da nazione a nazione e questo frenò
molto il propagandarsi della pallavolo agonistica. C'era chi fissava il
numero di giocatori a cinque, a nove, a otto ecc. Chi fissava il numero di
tocchi a quattro, a cinque, il limite massimo dei tocchi;cioè di tre, fu
fissato per la prima volta nelle isole Filippine dove comparivano le prime
vere schiacciate "bomba". Per cercare di unificare tutte le
regole si creò una federazione: "Federazione Internazionale dei
giochi con la mano" che aveva sede a Stoccolma. Però questa
federazione trascurò la Pallavolo e così l'affermazione e i
miglioramenti tecnici tardarono a venire. Ma comunque questo non fermò la
Pallavolo infatti essa veniva giocata nelle spiagge, nelle fabbriche,
nelle scuole e ciascuna nazione organizzava i campionati nazionali con
regole proprie. La grande diffusione della Pallavolo è dovuta ai tecnici
delle compagnie petrolifere, che furono i primi a praticare questo sport
nei colleges, e in un secondo tempo anche ai soldati americani impegnati
nella prima guerra mondiale. I primi popoli ad innamorarsi della
Pallavolo, dopo gli americani, sono stati orientali e poi tutti gli
europei dell'est e dell'ovest. Nel 1946 viene fondata a Praga la Federazione
Internazionale di Pallavolo (FIVB) e nel 1947 a Parigi si convoca il
primo congresso per eleggere i rappresentanti e per fare un regolamento
internazionale. Nel 1948 viene effettuato a Roma il primo
Campionato d'Europa, vinto dalla Cecoslovacchia, che sarà
l'organizzatrice del primo Campionato Mondiale effettuato a Praga nel 1949.
Grazie a queste competizioni la Pallavolo si afferma come sport agonistico
di massa e viene giudicata dai membri del C.I.O uno degli sport più
spettacolare. E nel 1964 la Pallavolo viene ammessa alle Olimpiadi
di Tokio dove si corona il sogno di tutte quei seguaci della Pallavolo,
infatti proprio a Tokio viene registrato un vero trionfo di pubblico e di
critica.
Gli
Italiani hanno conosciuto la pallavolo nella prima guerra mondiale
grazie ai Francesi e specialmente per mezzo degli Americani, fondatori del
volley. Infatti furono proprio i nostri soldati italiani, una volta
tornati dal fronte, a trasmetterci questo nuovissimo gioco. In pochissimo
tempo la pallavolo si diffuse in tutte le scuole, ma veniva giocata con
regole molto approssimativa e di conseguenza si limitava molto il ritmo e
il movimento, creando così un concetto errato circa il valore agonistico
e motorio. Questo gioco veniva definito dai giornalisti statico o da
"parrocchia", ma queste definizioni si riferivano al gioco
effettuato nelle scuole italiane nel periodo che va dal 1920 al 1940. In
campo agonistico la pallavolo fu lanciata dall'Opera Nazionale
Dopolavoro e si incominciarono a svolgere così i primi incontri e
tornei. Sempre ad opera dell'O.N.D vengono istituiti nel 1943 i
primi campionati nazionali: quello maschile a Genova e quello femminile a
Desenzano sul Garda. Ma a causa degli eventi bellici ci fu una battuta di
arresto. Sarà per opera dei dirigenti e dei giocatori formatisi
attraverso l'O.N.D. che, nell'immediato dopoguerra, si avrà la
continuazione e l'affermazione della pallavolo come sport agonistico
fondando il 31 marzo 1946 a Bologna la FIPAV (Federazione Italiana
Pallavolo) e istituendo regolari campionati nazionali. Il 2 gennaio 1947
la FIPAV ottiene il riconoscimento di federazione aderente al CONI. Sempre
nel 1947, a Parigi, l'Italia fa il suo esordio in campo internazionale
perdendo contro la Francia per 3-0. L'Italia è presente al primo
congresso della Federazione Internazionale di Volley-ball (FIVB) e
ottiene il privilegio di organizzare il primo Campionato d'Europa
che si effettuerà a Roma nel 1948, classificandosi terza dietro Francia e
Cecoslovacchia. Nel 1949 l'Italia partecipa a Praga al primo Campionato
del Mondo classificandosi ottava. Da questo momento in poi l'Italia
sarà presente a tutte le manifestazioni internazionali. Nel 1955 la FIPAV
diventa membro effettivo del CONI, ottenendo così il diritto di essere
considerata alla pari delle altre Federazioni. Da "cenerentola"
degli sport, la pallavolo è diventata, in pochi anni, il secondo sport
nazionale. |
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Cenni
storici, da “Il manuale della pallavolo” di Giovanni Volpicella -
(ed. Idealibri, 1994)
Già
nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere
considerati i predecessori della pallavolo. In Italia, una specie di
pallavolo era giocata durante il Medioevo e le sue origini
possono essere ricercate addirittura in antichi giochi greci e romani. In
Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato “Faustball” (pallapugno),
ma il merito della costituzione della pallavolo in forma moderna va
riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica
presso una scuola dell'Ymca (Young Men's Christian Association) di Holyoke,
nel Massachusetts. In effetti, se è vero che si possono trovare
similitudini fra la Faustball e il gioco ideato da Morgan, è anche vero
che differivano in alcune caratteristiche di base:
nella Faustball, per esempio, la palla poteva toccare il terreno anche due
volte, mentre nella versione di Morgan la palla doveva essere giocata al
volo. Il 6 febbraio 1896, Morgan fece scendere in campo i suoi allievi per
offrire ai colleghi e al preside dell'istituto la prima dimostrazione
pubblica della “minonette”. Minonette (da minon, micio) era stato il
nome di un
gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia,
ma, nella nuova versione, viene presentato come un gioco decisamente
innovativo. Una caratteristica peculiare è quella di non prevedere il
contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei
riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendono il posto
della qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive: la forza.
La minonette era quindi destinata ad atleti non più
massicci e pesanti, bensi agili, con una buona elevazione, capaci di
destreggiarsi nel gioco acrobatico. Da questa prima apparizione a una vera
e propria diffusione della pallavolo bisogna
aspettare ancora qualche anno. Infatti inizialmente non riscosse molto
successo e la sua diffusione dal collegio di origine non arrivò più
lontano di un centinaio di chilometri, fino a Springfield nel New England,
dove c'era un'altra sede dell'Ymca. Qui questo sport cominciò la sua
parabola ascendente e si diffuse nel mondo grazie soprattutto all'operato
di Alfred Halstead, che mutò il nome minonette in "volleyball".
Vol1ey in inglese significa raffica, colpo violento, e quindi la nuova
denominazione potrebbe essere tradotta piuttosto letteralmente come
"palla colpita violentemente". Nell'ultimo decennio del secolo
scorso la volleyball si fa conoscere in tutta l´America. Dapprima nelle
città del Massachusetts e del New England, poi in Canada, Cuba, Brasile,
Uruguay, Messico, Argentina e altri paesi dell' America latina. dove il
nuovo gio-
co trova un terreno fertilissimo. C'è un vero e proprio boom di questo
sport e ovunque vengono costituite squadre, allestiti campi da gioco e
organizzati piccoli campionati cittadini su scala locale. La diffusione
del gioco in Oriente cominciò nel 1898 per opera di Elwood Brown,
direttore specializzato in educazione fisica dell'Ymca di Manila, nelle
Filippine. Brown capì subito che le caratteristiche fisiche degli
asiatici si adattavano molto bene alle qualità richieste da questo sport
e incoraggiò la sostituzione delle abituali sfide di football americano
tra gli indigeni e i soldati americani di stanza nelle Filippine con gare
di pallavolo, in cui finalmente gli asiatici po-
terono ottenere la rivincita sui robusti soldati americani. La pallavolo
divenne rapidamente popolare in tutta l'Asia: per primi visi dedicarono
con entusiasmo i cinesi, poi i coreani e quindi i giapponesi, per i quali
la pallavolo è tuttora lo sport nazionale.L'arrivo della pallavolo in
Europa si accompagna ai tragici eventi del primo conflitto mondiale: le
prime reti per la pallavolo furono infatti quelle appese lungo le coste
della Bretagna e della Normandia dai soldati americani sbarcati in
Francia. Malgrado la forte concorrenza dello sport più popolare in gran
parte del vecchio continente, il calcio, al termine della guerra la
pallavolo cominciò a espandersi dallla Francia negli altri paesi europei:
Olanda, Spagna, Belgio, Portogallo, Grecia e Italia per quan-
to riguarda l'Europa occidentale; Cecoslovacchia, Bulgaria, Polonia,
Romania e soprattutto Russia per quella orientale. Nell'allora Unione
Sovietica il successo della pallavolo è travolgente, anche per effetto
del clima rigido che favorisce gli sport praticabili al coperto: nell'arco
di pochi anni l'Urss e le altre compagini dell'Europa orientale arrivano
ai massimi livelli mondiali, al pari dei giapponesi e superiori agli
stessi americani. Dopo una stasi dovuta alla seconda guerra mondiale, nel
1947 si riuniscono a Parigi i rappresentanti di quindici paesi per dare
vita a una federazione internazionale euniformare le regole di questo
sport. I paesi sono: Belgio, Brasile, Cecoslovacchia, Egitto, Francia,
Grecia, Italia, Iugoslavia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania,
Ungheria, Uruguay, Usa. Più avanti vi aderiranno anche Unione Soviecica.
Giappone. Bulgaria e Repubblica Democratica Tedesca. La pallavolo diviene
così ufficialmente uno sport mondiale e il numero di pallavolisci nel
mondo cresce rapidamente fino a raggiungere la popolarità della
pallacanestro (si calcola che entrambi gli sport siano attualmente
praticati da oltre 80 milioni di persone, oltre il triplo di quelle che
giocano a calcio). Nel 1948 fu organizzaco a Roma il primo campionato
europeo, vinto dalla nazionale cecoslovacca; l'anno successivo si organizzò
a Praga il primo campionato mondiale, in cui la victoria andò all'Unione
Sovietica. Dalle Olimpiadi di Tokyo del 1964 la pallavolo fa parte delle
discipline olimpiche.
In Italia la pallavolo nasce ufficialmente con la costituzione della
Federazione nazionale (FIPAV) il 31 marzo 1947. Nel 1955 la FIPAV viene
riconosciuta dal CONI, ma bisogna aspettare gli anni '60 prima di avere il
salto di qualità del noscro paese. Una buona conduzione della federazione
porta a un notevole incremenco di iscritti e un maggior materiale umano su
cui lavorare determina a sua volta una crescita della qualità del gioco.
La pallavolo italiana ottiene sempre più successi anche a livello
internazionale sia con le squadre di club sia con la nazionale, vincendo
la medaglia d'oro alle Universiadi di Torino del 1970. Nel 1978 arriva un
altro alloro per la pallavolo italiana: la squadra nazionale conquista
infatti la medaglia d'argento ai mondiali di Roma battendo in semifinale
Cuba e cedendo solo di fronte ai fortissimi russi. Nel 1984 alle Olimpiadi
di Los Angcles, la rappresentativa italiana si aggiudica la medaglia di
bronzo, dietro Unione Sovictica e Usa. Preannunciato dalla vittoria 3
campionati europei del 1989 l'alloro più prestigioso arriva nel 1990
quando, a Rio de janeiro, la nazionale italiana conquista il titolo
mondiale per la prima volta nella sua storia. |
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Le
regole della pallavolo nella loro prima stesura del 1897. (Traduzione
italiana di un documento redatto da William G. Morgan).
(Da
Federvolley.IT-flash n.65, del 03 maggio 2000, realizzato dalla
Federazione Italiana Pallavolo)
Una delle
caratteristiche del nostro sport è la continua evoluzione delle sue
regole, che aprono grandi dibattiti sull'opportunità o meno dei
cambiamenti, ma che finiscono per essere assorbite senza grandi traumi,
perché nessuna nuova regola può alterare le caratteristiche più
significative della disciplina, fatta di potenza, eleganza e dinamicità.
E' con grande curiosità che abbiamo letto e tradotto il "Manuale
Ufficiale della Lega Atletica delle Associazioni Cristiane dei giovani del
Nord America" datato 1897. Si tratta della prima pubblicazione
ufficiale che tratta la neonata pallavolo, soprattutto la prima vera
stesura delle regole del gioco inventato da William G. Morgan di Holyoke.
Per tutti gli appassionati ecco la traduzione italiana del citato Manuale:
il primo volley aveva squadre dal numero variabile, campi in proporzione,
soprattutto si giocava su nove inning, come nel baseball.
"Nell’inverno tra il 1895 e il 1896, il Signor W. G. Morgan, di
Holyoke, Massachusetts, inventò nella sua palestra un gioco chiamato
Pallavolo. Venne presentato ad una Conferenza per Istruttori Fisici.
L’impressione generale fu subito quella di un gioco che potesse colmare
le mancanze di tutti gli altri sport. Deve essere giocato indoor (in
luo-ghi al coperto), da coloro i quali non desiderano giocare uno sport
rude come può essere il basketball, ma che tuttavia richiede lo stesso
grado di attività. Quella che segue è la descrizione completa riportata
dal Signor Morgan alla conferenza: La Pallavolo è un nuovo gioco che
sarebbe indicato per luoghi chiusi quali la palestra o la sala per gli
esercizi fisici, ma che può anche essere giocato in luoghi all’aperto.
Il numero di giocatori è illimitato. Il gioco consiste in tenere una
palla in movimento al di sopra di una alta rete, da un lato all’altro,
di conseguenza prende spunto dalle caratteristiche di altri due giochi
il tennis e la pallamano. Il gioco inizia con un giocatore di una delle
due parti che serve la palla al di sopra della rete verso il campo
avversario. A quel punto gli avversari, senza permettere alla palla di
cadere a terra, la rimandano indietro, e così via, avanti e indietro,
finché una delle due squadre sbagli nel rinviarla o la lasci cadere a
terra. Questo è il “punto” a favore di una squadra, o un “servizio
fuori” per quella in battuta. Il gioco è composto da 9 inning, e in
ognuno di questi ogni squadra ha a disposizione un certo numero di
servizi, secondo quanto previsto dalle regole.
REGOLE.
1. IL
GIOCO
Il gioco
è composto da 9 inning.
2. GLI
INNING
Le regole
dell’inning mutano a seconda del numero dei giocatori in campo. Quando
in ogni campo vi è una sola persona che gioca, vi è un servizio per ogni
squadra; quando vi sono due persone che giocano, vi sono due servizi per
squadra; quando vi sono tre persone o più che giocano, vi sono tre
servizi per squadra. Il giocatore al servizio continua a servire finché
la sua squadra non sbaglia il rinvio della palla all’altro campo. A
turno devono servire tutti gli uomini.
3. IL
CAMPO
Il campo
o il terreno di gioco deve essere di 25 piedi (1 piede: 30,48cm; 30,48x25=
7,62m) di larghezza e 50 (30,48x50= 15,24m) di lunghezza, divisi dalla
rete in due campi quadrati di 25 x 25 piedi (7,62mx7,62m). In entrambi i
lati, a 4 piedi (circa 1,22m) dalla rete e parallelamente ad essa deve
essere presente una linea che attraversi il campo da una parte
all’altra, la “Dribbling Line” (Seconda Linea). I confini del campo
devono essere chiaramente marcati da linee, affinché siano visibili da
qualsiasi punto del terreno da gioco. NOTA: Le dimensioni del campo
possono essere cambiate per venire incontro alle caratteristiche del luogo
dove si svolge la partita.
4. LA
RETE
La rete
deve essere almeno di 2 piedi (30,48x2= 60,96cm)di larghezza e 27 piedi
(30,48x27=8,23m) di lunghezza, e deve essere appesa su un’asta
perpendicolarmente posta almeno un piede (30,48cm) al di fuori delle
linee laterali. Il bordo superiore della rete deve essere a 6 piedi
(30,48x6= 182,88cm) e sei pollici (2,54x6=15,24cm) (182,88+15,24=198,12cm)
dal pavimento.
5. LA
PALLA
La palla
deve essere una camera d’aria di gomma coperta con pelle o tela. Deve
misurare non meno di 25 (63,5 cm) e non più di 27 (68,58 cm) pollici
(2,54 cm) di circonferenza, e deve pesare non meno di 9 (279,9315g) e non
più di 12 (373,242g) once. (1 oncia= 31,1035 g)
6. UOMO
IN BATTUTA E SERVIZIO
L’uomo
in battuta deve tenere un piede sulla linea di fondo. La palla deve essere
battuta con un una mano. Ha a sua disposizione due servizi o due tentativi
di servizio per inviare la palla all’interno del campo degli avversari
(come avviene nel tennis). La palla battuta al servizio può colpire un
punto qualsiasi del terreno di gioco avversario. Deve inoltre venir
battuta almeno a 10 piedi (3,048m) in altezza, e non è permesso il
palleggio. Se un servizio colpisse la rete, ma dopo essere stato colpito
da un altro giocatore della stessa squadra, verrà ritenuto valido se va
nel campo avversario, ma al contrario, se va fuori campo, l’uomo in
battuta non avrà più a disposizione un secondo tentativo.
7. IL
PUNTO
Ogni
servizio valido non rinviato o ogni palla in gioco che non venga rinviata
dal lato ricevente conta come un punto per la squadra a servizio. Una
squadra può ottenere un punto solo quando è al servizio e se sbaglia nel
rinviare la palla nell’altro campo chi è al servizio viene messo fuori.
8. NET
BALL (Palla a rete)
Fatta
esclusione del primo tentativo di servizio, se durante il gioco il pallone
tocca la rete, viene chiamato “Net ball”, ed è equivalente al mancato
rinvio, pertanto è a favore della squadra avversaria. La palla che tocca
la rete al primo tentativo di servizio deve essere chiamata “dead”
(morta), e vale come un tentativo.
9. PALLA
DI LINEA/LINE BALL
E’ una
palla che colpisce la linea di delimitazione del campo. E’ equivalente a
una palla “fuori”, e pertanto vale allo stesso modo.
10. IL
GIOCO E I GIOCATORI
Può
giocare il numero di giocatori più consono allo spazio del campo da
gioco. Un giocatore deve essere in grado di coprire intorno ai 10 piedi
quadrati (10*10 piedi; 3,048m2).Se durante il gioco uno
qualsiasi dei giocatori dovesse toccare la rete, afferrare o trattenere
per un istante la palla, si ferma il gioco e conta un punto per gli
avversari. Se la palla dovesse toccare un oggetto differente dal suolo e
dovesse rimbalzare di nuovo nel campo da gioco, è ancora in gioco. Il
palleggio serve per far rimanere la palla in gioco tutto il tempo
possibile facendola rimbalzare. Quando si fa rimbalzare la palla nessun
giocatore deve oltrepassare la Seconda Linea, poiché questo metterebbe la
palla fuori gioco e conterebbe un punto contro la sua squadra. Qualsiasi
giocatore che, a parte il capitano, si rivolge all’arbitro o denigra lui
o altri giocatori della squadra opposta, può venire squalificato, e la
sua squadra dovrà pertanto giocare senza di lui o un sostituto, o dare
forfait.
SUGGERIMENTI
E AIUTI PER GIOCARE
Colpire
la palla con entrambe le mani. Cercare punti lasciati scoperti dalla
difesa avversaria. Fare gioco di squadra; coprire il proprio spazio.
Passarsi la palla tra i propri compagni di squadra quando possibile.
Seguire costantemente il gioco, specialmente quello della squadra opposta. |
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